Direttore responsabile Maria Ferrante − giovedì 18 settembre 2025 o consulta la mappa del sito
italialavorotv.it

Sponsor

CULTURA ITALIANA NEL MONDO - SVIZZERA - ANGELO TENCHIO (1943-1999) FRA ARTE E GRAFICA UNO DEGLI INCISORI ITALIANI PIU' SIGNIFICATIVI DELLA IIA META' DEL NOVECENTO ALLO SPAZIO OFFICINA DI CHIASSO

(2025-09-18)

  Lo Spazio Officina, a Chiasso, ospita la mostra Angelo Tenchio (1943- 1994) fra arte e grafica, a cura di Roberto Borghi e Nicoletta Ossanna Cavadini. 

Formatosi come scultore all’Accademia di Belle Arti di Brera, Angelo Tenchio (Gera Lario 1943 - Lecco 1994) è stato uno degli incisori italiani più significativi della seconda metà del Novecento. Ed il suo atelier a Borgovico, Como, è stato un luogo d’incontro e di discussione per artisti, galleristi e collezionisti sia italiani sia svizzeri.

Lo Spazio Officina di Chiasso propone dal 21 settembre al 30 novembre 2025 una selezione di pregevoli opere grafiche donate dalla signora Elvira Tenchio e dalle sue figlie Carlotta e Camilla agli Archivi del m.a.x. museo (CIAG, Centro Internazionale d’Arte e Grafica di Chiasso) relative alla produzione nello studio calcografico Tenchio: si tratta di cartelle grafiche e tirature singole di incisioni, nonché delle relative matrici in rame e zinco.
Una sezione della mostra è dedicata ad altri artisti che hanno stampato nell’Atelier di Angelo Tenchio.

Sono esposte inoltre due sculture lignee dell’artista comasco messe in relazione alle sue incisioni, mentre la prima sezione della mostra presenta alcuni lavori grafici risalenti al periodo della formazione accademica. In complesso la panoramica di opere spazia dal 1968 al 1993: venticinque anni di attività grafica.

La mostra allestita allo Spazio Officina è la prima dedicata interamente alle stampe grafiche di Angelo Tenchio: offre una lettura estremamente vasta sulla sua attività – prematuramente e improvvisamente interrotta a seguito della sua morte avvenuta nel 1994 - in grado di evidenziare il percorso artistico personale e le influenze più incisive: a partire dal Surrealismo onirico del primo Alberto Giacometti (punto di riferimento della ricerca artistica di Tenchio) allo studio dello scheletro di un’idea levigata fino all’in- finito di Fausto Melotti.

Parallelamente alle cartelle e alle tirature singole realizzate in qualità di stampatore d’arte per vari autori comaschi e ticinesi, in mostra spicca un nucleo di circa novanta opere grafiche in acquaforte, acquatinta e ceramolle firmate da Tenchio stesso, di grande livello tecnico; la comprensione della cifra di Tenchio è raggiunta grazie in particolare al raffronto tra stampa e incisione
delle corrispondenti matrici in rame e zinco delle grafiche dell’artista, esposte affiancate allo Spazio Officina.

Tenchio nasce artisticamente anzitutto come scultore, mentre la passione per l’incisione lo accompagna fin dai tempi della frequentazione dell’Accademia di Brera – e arriva poi a prevalere – quale forma espressiva legata alla materia, ossia in sostanza quale declinazione dell’atto scultoreo. Ecco perché a Spazio Officina la produzione grafica di Angelo Tenchio è presentata in particolar modo anche in relazione al punto di arrivo della sua attività di scultore, con due monumentali opere lignee in mostra, il
totem T e il totem P, poste come portale d’ingresso all’esposizione, affiancate dalle incisioni e dalle matrici che li rappresentano.

Le altre sezioni della mostra si concentrano sulle relazioni intercorse con diversi artisti contemporanei che avevano instaurato una particolare sintonia con l’incisore comasco. Segnano il percorso espositivo numerose grafiche e diversi libretti e taccuini, provenienti dall’archivio di famiglia, che aiutano a delineare la figura artistica e personale di Angelo Tenchio.

