Sponsor
|
CULTURA ITALIANA NEL MONDO - IN TOSCANA: MIN.GIULI (MIC) "E' ORA DI PASSARE DA UNA VISIONE FIORENTINOCENTRICA AD UNA ORGANICA CHE METTA IN RETE TERRITORI." IL RITORNO DELLA "RIVISITAZIONE" DEL PONTORNO
(2025-09-30)
“C’è davvero tanto da fare in Toscana per valorizzare e tutelare il suo straordinario patrimonio culturale. È un dato oggettivo che riguarda tutta la regione, non soltanto una sua parte. È tempo di superare un’impostazione ristretta e fiorentinocentrica per rilanciare, attraverso strumenti come il Piano Olivetti, una rete culturale finalmente moderna. Ecco perché serve un cambio di passo, una visione organica e condivisa che metta in rete territori, istituzioni museali, identità locali. Non devono esistere periferie culturali in una regione che è il cuore pulsante della cultura italiana, anche geograficamente”, lo ha dichiarato il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli al termine della visita all’ Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento a Palazzo Strozzi di Firenze.
Nella giornata di oggi il Ministro ha visitato anche il Duomo di Prato, il Museo di Poggio a Caiano, il Museo storico della Linea Gotica di Montemurlo e il cantiere della chiesa di San Michele a Carmignano dove presto rientrerà la celebre pala della Visitazione del Pontormo, grazie ad un finanziamento di 2,3 mlioni di euro stanziati dal Ministero della Cultura.
Nella chiesa di San Michele a Carmignano, in provincia di Prato, grazie a un impegno corale che coinvolge il Ministero della Cultura, le istituzioni locali e i parlamentari del territorio, un luogo incantevole, pieno di scoperte e riscoperte, dove intendiamo far sì che la comunità si riappropri di straordinarie opere d’arte, ma anche di strutture che i governi precedenti al 2022 avevano incredibilmente trascurato.
L’intervento sulla Pala del Pomtorno si è reso possibile grazie a un finanziamento di 2,3 milioni di euro stanziati dal Ministero della Cultura.
“Questo è un momento molto intenso – ha aggiunto Giuli – in cui le potenzialità di un territorio come quello pratese tornano a esprimersi. Siamo onorati di contribuire, con fondi, competenze e con il lavoro della Soprintendenza, alla rinascita di tanta bellezza”.
La "Visitazione" è un dipinto a olio su tavola (202x156 cm) di Pontormo, databile al 1528-1530 circa e conservato nella propositura dei Santi Michele e Francesco a Carmignano, in provincia di Prato.[1]
L'opera, non citata da Vasari, viene di solito attribuita agli anni immediatamente successivi alla Cappella Capponi, per la stessa componente innovativa. L'opera, collocata sull'altare della famiglia Pinadori, si trova da secoli nella chiesa di Carmignano.
Esiste un disegno preparatorio al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi, quadrettato per essere riportato sulla preparazione della tavola.
Fu fonte di ispirazione per Bill Viola nel video The Greeting (1995), che all'epoca venne anche presentato temporaneamente in una sala vicina alla chiesa.
In una scura via cittadina, dove si riconoscono alcuni scarni edifici non in scala con la rappresentazione in primo piano (almeno per la metà sinistra), è ambientata la Visitazione di Maria a sant'Elisabetta, con le due donne che si scambiano un abbraccio e un intensissimo sguardo alla presenza di due spettatrici dietro di esse. Una di queste è un’anziana che guarda diretta negli occhi dello spettatore, come fa anche la seconda, più giovane e a sinistra, ma con uno sguardo più vacuo. Le donne formano quindi i quattro pilastri di una sorta di parallelepipedo, illuminate con forza (a differenza dello sfondo) e ammantate di vesti dai colori estremamente intensi e corposi: verdi petrolio, rosa e arancione. Originalissimo è l'intreccio di membra e di stoffe, lungo linee arcuate di grande eleganza, e amplificate nei volumi.
Curati sono gli effetti di contrapposto e rimandi, come tra le teste, ora di profilo, ora frontali, delle coppie di donne in profondità (giovane-giovane e vecchia-vecchia, quasi uno sdoppiamento). Al movimento delle donne in primo piano fa da contrasto l'immobilità e la rigida frontalità di quelle in secondo piano, prive di una qualsiasi partecipazione emotiva all'evento, ma capaci di rendere l'atmosfera sospesa e malinconica, altamente spirituale.
Rispetto al bozzetto le figure appaiono più serrate al centro, con panneggi più ampi, che danno al gruppo una straordinaria compattezza.
La composizione "a rombo" si ispirò all'incisione di Dürer delle Quattro streghe (1497). Nello sfondo a sinistra del dipinto, Pontormo raffigurò due misteriosi personaggi di cui si è tentata un'identificazione con San Giuseppe e Zaccaria. --------------------------------------------------------
Jacopo Carucci, conosciuto come Jacopo da Pontormo o semplicemente Pontormo (Pontorme, 24 maggio 1494 – Firenze, 1º gennaio 1557), pittore italiano di scuola fiorentina, esponente dei cosiddetti "eccentrici fiorentini", i pionieri del manierismo in pittura, fu allievo di Andrea del Sarto insieme a Rosso Fiorentino, fu egli stesso maestro di artisti quali il Bronzino e Giovanni Battista Naldini.
l Pontormo, che pure ebbe protettori importanti come i Medici, non ebbe, per, nel tempo l'apprezzamento che invece fu tributato a suoi contemporanei come Andrea del Sarto, Fra Bartolomeo o il Franciabigio. Dopo le note del Vasari, che non ne apprezzò le opere più mature, le citazioni di Pontormo furono per molti secoli rare e poco interessate, segno del disinteresse che fino ai primi del Novecento circondò questo pittore e le sue opere.
Ai primi di quel secolo, alcuni piccoli saggi registrano un'inversione di tendenza; ma fu soprattutto un saggio dello storico d'arte Frederik Mortimer Clapp a suscitare un nuovo interesse per il Pontormo e più avanti anche per altri esponenti del manierismo fiorentino, in maniera analoga a quanto era accaduto pochi anni prima a El Greco.
Solo a quel tempo infatti, dopo la maturazione delle esperienze dell'impressionismo, dell'espressionismo e del cubismo, cominciarono a essere rivalutate le anticipazioni del linguaggio pittorico moderno, liberato dall'obbligo di riprodurre fedelmente la realtà e dall'ideale rinascimentale dell'armonia della natura. Della maturità di Pontormo, talvolta etichettato come "artista della crisi", sono apprezzate le prospettive audaci e talvolta bizzarre, i gesti stilizzati e lontani dall'idea di naturalezza, le vesti drappeggiate in modo artificioso, le espressioni impaurite o pensose dei suoi ritratti: che è proprio quello che invece il Vasari giudicava negativamente.
La sua figura è stata ricordata nel film Pontormo - Un amore eretico, in cui Pontormo, interpretato da Joe Mantegna, viene ritratto nella sua maturità. Il titolo del film fa riferimento all'ultima fatica del pittore del coro di San Lorenzo. (30/09/2025-ITL/ITNET)
|
Altri prodotti editoriali
Contatti

|