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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - ITALIA/FRANCIA: 38° FESTIVAL EUROVISIONI A PALAZZO FARNESE (AMBASCIATA DI FRANCIA). INCONTRI E RIFLESSIONI SU AUDIOVISIVI- QUEST'ANNO PARTE CELEBRAZIONI VENTENNALE UNESCO CONVENZIONE DIVERSITA' CULTURALE

(2025-11-17)

  Come ogni autunno, da ben 38 anni, torna a Roma il Festival Eurovisioni  (vvvv.eurovisioni.it), una delle più longeve manifestazioni di cinema e televisione della Capitale e d’Italia, e luogo di incontro e riflessione privilegiato fra l’audiovisivo francese e quello italiano. Quest’anno Eurovisioni è anche una delle manifestazioni ufficiali delle celebrazioni UNESCO dei vent’anni della Convenzione 2005 per la promozione della diversità culturale.

Il titolo dell’edizione 2025 è " Quale sovranità digitale per l’Europa audiovisiva?"*** e tocca uno dei temi più caldi del dibattito politico di questi giorni, dal momento che seguirà di poche ore il vertice franco-tedesco a Berlino (chiuso da Macron e Merz) dedicato allo stesso argomento. Lì ne parleranno politici, qui a Roma, ne discuteranno durante le due giornate di Eurovisioni rappresentanti dei media, giornalisti, artisti, regolatori, legislatori e rappresentanti dei governi, mettendo a confronto le differenti esigenze, aspettative e i bisogni.

Giovedì 20 novembre si terrà la Giornata italiana, che sarà dedicata al Servizio Pubblico digitale del futuro.
Si comincia al mattino con un confronto fra i parlamentari attualmente impegnati all’Ottava Commissione del Senato nella scrittura del testo di legge di riforma della RAI. Hanno già confermato la loro presenza Maurizio Gasparri, Antonio Nicita, Stefano Graziano, Dolores Bevilacqua e Vincenzo Vita ma sono stati invitati tutti i partiti, tutti i membri del CdA RAI ed i rappresentanti delle associazioni della società civile che si occupano di Servizio pubblico e di RAI.
La sessione sarà moderata da Duilio Giammaria, curatore e conduttore del programma RAI “Petrolio”, e presieduta da Barbara Floridia, presidente della Commissione Parlamentare di Vigilanza sulla Rai. Si ricorda in proposito che la riforma della RAI deve essere approvata al più presto, se si vuole evitare la procedura d’infrazione UE . L’EMFA (European Media Freedom Act) – entrato in vigore ad agosto scorso- richiede ad ogni stato membro di garantire l’indipendenza e l’autonomia dei servizi pubblici: l’Italia non è ancora in regola né per l’autonomia finanziaria (il canone è stabilito ogni anno dal governo in maniera discrezionale), né per quanto riguarda le procedure di nomina dei vertici e dei membri del CdA.

Nel pomeriggio Eurovisioni - sotto la presidenza di Luciana Castellina - compirà un percorso nel futuro di quello che potrebbe/dovrebbe essere il servizio pubblico digitale di domani, attraverso tre missioni prioritarie: INFORMARE EDUCARE E DIVERTIRE in un’ottica non più solo nazionale ma europea.

INFORMARE
Alle 14.00 verrà presentata l’inchiesta vincitrice del Premio Morrione per il giornalismo investigativo, dal titolo “il prezzo della LEGALITÀ”, girata da tre giovani giornalisti con mezzi digitali e in maniera a volte avventurosa, sul racket dei permessi di ingresso in Italia per lavoratori immigrati, che - dietro l’apparenza di legalità – spesso si traducono in trappole da cui per gli immigrati è difficile uscire, tanto che molti finiscono per entrare in clandestinità.

EDUCARE
Alle 16.00 verrà presentata in anteprima in Italia la ricerca LOCAT sulle modalità di trasmissione dei programmi televisivi e dei video. Uno studio che mette a confronto lo streaming tv (quello delle piattaforme internet), con la trasmissione digitale terrestre e con quella satellitare e che ha prodotto risultati sorprendenti su cui sarebbe utile far riflettere l’opinione pubblica. La ricerca sarà presentata da due dei committenti dello studio: Eutelsat per l’Europa (rappresentata da Agnès Pleinecassagne, direttrice della sostenibilità) e Tivù srl per l’Italia (rappresentata da Stefano Luppi). A conclusione della sessione si terrà un ricordo di due figure del mondo dei satelliti italiano scomparse recentemente: Giuliano Berretta, per molti anni CEO di Eutelsat, e Paolo Dalla Chiara, fondatore di Sat Expo e dell’HD Forum Italia.

