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ITALIANI.ITALIANI ALL'ESTERO - I°VERTICE INTERGOVERNATIVO ITALIA/ALBANIA- SOTTOSCRITTE NUMEROSE INTESE BILATERALI. PREMIER MELONI: "PER UNA RELAZIONE PIU' SISTEMICA"
(2025-11-13)
Primo Vertice intergovernativo tra Italia e Albania. "Una giornata che per le nostre relazioni bilaterali, per i nostri rapporti si può definire storica, non solamente perché è la prima volta che i nostri Governi si incontrano in un formato di questo tipo, ma anche per quello di cui siete appena stati testimoni, cioè la quantità e la qualità delle intese bilaterali tra tecniche e governative che sono state sottoscritte. così la Premier Giorgia Meloni che ha sottolineato:
"Noi sappiamo che i rapporti tra Italia e Albania sono rapporti che affondano molto lontano, sono stati rapporti sempre costanti che vanno oltre gli interessi reciproci. E siamo stati tutti un pò commossi dall'attraversare la nostra Assemblea plenaria con quasi venti Ministri che, tra un lato e l’altro, hanno preso la parola esclusivamente parlando in italiano e senza che ci fosse la traduzione. Penso che questo racconti quanto l’Italia sia stata un punto di riferimento, sia un punto di riferimento per l’Albania, e quello che noi vogliamo fare con questa giornata è fare di questo rapporto straordinario tra le nostre Nazioni anche tesoro per rafforzare sempre di più la nostra cooperazione.
L’Italia è anche il primo partner commerciale di Tirana, sono circa 3.000 le imprese italiane che attualmente lavorano in Albania. Il nostro obiettivo è dare a questa presenza una profondità sempre maggiore, rendendo più sistematici i nostri rapporti, creando le condizioni per sviluppare nuovi filoni, anche grazie a Cassa Depositi e Prestiti, anche grazie a Simest - ringrazio, ovviamente, gli amministratori delegati. E anche per questo con il Primo Ministro Rama ci siamo da ora dati un altro appuntamento, un altro obiettivo, che è quello di fissare un business forum tra i nostri sistemi produttivi, con le rappresentanze dei nostri sistemi produttivi, per i primi sei mesi del 2026.
Abbiamo dedicato una parte significativa dei nostri lavori alla cooperazione in materia di energia, di connettività, di infrastrutture, di trasporti, con un focus particolare dedicato alla realizzazione del Corridoio 8, cioè della dorsale che parte dalla Puglia e arriva sulle sponde del Mar Nero, passando per l’Albania, per la Macedonia del Nord e per la Bulgaria. Avvicinare sempre di più le sponde dell’Adriatico e fare dell’Adriatico un corridoio strategico, mettere a disposizione di tutti le infrastrutture economiche, logistiche, energetiche che sono presenti in particolare nel Sud Italia e che fanno del Sud Italia un hub di primaria importanza nel Mediterraneo, significa assicurare più sviluppo, più benessere, più sicurezza non solamente all’Italia, non solamente all’Albania, ma all’Europa nel suo complesso.
Ed è la sicurezza il focus di altri importanti accordi che sono stati sottoscritti, che si occupano di rafforzare, come avete sentito, la cooperazione sulla lotta al narcotraffico, la cooperazione sulla cybersicurezza. Sono tasselli di una visione che passa anche dalla capacità di affrontare insieme fenomeni come quello migratorio. Del resto abbiamo fatto discutere in questi ultimi due anni con il Primo Ministro Rama per il nostro Protocollo sull'Albania, per il quale io ancora una volta voglio ringraziare il Primo Ministro, il suo governo e l'intero popolo albanese. Perché quello che è stato dimostrato all'atto della firma di quel protocollo è che l 'Albania si comporta già come una Nazione membro dell'Unione europea, è capace di una solidarietà con i Paesi con i quali coopera che di rado si è vista. Io ho sempre reputato e reputo il protocollo che noi abbiamo sottoscritto un accordo di grande respiro europeo, perché traduce in atti concreti la consapevolezza che l'immigrazione è un fenomeno europeo, è un fenomeno che va affrontato con la cooperazione tra gli Stati membri dell'Unione europea e anche con la cooperazione tra l'Unione europea e gli Stati - attualmente - extra-Ue.
Quel protocollo metteva in campo un meccanismo innovativo che oggi trova interesse e riconoscimento da parte di molti altri Stati dell'Unione europea e non solo, come è noto. Non tutti hanno compreso allo stesso modo la validità di questo modello, in molti hanno lavorato per frenarlo o per bloccarlo, ma noi siamo determinati ad andare avanti, perché questo meccanismo, dal nostro punto di vista, ha il potenziale di modificare l'intero paradigma nella gestione dei flussi migratori. Ma è uno dei tanti esempi che potremmo fare su quanto sia maturo il nostro dialogo e su quanto Italia e Albania, anche nei consessi multilaterali, anche nei consessi internazionali, continuino ad avere una visione comune e continuino a lavorare insieme.
Questo mi porta chiaramente all'altra grande questione, che è stata oggetto dei nostri colloqui e che è oggetto del nostro lavoro comune: tra pochi giorni si aprirà l'ultimo capitolo negoziale per l'adesione all'Ue da parte dell'Albania - capitolo tecnico. È chiaramente un segnale importante. Voglio dire che sarebbe per noi motivo di grande soddisfazione poter avviare i negoziati politici proprio in occasione della Presidenza di turno italiana del Consiglio dell'Unione europea che, come sapete, avrà luogo nei primi sei mesi del 2028.
Sarebbe uno sbocco naturale per tutto il lavoro che abbiamo fatto insieme in questi anni. Voi sapete che l'Italia ha lanciato varie iniziative da questo punto di vista: l'iniziativa del Ministero degli Esteri - ringrazio il Ministro Tajani - “Amici dei Balcani occidentali”; siamo stati tra le Nazioni capofila per l'adesione dei Balcani all'Unione europea, in quella che noi continuiamo a non considerare un allargamento dell'Unione europea, ma una riunificazione dell'Eu-ropa. Non siamo noi a decidere chi sia europeo e chi non lo sia, e l'Albania è certamente una Nazione europea. Sta a noi, chiaramente, favorire questo percorso di riunificazione nel modo più serio, chiaramente, ma anche più veloce possibile, perché è anche e soprattutto nel nostro interesse.
Chiaramente abbiamo parlato di molte altre materie, perché quasi tutte sono le materie della nostra cooperazione bilaterale e che sono oggetto delle intese di oggi. Abbiamo parlato anche delle materie di politica estera, delle grandi questioni aperte. Abbiamo approfondito gli sviluppi dei principali dossier internazionali, compresa la questione di Gaza, la guerra in Ucraina.
E davvero è solamente, questa, una delle numerose tappe di una cooperazione che parte da un'amicizia che arriva da lontano, ma che oggi vuole essere una cooperazione più sistemica, anche di integrazione delle nostre economie, anche di filiere strategiche comuni. Sono intese che abbracciano le questioni della difesa, le questioni della prote-zione civile, le questioni della sicurezza, le questioni dell'economia, le questioni della finanza. Come vedete, c'è la volontà di interagire in maniera sempre più strutturata.
E quindi voglio ringraziare il Primo Ministro Rama, ma voglio ringraziare anche i Ministri, gli ambasciatori e tutti gli staff che hanno lavorato per questa giornata che è - come dicevo - storica e apre una fase completamente nuova nelle nostre relazioni bilaterali. " ha concluso la Premier Giorgia Meloni. (13/11/2025-ITL/ITNET)
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