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AL REGISTA GIORGIO FERRARA IL COMPITO DI GUIDARE LA "RINASCITA" INTERNAZIONALE DEL FESTIVAL DI SPOLETO CHE DIVENTA "CROGIOLO" DI CULTURE

(2007-11-27)

    Affidato dal Ministro per i Beni e le Attivit? Culturali Francesco Rutelli al regista cinematografico e teatrale Giorgio Ferrara il compito di guidare la rinascita del Festival di Spoleto.

  Un rilancio  che il Ministro Rutelli ha riassunto in tre punti: il passato glorioso del Festival di Spoleto ci obbliga a ricostruire quella fama internazionale di cui godeva, facendone una vetrina imparagonabile di prestigiose creazioni.
L?ambientazione che offre questa meravigliosa citt? dar? alle produzioni culturali una visibilit? insostituibile.
E? indispensabile coinvolgere nuovamente artisti di fama nel campo del teatro, dell?arte lirica, della musica e del balletto per proporci ?riletture? del grande repertorio. Nomi celebri per la loro inventivit?, ma soprattutto per la loro curiosit?. Registi cinematografici invitati a modernizzare l?opera lirica, registi di teatro invitati a reinventare i classici.
Apertura del festival anche ai pi? giovani. Il nuovo Festival deve rappresentare una chiave di libert? e una garanzia di altissima qualit?.

Lo Stato e le amministrazioni locali negli ultimi anni hanno realizzato numerosi interventi di recupero e rifunzionalizzazione di spazi di straordinaria bellezza architettonica, che si prestano all?utilizzo per le attivit? del Festival.
Tali: Palazzo Collicola con la Galleria d?Arte Moderna, la Rocca Albornoziana, al cui interno ? presente un grande teatro all?aperto; le sale del Museo del Ducato, i cui spazi si prestano all?utilizzo per mostre di arti visive; Palazzo Mauri, che entro l?estate del 2008 sar? restituito alla fruizione pubblica e che potr? essere utilizzato per le attivit? seminariali di ricerca drammaturgica.

Le attivit? del Festival non saranno circoscritte alla programmazione delle settimane estive. Le date saranno concordate con gli enti regionali e a livello nazionale per favorire interazioni ed evitare negative sovrapposizioni.

  Il Teatro Nuovo di recente ristrutturazione, il Teatro Caio Melisso, il Teatro Romano, il Teatrino delle Sei con archi a volta di grande suggestione, l?Auditorium della Stella nell?ex Chiesa dei Santi Stefano e Tommaso, costituiscono luoghi ideali in cui eseguire prestigiose produzioni culturali.

Gli spettacoli si svilupperanno in un?atmosfera speciale e stimolante perch?, ogni anno, sar? scelto un tema comune e portante, che indirizzer? le creazioni dei nostri maggiori ospiti.

  Il nuovo Festival si aprir? alle altre culture, cos? spesso descritte nel cinema e cos? raramente rappresentate dal vivo. L?Asia (con la Cina, la Corea, l?India e il Giappone), il Sudamerica, l?Africa (del Maghreb e del continente nero), le Caraibe: dei crogiuoli di originalit? che ci regaleranno visioni insolite e stupende. Scopriremo i loro linguaggi: dalle marionette del ?bunraku? giapponese, ai ritmi del Sudamerica, a quelli africani.

  Spoleto dovr? dialogare, tramite coproduzioni e scambio di ospitalit?, con altri Festival: Avignone, Edimburgo, Aix en Provence, Salisburgo, Venezia, Festival d?Automne, Madrid; consolidare i rapporti con Charleston.

Il Ministro ha annunciato "Ci proponiamo di istituire delle Accademie di ricerca drammaturgica contemporanea attraverso una serie di seminari, durante i quali riflettere sulla riutilizzazione estetica di materiali all?origine previsti per altri scopi artistici: l?adattamento teatrale di un romanzo o di una sceneggiatura, l?interpretazione musicale di un dipinto, l?uso delle arti visive nello spettacolo. Romanzieri, poeti, musicisti, registi collaboreranno tra loro per arrivare a creazioni comuni. Ogni anno i seminari saranno accompagnati da una riflessione a tema collegata a un paese, a un?area geografica-culturale, con mostre di arti visive e fotografia, rassegne cinematografiche ed altre espressioni creative.

  I seminari, che saranno aperti al pubblico, animeranno la citt? per alcuni mesi prima del festival e si concluderanno con una serie di ?rappresentazioni?. E grandi attori saranno invitati a recitare monologhi, poemi, romanzi, nella loro lingua".

  "Il progetto per il nuovo Festival di Spoleto necessita di coerenza, di uno spirito comune che avvolga l?insieme dell?offerta. Questo non significa omologazione n? banalizzazione, ma coesione interdisciplinare, orientata dalle scelte degli indirizzi tematici." ha affermato Rutelli, sottolineando "Ogni anno dedicheremo un evento speciale a una grande personalit? e istituiremo un Premio Internazionale assegnato a un celebre nome della scena mondiale."

Ed a tal proposito " In considerazione della valenza culturale, storica e artistica della cinquantennale esperienza del Festival dei Due Mondi, che ha proiettato la citt? di Spoleto alla ribalta della scena artistica mondiale, promuovendo la conoscenza dei pi? grandi talenti del novecento, verr?  conferito a Francis Menotti l?incarico di Presidente Onorario della Fondazione.

Secondo il ministro Francesco Rutelli ?si tratta del passo decisivo, basato sulla concordia e l?ambizione di ricreare, nell?arco di alcuni anni, un appuntamento primario di rilievo nazionale e internazionale. Sostenere Spoleto ? un dovere per il Ministro della Cultura, e nelle prossime settimane annunceremo altre importanti novit?, prima delle quali l?idea di una nuova denominazione?.
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Giorgio Ferrara ? nato a Roma nel 1947, ha passato parte dell?infanzia a Mosca assieme al fratello Giuliano. Ha seguito il corso di laurea in lettere e filosofia presso l?Universit? ? la Sapienza? di Roma e si ? diplomato all?Accademia Nazionale d?Arte Drammatica ?Silvio d?Amico?. E? stato aiuto-regista di Luca Ronconi e di Luchino Visconti, con i quali ha intensamente collaborato. In particolare, ha assistito il Maestro in Ludwig, , e in Old times di Harold Pinter.
Per il teatro ha messo in scena numerosi spettacoli: di autrori classici e contemporanei come Pirandello, Strindberg, Goldoni Carlo Bernari, Francesca Sanvitale, Enzo Siciliano,Franca Valeri, Cesare Musatti, Natalia Ginzburg e Corrado Augias.
Per il cinema ha diretto un cuore semplice da Gustav Flaubert sceneggiatura di Cesare Zavattini, ottenendo il premio Davide di Donatello, Premio Rizzoli, Premio Saint Vincent, nastro d?argento..
Per la televisione ha realizzato 8 film per la RAI Tv. Dal 1987, vive tra Roma e Parigi, con sua moglie l?attrice Adriana Asti. Direttore dell?Istituto Italiano di Cultura di Parigi (2003-2007) e presidente del Ficep Forum des Instituts Cultures ?trangers ? Paris (2005-2007).(27/11/2007-ITL/ITNET)





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