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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - WEEKEND ITALIA - ALLA PINACOTECA NAZ. DI BOLOGNA E' "MORE THAN THIS" 40 OPERE DI 12 ARTISTI PROVENIENTI DALLA PIU' RILEVANTE "SCUOLA" DI PITTURA SULLA SCENA CONTEMPORANEA ITALIANA
(2025-12-22)
Fondazione Coppola e Musei Nazionali di Bologna – Direzione regionale Musei nazionali Emilia-Romagna presentano More Than This, progetto realizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Venezia a cura di Daniele Capra che dal 31 gennaio al 6 aprile 2026 (anteprima per la stampa venerdì 30 gennaio 2026 alle ore 12) raccoglie, negli spazi del Salone degli Incamminati presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna, oltre quaranta opere su tela e su carta di dodici artisti che praticano la pittura, accomunati dall’esperienza di studio all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel corso dell’Atelier F: Thomas Braida, Chiara Calore, Francesco Cima, Nebojša Despotovi?, Jingge Dong, Beatrice Gelmetti, Chiara Peru?h, Paolo Pretolani, Adelisa Selimbaši?, Danilo Stojanovi?, Aleksander Veliš?ek e Maria Giovanna Zanella.
More Than This propone infatti una ricognizione critica di quella che si è caratterizzata come la più rilevante ‘scuola’ di pittura emersa recentemente sulla scena contemporanea italiana, con i singoli artisti che negli ultimi anni hanno riscosso interesse da parte della critica e delle istituzioni, a partire da La Scuola di Venezia, progetto seminale ospitato dalla Fondazione Coppola tra maggio e ottobre 2025 con le opere di cinque di questi giovani pittori.
More Than This allude nel titolo all’importanza del lavoro del singolo in un contesto collaborativo e di attenzione all’altro, e indica inoltre la ricchezza e l’articolazione linguistica degli artisti coinvolti, la cui pratica pittorica spazia da una pittura dal sapore surreale a tonalità metafisiche, da una figurazione fortemente emotiva a un’astrazione liquida e tracimante.
La ‘scuola’ ha preso forma nei corsi dell’Accademia di Belle Arti di Venezia grazie a un inedito sodalizio nato tra docenti, studenti e artisti ormai maturi, che spesso tornano nel laboratorio a lavorare fianco a fianco con gli autori più giovani. La mostra, attraverso le differenti articolazioni espressive che delineano ciascun autore, indaga i tratti concettuali di una scuola basata non tanto su aspetti formali o stilistici, quanto invece su quelli di ordine metodologico. Due sono gli elementi centrali che caratterizzano l’approccio dell’Atelier F. Il primo ha a che fare con la relazione tra artista e opera, tra i quali viene stimolato un costante, paritetico e talvolta feroce dialogo: il percorso di ascolto pro-duce esiti spesso disattesi, poiché nei dipinti degli artisti l’immagine non è il frutto di un processo stabilito o prece-dentemente ordinato, ma di un’incessante negoziazione diretta. Il secondo è determinato dal metodo collaborativo e non competitivo tra i membri dell’atelier – messo a punto dai docenti – in cui le opere di ciascuno sono sotto gli occhi di tutti in una logica di scambi orizzontali e continui. In questo modo il risultato del singolo diventa una sorta di patrimonio comune con cui confrontarsi: una vera e propria intelligenza collettiva.
Mostra dal 31 gennaio al 6 aprile 2026 Da martedì a domenica e festivi ore 9-19. Il biglietto della mostra include la visita al museo. (22/12/2025-ITL/ITNET)
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