DIVERTIRE
Alle 18.00 ci sarà la presentazione romana di Playing memories, una docu-reality prodotta dal Saint Louis College of Music per Rai contenuti digitali trasmessa da RaiPlay. La ricostruzione di un percorso formativo durato mesi di rappresentazione della tradizione musicale napoletana messa in scena da studenti di musica e di performing art di Roma e Parigi. Una formula inedita di programma che mescola cultura, patrimonio, e arti performative, con tranches di vita vissuta di giovani provenienti da mondi diversi che si ritrovano a dialogare attraverso il comune amore per la musica. Ne parleranno, sotto la moderazione di Teresa De Santis, ex direttore di Rai Uno, Marcello Ciannamea di RAI, che sperimenta nuovi format, insieme ai rappresentanti del Saint Louis College. Una sorpresa musicale chiuderà la presentazione del programma.

VENT’ANNI DI CONVENZIONE UNESCO SULLA DIVERSITÀ CULTURALE
Nel 2005, esattamente nell’ottobre del 2005, l’UNESCO approvava quasi all’unanimità la nuova Convenzione per la promozione e la difesa della diversità culturale e delle lingue. Un trattato che, finalmente, legittima la spesa pubblica destinata alla cultura che caratterizza l’Europa ed una serie di altri stati nel mondo), contro la tesi di coloro che considerano che tutto debba essere lasciato nelle mani del mercato.

Una Convenzione che ha messo quindi i fondi per il cinema, i teatri, gli enti lirici e perfino il canone radiotelevisivo al riparo contro le accuse di essere ostacoli al libero commercio mondiale. Il 2025 è stato proclamato dall’UNESCO anno di celebrazione di questa Convenzione, ma anche l’anno per ripensarne la missione in un mondo ormai quasi completamente digitalizzato. Una celebrazione particolarmente importante per l’Italia che, dopo averne sostenuto l’approvazione in sede UNESCO, è stata uno dei primi paesi firmatari del nuovo trattato già nel 2006.
La celebrazione è affidata ad un messaggio del Vice Direttore Generale UNESCO per la cultura, il cileno di origini italiane, Ernesto Ottone, ed al ricordo di alcuni dei protagonisti di quella battaglia in sede ONU prima e poi nell’ambito dei parlamenti nazionali.

La giornata si concluderà con la prima romana di A magnificent obsession di Marco Spagnoli, una coproduzione franco italiana di ARTE, Minerva Pictures e Rai Documentari, biografia del premio Oscar Bernardo Bertolucci, raccontato dai suoi amici e collaboratori. L’ingresso all’evento è esclusivamente su invito.

***

GIORNATA INTERNAZIONALE, venerdì 21 novembre 2025 in collaborazione con AGCOM e Institut français Italia

Nella giornata internazionale, la discussione si concentra sulle trasformazioni digitali in atto in Europa e nel mondo e su come l’industria europea della creatività vi stia facendo fronte, dal punto di vista normativo e regolamentare, ma anche dal punto di vista della creatività, dei mestieri collegati all’industria dei media, del cinema e dell’audiovisivo. Un dibattito in cui tutte le attenzioni sono puntate sull’intelligenza artificiale, che sta accelerando molti dei processi trasformativi in atto.
La giornata comincia coi saluti istituzionali degli organizzatori e dei partners di Eurovisioni (S.E. l’Ambasciatore di Francia in Italia, Martin Briens; i presidenti di AGCOM Giacomo Lasorella ed Eurovisioni Michel Boyon, il Direttore generale del CNC francese Olivier Henrard, la rappresentante di Eutelsat Agnès Pleinecassagne, il vicepresidente di Confindustria Radio TV Stefano Selli.

Prosegue con il discorso di apertura di Roberto Viola, Direttore Generale di DG Connect della Commissione Europea, sul cui tavolo stanno tutti i dossier “roventi” della regolamentazione digitale: dal “Digital omnibus”, che tante polemiche sta suscitando, alle norme interpretative dell´A.I. Act, il regolamento sull’intelligenza artificiale che ha suscitato le proteste delle Big Tech americane; dalla protezione dei dati personali dei cittadini europei ai piani di sostegno all’audiovisivo (programma MEDIA) ed alle industrie creative.