L’Atelier di Tenchio era situato in Borgovico a Como, ed è stato un luogo d’incontro e di scambio di idee per artisti, galleristi e collezionisti sia italiani che svizzeri. Si ricordano a questo proposito coloro che hanno effettuato stampe calcografiche - Mario Radice, Carla Badiali, Aldo Galli, Roberto Sanesi, Paolo Bellini, Giuliano Collina, Samuele Gabai, Giorgio Bellandi, Pedro Pedrazzini, Gianriccardo Piccoli, e la successiva generazione con Carla Horat, Callisto Gritti, Aoi Huber-Kono, Fiorenza Bassetti, Marco Mucha, Piergiorgio Piffaretti - che sono stati tra i frequentatori più assidui; da queste relazioni sono nate preziose tirature di incisioni.

Un apporto significativo allo sviluppo dell’atelier – fra scambi culturali accompagnati dal sottofondo di musica jazz – è stato dato da Max Huber, nel ruolo di ispiratore di alcune soluzioni formali innovative oltre che in quello di ideatore dell’impostazione grafica delle cartelle e del logo che rappresenta la rana, cara alla tradizione artistica comasca.

L’esposizione allo Spazio Officina è accompagnata dal catalogo Angelo Tenchio (1943-1994) fra arte e grafica, con le tavole a colori di tutte le opere esposte, i saggi, un’intervista, gli apparati con biografia e bibliografia di riferimento. Sono inoltre acquistabili al bookshop alcune incisioni in fogli sciolti firmate dall’artista, realizzate negli anni Ottanta e messe gentilmente a disposizione dalla famiglia Tenchio.

Un ricco calendario di eventi (conferenze, visite guidate, laboratori didattici, incontri-dibattiti e un concerto) arricchisce l’esposizione. Per ricordare questa importante figura di artista e divulgatore, è previsto un incontro pubblico insubrico che si svolgerà, sabato 9 novembre 2025, alla Biblioteca di Como, cui Angelo Tenchio ha donato negli anni '80 una serie di sue grafiche, e per l’occasione sarà effettuato un pomeriggio di gita AAMM.

L’esposizione, con il patrocinio del Comune di Como, è resa possibile grazie al Dicastero Attività culturali del Comune di Chiasso, con il sostegno della Repubblica e Cantone Ticino - Fondo Swisslos, di AGE SA, nonché il contributo dell’aamm Associazione amici del m.a.x. museo, dell’Associazione Villa Pontiggia Cultural Centre, e (per la conferenza a Chiasso) del Circolo “Cultura, insieme” Chiasso.

Inaugurazione della mostra: SABATO 20 SETTEMBRE 2025, ore 17.30, Spazio Officina apertura mostra: DOMENICA 21 SETTEMBRE 2025

Allo Spazio Officina sono esposte 127 grafiche nelle tecniche linoleografia, acquaforte, acquatinta e puntasecca, nonché 68 matrici in rame e zinco affiancate alle stesse grafiche. Nello specifico, la stampa è incorniciata mentre accanto è posto un pannello che rappresenta le dimensioni del foglio di carta: al centro è collocata la matrice, a riprodurre l’atto dello stampatore che la colloca sul foglio prima di passarla per la stampa al torchio, dopo averla inchiostrata.

Oltre alle grafiche di Angelo Tenchio sono esposte le opere dei seguenti artisti: Aldo Galli, Mario Radice, Carla Badiali, Manlio Rho (realizzazione postuma), Gianriccardo Piccoli, Giuliano Collina, Luisa Albertini, Giorgio Bellandi, Christopher Chapman, Aoi Huber Kono, Fiorenza Bassetti, Calisto Gritti, Marco Mucha, Karl Heinz Reister, Paolo Bellini, Piergiorgio Piffaretti, Carla Horat, Kenji Takahshj.
A questi si aggiungono le due monumentali sculture totem P e totem T che fungono da portali d’ingresso alla mostra, espres-sione della cultura scultorea per cui era prevalentemente conosciuto in vita Angelo Tenchio.

