IMMIGRAZIONE - 35° RAPPORTO IDOS: 130 ESPERTI PER RESTITUIRE UN'IMMAGINE REALISTICA ALL'IMMIGRAZIONE IN ITALIA E SEI PROPOSTE DA PORRE IN ATTO. UN PAESE DOVE SONO NATI, SI SONO FORMATI E VIVONO UN MILIONE DI GIOVANI CHE NON HANNO LA CITTADINANZA
VIDEO IDOS a cura di Vibes - Video Beckwith Studio
Presentato a Roma, e contemporaneamente nei capoluoghi delle Regioni Italiane, il 35° rapporto del Centro studi IDOS sull'immigrazione straniera in Italia. Un rapporto di denuncia ma anche di proposta.
Denuncia degli stereotipi che finiscono per accreditare spesso una visione immaginaria delle persone che sbarcano, ferite nell'animo e nel corpo, sulle coste del nostro Paese e che - afferma il Presidente di Idos Luca di Sciullo - fanno esultare trafficanti e imprenditori senza scrupoli. Di Sciullo utilizza il Mito della Caverna i Platone per rendere plasticamente la condizione dei migranti nella società ma a contrastare questa visione- che appanna la memoria e cancella l'eco di stereotipi vissuti in prima persona dagli emigranti italiani all'estero - i dati e le proposte di un’opera corale, a cui hanno lavorato 130 esperti, arricchita con quasi 150 infografiche e tavole statistiche****
Le proposte :
Di Sciullo invoca "Proposte degne dell’italianità autentica" dopo aver ricordato la morte di almeno 33 mila migranti in 10 anni, avanza "sei proposte civili e degne “dell’italianità autentica che abbiamo maturato in secoli di cultura umanistica”:
- abolire il “contratto di soggiorno, introdotto 23 anni fa, per sottrarre ai datori di lavoro il potere ricattatorio di decidere della possibilità del migrante di restare in Italia;
- ripristinare il pds di ingresso per ricerca lavoro, per favorire un incontro diretto tra lavoratore e potenziali datori di lavoro;
- creare canali di collegamento strutturale tra i titolari di protezione che escono dal sistema di accoglienza (Sai e Cas) e il mondo del lavoro;
- fare della ormai ben sperimentata buona prassi dei corridoi umanitari una politica ordinaria, unico modo per com-battere i trafficanti;
- revocare, di conseguenza, il Memorandum con la Libia e gli altri Paesi terzi, “ai quali abbiamo appaltato la gestione delle nostre frontiere”;
- i Cpr e sostituirli con centri aperti e protetti per il reinserimento degli irregolari. (04/11/2025-ITL/ITNET)