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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - SETTIMA ARTE - "ROMA E L'INVENZIONE DEL CINEMA" IL 20 SETTEMBRE 1905: PRIMA PROIEZIONE PUBBLICA: IL RACCONTO IN UNA MOSTRA A CASTEL SANT'ANGELO

(2025-10-14)

  Il cinema italiano ha una data di nascita fortemente simbolica, ma spesso dimenticata: il 20 settembre 1905, giorno della prima proiezione pubblica de La presa di Roma. In quella data l’industria cinematografica nazionale muoveva i suoi primi passi. Per ogni città la ricerca di un equilibrio tra passato, presente e futuro è una sfida costante. Roma l’ha affrontata e vinta soprattutto nel suo rapporto con il cinema: arte e linguaggio della modernità, capace di trasformare le caratteristiche uniche della città in un racconto nazionale moderno e contemporaneo.

La mostra a Castel Sant’Angelo, visitabile dal 15 ottobre al 18 gennaio 2026 - curata da Gian Luca Farinelli e Cineteca di Bologna, in collaborazione con CSC – Cineteca Nazionale, Luce Cinecittà e Centro Cinema Città di Cesena, attraverso immagini e clip rare e talvolta inedite, ripercorre circa sessant’anni di storia del cinema, con al centro Roma: le sue location leggendarie, lo sguardo dei cineasti, lo splendore dei suoi interpreti.

La mostra “Roma e l'invenzione del cinema. Dalle origini al cinema d’autore, 1905–1960” racconta il legame indissolubile che da allora lega la città eterna e la settima arte.

Il percorso espositivo accompagna il visitatore attraverso oltre sessant’anni di storia, con materiali rari e inediti: dalle prime dive del cinema muto come Francesca Bertini e Lyda Borelli alle grandi stagioni di Cinecittà, che influenzarono Hollywood, al cinema del Fascismo, con la nascita dell’Istituto Luce, del Centro Sperimentale di Cinematografia e di Cinecittà, al Neorealismo, con le immagini indelebili di Roma città aperta e Ladri di biciclette, che fece conoscere al mondo una nuova Italia, fino alla commedia all’italiana e alla “Hollywood sul Tevere”, che consegnarono Roma al mito internazionale, fino alle invenzioni visionarie di Federico Fellini, che trasformarono Roma in mito universale.

Fotografie e frammenti cinematografici restituiscono il dialogo unico tra Roma e il cinema, una relazione che ha saputo trasformare la memoria storica della città in linguaggio moderno e in patrimonio condiviso. Roma, città della storia e dell’immaginario, torna così ad affermarsi come luogo d’origine e cuore pulsante della cultura cinematografica italiana e internazionale, capace di incarnare il passato e il presente, e di diventare specchio e simbolo di un immaginario universale.

Federico Mollicone Presidente della Commissione VII Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputat, promotrice dell'iniziativa  ha sottolineato " È un progetto corale che restituisce al pubblico il fascino di una stagione fondativa della nostra cultura, e lo fa in un luogo che è non solo un monumento iconico della città, ma anche un grande attrattore culturale a livello nazionale e internazionale. Con questa mostra, inaugurata nell’ambito della Festa del Cinema di Roma, celebriamo la storia del cinema italiano e il ruolo di Roma come culla dell’immaginario nazionale.

Per il curatore della mostra e direttore della Cineteca di Bologna,  Gian Luca Farinelli " è un esempio virtuoso di collaborazione istituzionale che restituisce vita alla nostra storia e la rende accessibile alle nuove generazioni, riaffermando il valore universale del cinema come patrimonio condiviso.
Ringrazio tutte le istituzioni coinvolte per il loro contributo a questo importante progetto, che grazie alla sinergia con i musei nazionali e la rete degli Istituti Italiani di Cultura estende la vitalità della Festa del Cinema di Roma, rafforzando la diplomazia culturale e la diffusione del cinema italiano nel mondo.

«Forse nessuna città al mondo ha così profondamente inciso la propria immagine in quella della Settima Arte, Roma è stata molto più di una location per il cinema italiano (e internazionale), diventando, fin dalle origini, dal primo film, La presa di Roma, protagonista delle opere e della Storia del cinema. I Diva film degli anni 10 e 20 affermano l’immagine di una Roma monumentale, in dialogo con la modernità.

Con il neorealismo e poi progressivamente grazie alle commedie degli anni '50 e definitivamente, grazie a Fellini e Pasolini, Roma non sarà più solo il suo centro monumentale, ma anche i nuovi quartieri, l’Eur e le borgate. La mostra, attraverso immagini rare e inediti, racconta la storia di una grande relazione, quella tra Roma e il Cinema».

Gabriella Buontempo, Presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia, ha aggiunto: Il Centro Sperimentale di Cinematografia è orgoglioso di partecipare a questa bella iniziativa. Il cinema, come diceva Bernardo Bertolucci, è l'arte del Novecento ed è grazie al cinema che possiamo raccontare le bellezze, le curiosità e i cambiamenti che la città di Roma ha vissuto nel secolo breve. (14/10/2025-ITL/ITNET)

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