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IMPRESE ITALIANE NEL MONDO - EUROPA/AGRICOLTURA - ASSESS.VENETO CANER: "DA BRUXELLES SCELTE INSOSTENIBILI. TAGLI PROPOSTI A CONTRIBUTI PENALIZZANO PENSIONATI VENETI
(2025-08-06)
“Ancora una volta, la Commissione europea prende di mira il mondo agricolo con misure che rischiano di compromettere definitivamente la tenuta del comparto. I tagli proposti alla nuova Politica Agricola Comune e l’esclusione dei pensionati ancora attivi dai contributi diretti sono scelte miopi e inaccettabili. E’ un provvedimento che ignora completamente la realtà dei nostri territori”.
Con queste parole l’Assessore regionale all’Agricoltura, Federico Caner, lancia l’allarme dopo l’analisi della proposta di PAC 2028–2034, segnalata dall’europarlamentare Anna Maria Cisint, che prevede quasi 90 miliardi di euro in meno per l’agricoltura europea, lo smantellamento dell’attuale sistema a due pilastri (pagamenti diretti e sviluppo rurale) e l’introduzione di un fondo unico nazionale con criteri d’accesso ancora indefiniti.
“In Veneto, su 55.000 domande di contributo, ben 23.000 sono presentate da agricoltori over 65: si parla di oltre il 40% dei beneficiari regionali, spesso titolari di piccole aziende a conduzione familiare. Escluderli dai sostegni significa tagliare fuori una fetta fondamentale della nostra agricoltura, per un impatto stimabile in circa 40 milioni di euro annui solo per il Veneto – sottolinea Caner –. Penalizzarli in nome di un presunto ricambio generazionale, senza offrire alternative concrete, è profondamente ingiusto e irresponsabile”.
Secondo i dati Istat, sono almeno 132mila i pensionati agricoli in Veneto, con una pensione media mensile di 885 euro.
“Se questi sono i numeri di una sola provincia possiamo solo immaginare quanto esteso sia il fenomeno su scala regionale – avverte Caner –. Il rischio più grande, è l’effetto domino: le aziende chiudono, i giovani non subentrano perché le politiche europee le rendono economicamente insostenibili, e nel frattempo si spalanca la porta a soluzioni che nulla hanno a che fare con la nostra cultura rurale, dal cibo sintetico alla manodopera a basso costo da Paesi terzi”.
“La Commissione dice di voler favorire i giovani – conclude Caner – ma poi propone contributi da massimo 3.000 euro annui per chi sceglie colture di nicchia: è una contraddizione palese. Come Regione siamo al fianco dei nostri agricoltori, e faremo sentire la nostra voce anche in sede europea per fermare queste derive che minano il futuro della nostra agricoltura”.(06/08/2025-ITL/ITNET)
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