Sessione 1 - PRODUZIONE AUDIOVISIVA E DIRITTO D’AUTORE DI FRONTE ALLA SFIDA DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Proprio di intelligenza artificiale si parlerà nel primo panel dopo Viola, moderato dalla Commissaria AGCOM Elisa Giomi e che vede la partecipazione di Benoit Loutrel dell’autorità francese di regolazione ARCOM, di Viviana De Vincentis della SIAE e di France Télévisions. Fra i temi trattati le implicazioni dell’A.I. Act sulla produzione audiovisiva e la protezione del diritto d’autore, la remunerazione degli autori, dei produttori e degli editori, e la situazione giuridica delle opere prodotte da e con ausilio dell´ intelligenza artificiale. Carlo Rodomonti di Rai Cinema, non si limiterà a parlare, ma presenterà in anteprima a Roma, il cortometraggio The prompt di Francesco Frisari, realizzato quasi interamente con strumenti di intelligenza artificiale.

Sessione 2 - I MEDIA DI SERVIZIO PUBBLICO NELL’ERA DIGITALE
Il secondo panel della giornata internazionale riprenderà le discussioni della vigilia e presenterà diverse iniziative che le televisioni pubbliche di tutta Europa stanno mettendo in atto per fare fronte alla sfida digitale e per usare al meglio le opportunità offerte dall´I.A. I servizi pubblici radiotelevisivi e le loro relazioni con il pubblico giovane e con i nuovi attori dell’informazione (in primo luogo gli influencer). Il dibattito sarà moderato dal Commissario AGCOM Massimiliano Capitanio, e vedrà intervenire Eric Schérer, fino a pochi mesi fa presidente del gruppo news dell´Unione Europea di Radiotelevisione e promotore di un uso eticamente corretto dell´I.A, nella produzione e distribuzione di news; di Emma Asante, presidente dell´autorità olandese di regolamentazione dei media (che si occupa in particolare di protezione dei minori), di Sara Zanotelli, presidente dell´associazione degli influencer italiani, di Stephane Bijoux di France Télévisions e di Karim Ibourki, presidente dell´autorità di regolazione belga.

Sessione 3 - (DMA ED EMFA) SISTEMI DI MISURAZIONE DELL’AUDIENCE: LA FINE DEL FAR WEST?
Nel pomeriggio si riprenderà la discussione a partire dalla prossima entrata in vigore di sistemi obbligatori di misurazione delle audience e dei consumi digitali. Un settore cruciale, che sposta miliardi di euro di investimenti pubblicitari, e sul quale per ora regna una varietà di metodologie e di criteri di calcolo.
Ora, con l’entrata in vigore delle nuove norme europee del DMA (Digital Market Act) e dell’EMFA, questo stato di approssimazione dovrebbe finire per passare a dei sistemi standardizzati in tutta Europa di misura della “total audience”.
Modera la discussione la commissaria AGCOM Laura Aria, che sarà affiancata in questa ricognizione europea - sul fronte dei “misuratori” - dal Direttore generale di Auditel Paolo Lugiato e dal Presidente delle “auditel europee” (la Audience Measure Coalition), Yannick Carriou. Per il fronte dei “misurati” invece saranno presenti Carolina Lorenzon di MFE- Mediaset, Peter Matzneller, di European VOD coalition (di cui fa parte Netflix) e Diego Ciulli di Google, primo percettore di pubblicità in Europa.

Sessione 4 - È POSSIBILE UNA POLITICA AUDIOVISIVA EUROPEA GLOBALE?
La professoressa della Sapienza Università di Roma, Mihaela Gavrila, modera invece il panel dedicato alla riforma dei meccanismi europei di sostegno all’audiovisivo ed ai media. Nel 2026, infatti, sono attesi grandi cambiamenti sia per il Piano Media, lo strumento della Commissione Europea, destinato a diventare “Agorà”, che per Eurimages – lo strumento di sostegno al cinema ed alle serie del Consiglio d’Europa, che sta discutendo in un fondo specifico per il sostegno alle serie televisive. Visto che questi due strumenti, da soli, rappresentano una parte cospicua dei fondi pubblici a disposizione, è ovvio che intorno alla loro riforma si stia scatenando un dibattito pan-europeo che vede produttori preoccupati per un possibile calo di risorse, broadcasters interessati a diventare essi stessi produttori e i fondi nazionali interessati a capire da che parte stare.