Otto taccuini dell’artista impreziosiscono la mostra, con gli splendidi disegni a mano libera di Angelo Tenchio e gli appunti che fissano il suo pensiero d’artista e le sue passioni: dalle gite effettuate con amici e familiari, ai momenti di introspezione psicologica e di riflessione, dal disegno di ambienti di vita quotidiana a mostre visitate nei vari musei. Un taccuino particolare è dedicato al viaggio in Mali, che avrà un’ampia influenza sulla sua ultima produzione dell’inizio anni Novanta del secolo scorso.
In totale sono esposti 203 pezzi.

Il percorso espositivo si snoda seguendo un criterio tematico-cronologico a partire dalle incisioni del 1968 che risentono ancora di un’impostazione accademica; si passa poi alla sua prima produzione libera delle tecniche calcografiche in maniera sperimentale dove il colore è molto presente degli anni Settanta e Ottanta. Le prime quattro “stanze dell’arte” di Spazio Officina accolgono stampe all’acquaforte, acquatinta e puntasecca, tutte accompagnate dalle matrici in rame e zinco che le hanno
generate, spronando il visitatore a un suggestivo sguardo di ricerca.
Seguono altre due “stanze dell’arte” con opere calcografiche di Angelo Tenchio e quindi le ultime due interamente dedicate agli artisti che hanno stampato e collaborato con l’Atelier di Angelo Tenchio in Borgovico a Como,complessivamente una cinquantina.

Alla mostra è abbinato il catalogo Angelo Tenchio (1943-1994) fra arte e grafica, con saggi specifici redatti dai co-curatori Roberto Borghi (“Angelo Tenchio artista e il suo atelier”), Nicoletta Ossanna Cavadini (“La sperimentazione artistica di Angelo Tenchio nella grafica”) e Chiara Milani (“La collezione di Angelo Tenchio nella Biblioteca Comunale di Como”).

Nella sezione dedicata agli apparati è presente anche l’intervista curata da Nicoletta Ossanna Cavadini a Paolo Aquilini.
Il volume è composto da 192 pagine con tutte le immagini esposte riprodotte a colori nella sezione dedicata alle tavole.

------------------------------------------------------------------

ANGELO TENCHIO :  Nato a Gera Lario (Como) nel 1943, Angelo Tenchio ha vissuto a Como fino alla sua improvvisa scomparsa, avvenuta il 21 aprile 1994 a seguito di un aneurisma. Artista di caratura internazionale e docente, era molto apprezzato da studenti e colleghi.

Dopo aver frequentato il Liceo Artistico di Brera prosegue gli studi all’Accademia di Belle Arti di Milano dove si diploma nel 1968, avendo frequentato i corsi di scultura di Marino Marini e Romano Rui, nonché quelli di pittura e incisione di Domenico Purificato e Giovanni Repossi. Già dal 1963 inizia a insegnare ed esporre, dal 1968 avvia l’esperienza di insegnante al Liceo Scientifico Paolo Giovio, che svolgerà con grande passione per ventuno anni.
Dal 1989 insegna incisione all’Accademia “Aldo Galli” di Como e negli anni seguenti tiene anche corsi di disegno all’Istituto “G. Carducci” della città lariana.
Ha contatti con esponenti di spicco degli astrattisti comaschi e con affermati scultori come Francesco Somaini ed Eli Riva. Lo studio in Borgovico a Como diventa ben presto (agli inizi degli anni Settanta) un  luogo d’incontro: si cita fra gli altri l’amicizia con Italo Valenti e Mario Negri.
Nel proprio Atelier, Tenchio allestisce anche un laboratorio di incisione e stampa calcografica distinguendosi per la padronanza di
tecniche diverse: dall’acquaforte all’acquatinta, dalla ceramolle alla “maniera nera”, dalla serigrafia alla linoleografia.

Il catalogo Angelo Tenchio (1943-1994) fra arte e grafica è pubblicato da Fidia edizioni d’arte per il Centro Culturale Chiasso, pp. 192, CHF/euro 30.- (ISBN 9788872691274) . (18/09/2025-ITL/ITNET)

Altri prodotti editoriali

Contatti

Contatti

Borsa italiana
Borsa italiana

© copyright 1996-2007 Italian Network
Edizioni Gesim SRL − Registrazione Tribunale di Roma n.87/96 − ItaliaLavoroTv iscrizione Tribunale di Roma n.147/07