Sponsor
|
ITALIANI.ITALIANI ALL'ESTERO - ITALOFONIA -V.PRES. MIN.TAJANI(ESTERI): "LA COMUNITA' DELL'ITALOFONIA E' L'INIZIO DI UNA NUOVA STAGIONE...PER COSTRUIRE PONTI DI PACE E SOLIDARIETA' NON MURI FRA I POPOLI"
(2025-11-18)
Villa Madama culla della neonata comunità dell'Italofonia : "essere italofoni non è soltanto essere cittadini italiani ma significa avere una visione comune, un linguaggio comune, non soltanto una lingua in comune" così il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani aprendo i lavori della Ia Conferenza sull'Italofonia, in collaborazione con il Capo del Dipartimento Federale degli Affari Esteri della Svizzera, Ignazio Cassis, Co-Presidente della Ia Conferenza, già Presidente della Svizzera, di madre lingua italiana, nato nella Svizzera Italiana e 'grande cultore della lingua italiana', ed il Presidente della Società Dante Alighieri, Co-Organizzatore della Conferenza, Andrea Riccardi, "che ha creduto fin dall'inizio a questo grande progetto".
"Oggi è l'inizio di una nuova stagione: teniamo a battesimo la nascita di una comunità che è internazionale, ovvero tutti coloro che: - parlano l'italiano "ci sono interi Paesi che parlano la nostra lingua, come San Marino, lo Stato città del Vaticano; ma penso anche alle comunità in Slovenia e Croazia dove hanno deciso che la lingua italiana faccia parte delle lingue ufficiali nei territori dove vivono comunità italiane. "Lo stesso Primo Ministro della repubblica croata Andrej Plenkovic' parla l'italiano quando si rivolge alla comunità italiana" ha fatto presente Tajani; - coloro che amano e conoscono la lingua italiana, come i milioni di italiani della NIAF, l'organizzazione presieduta dal Presidente Robert Allegrini, che non hanno mai tagliati i legami con l'Italia, - od i giovani che studiano l'italiano nelle nostre scuole all'estero ." tutte le nostre scuole all'estero sono molto frequentate" e spesso, poi" vengono in Italia per frequentare l'università di Perugia". Tajani ha ricordato piu' tardi come il Ministero abbia provveduto ad un incremento delle borse di studio soprattutto per i giovani africani. "Li abbiamo ascoltati in occasione di qualche evento, parlano italiano ormai perfettamente e sono pronti per essere veramente, diciamo, nostri ambasciatori" A cui si aggiungono anche coloro che studiano la lingua italiana per lavorare in Italia", come i senegalesi che a Dakar studiano l'italiano prima di raggiungere l'Italia per lavorare integrandosi meglio" ha segnalato il Ministro degli Esteri. - Inoltre, ci sono Paesi di lingue neo latine, come la Romania ; - Paesi come l'Albania dove si parla moltissimo la lingua italiana - ha affermato il Ministro ricordando il recente I° vertice intergovernativo Italia/Albania, in cui i Ministri parlavano benissimo la nostra lingua. - molti dei Paesi dei Balcani uscendo dalle dittature hanno studiato i testi giuridici italiani imparando la lingua italiana.
" "La comunità dell'italofonia è, dunque, un punto di incontro permanente ...un nuovo modo per costruire ponti..per costruire la pace". In tale contesto il Ministro ha ricordato come il primo testo scritto in volgare italiano è stato il "Cantico delle Creature" di San Francesco d'Assisi. Si parla del Cambiamento climatico, ebbene, il primo testo in difesa della natura fu quello di San Francesco d'Assisi " di cui si celebrano gli '800 anni della morte. Questo sarà il modo migliore per rendere omaggio al piu' italiano dei santi."
Ma "L''italiano deve anche essere lingua di radici e futuro: racconta secoli di storia, ha avuto un luogo centrale nel Mediterraneo ha lasciato tracce profonde nelle istituzioni e nella memoria collettiva, anche cattolica. Si è diffusa attraverso, lo ricordava il presidente del Consiglio, la musica, l'arte, gli scambi commerciali. Tanti hanno imparato l'italiano ascoltando la musica lirica e si sono innamorati dell'Italia e dell'italiano attraverso la musica. Lo ricordava prima la Premier Meloni. Lo stesso Capo del Dipartimento Federale degli Affari Esteri Cassis, afferma: "Noi svizzeri ticinesi ci siamo innamorati ascoltando le musiche dei cantanti italiani".
Nondimeno, l'italiano è d'altra parte, lingua della crescita economica" ha fatto presente il Ministro degli Esteri, Tajani. "L'Italia è un paese industriale. E molti paesi che interloquiscono con noi sono paesi industriali. Molti sono paesi in via di sviluppo che vogliono conoscere il nostro saper fare, ed hanno materie prime, quindi si possono raggiungere accordi utili per entrambi, utilizzando anche la comunità dell'italofonia che deve essere uno strumento attivo e non soltanto uno strumento culturale, ma molto di più".
"Il documento che approveremo per la prima volta tutti insieme ci impegna - sebbene non ci siano vincoli di tipo economico -ad una scelta di libertà. Un percorso aperto a tutti quanti vorranno farne parte: paesi, organizzazioni, espressioni della società civile: è l'inizio di un cammino e non faremo soltanto conferenze, anche se tutti questi Paesi che hanno l'italiano come lingua ufficiale potranno farle. Con Ignazio Cassis, nel frattempo, abbiamo parlato di organizzarne un'altra conferenza fra un anno o due in Svizzera. E noi saremo ben lieti di essere co-organizzatori di eventi dell'italofonia. C'è San Marino, c'è il Vaticano, la Slovenia, la Croazia. E Cono tanti i paesi amici, anche i paesi che non hanno l'italiano come lingua ufficiale. Pensiamo al presidente del Parlamento europeo, Malta, che parla perfettamente la lingua italiana, nonostante l'inglese domini . D'altra parte, fino alla fine, della seconda guerra mondiale, tutti gli atti giudiziari a Malta si scrivevano in lingua italiana. E si parla l'italiano anche in Paesi come la Serbia e il Kosovo dove ci sono i nostri militari che sono portatori di pace, portatori di dialogo."
Infine, il Ministro ha concluso citando anche i Paesi, come la Grecia, in cui non si parla l'italiano ma con la quale si perpetua "un legame storico identitario", che ha visto noi apprendere dalla cultura greca, madre della nostra cultura. Due identità che si sono fuse in un'identità mediterranea" ed alle quali hanno guardato i popoli del Nord Africa apprendendo l'italiano. Penso alla Tunisia, dove tantissimi sono coloro che parlano l'Italiano; in Egitto viveva una comunità culturale italiana negli anni passati ad Alessandria." In buona sostanza ci sono ovunque comunità italiane e amici della lingua italiana" ha concluso il Ministro Tajani, ringraziando gli ospiti per aver accettato di "costruire insieme un percorso di pace e solidarietà per costruire ponti non muri fra i popoli". (18/11/2025-ITL/ITNET)
|
Altri prodotti editoriali
Contatti

|