Ne discuteranno i protagonisti, e cioè il Direttore generale del CNC francese Olivier Henrard, il Direttore generale per il Cinema e l’Audiovisivo del Ministero italiano della Cultura Giorgio Brugnoni, alla sua prima uscita pubblica dopo la recente nomina, il rappresentante dei produttori Carlotta Calori dello European Producers club e i due responsabili dei fondi europei in questione: Lucia Recalde per la Commissione Europea ed Enrico Vannucci per Eurimages.

La chiusura dei lavori sarà affidata ai rappresentanti di Eurovisioni, dell’Institut français Italia, nella persona di Florence Alibert, e delle autorità di regolazione, che trarranno le conclusioni in sintesi sull’intera giornata.

La serata proseguirà poi con la proiezione delle prime due puntate della serie TV Sandokan prodotta da Lux cinematografica e Rai fiction, in presenza di uno dei registi, Jan Maria Michelini e dei produttori. L’ingresso all’evento è esclusivamente su invito.

I giornalisti e gli operatori interessati ad accreditarsi ad Eurovisioni potranno seguire la procedura registrandosi ai seguenti link:

Per la giornata italiana (20 novembre) https://www.eventbrite.it/e/eurovisioni-2025-giornata-italiana-tickets-1963632822632?aff=oddtdtcreator
Per la giornata internazionale (21 novembre)
https://www.eventbrite.it/e/eurovisioni-2025-giornata-internazionale-tickets-1952507234699?aff=oddtdtcreator
NB Per accedere a Palazzo Farnese sono richieste condizioni speciali per motivi di sicurezza. Si prega di compilare accuratamente tutti i campi indicati nella fase di registrazione e, dopo aver ricevuto il QR code di conferma via mail, presentarsi all’evento scelto, con un documento di identità valido.

Per seguire da remoto la giornata italiana:  https://www.youtube.com/live/PU1nVBA9lms

Per seguire da remoto la giornata internazionale:  https://www.youtube.com/live/w4w5xn2BP34?si=AsAlsU-nsvzg_odx

*** SOVRANITÀ DIGITALE:
Il concetto di “sovranità digitale” è relativamente nuovo e deriva dalla consapevolezza che, in un mondo interconnesso, molte delle prerogative che prima erano proprie dello stato-nazione prima e dell’Unione Europea, oggi sono spesso gestite da attori privati non sottoposti alla legislazione nazionale o europea.
Per esempio, l’identità digitale. Oggi nell’usare i servizi internet ci si avvale più spesso dell’identità certificata da Google o da Facebook, più che non dell’identità certificata dagli stati (in Italia dallo SPID o dalla CIE).

Questo vuol dire che i dati sensibili dei cittadini europei (nome, cognome, data e luogo di nascita, e-mail, telefono, attività lavorativa…) sono raccolti e conservati su server posti fuori dal territorio nazionale ed EU, spesso negli Stati Uniti. Come tali la loro conservazione e il loro uso sono regolati dalle leggi dei paesi dove si trovano i server o dove è la sede legale delle Big Tech.

Questo stato di cose ha già provocato diversi conflitti giurisdizionali fra Europa e Stati Uniti e l’Unione Europea ha subito già due condanne dalla Corte di Giustizia europea per non aver adeguatamente protetto i dati dei suoi cittadini dagli abusi delle Big Tech.

L´uso spregiudicato da parte degli Stati Uniti (governo e/o attori privati) negli ultimi mesi di tutti gli strumenti a propria disposizione per imporre le proprie condizioni in materia di dazi, regolamentazioni e perfino politica estera, ha aumentato i timori che questo possa estendersi anche ai dati dei cittadini, delle imprese e delle pubbliche amministrazioni conservati su server posti al di fuori dell´Europa, o perfino ai server situati in Europa ma di imprese sottoposte alla giurisdizione USA. Basti pensare alla decisione di Starlink di “spegnere” l’internet all’Ucraina in alcuni momenti cruciali del conflitto in corso.
Di qui la volontà – su spinta franco-tedesca- di sviluppare una serie di regole europee volte a ristabilire la sovranità UE in questi ambiti, e per questo definita “sovranità digitale”. (17/11/2025-ITL/ITNET)

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