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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - ESTATE ITALIANA 2025 - A VENEZIA, A CA' PESARO, "L'ORO DELLA LAGUNA" DI ANTONELLO VIOLA
(2025-07-21)
La Galleria Internazionale d’Arte Moderna Ca’ Pesaro presenta, dal 20 giugno al 28 settembre 2025, la mostra personale di Antonello Viola (Roma, 1966), a cura di Elisabetta Barisoni.
Il progetto, pensato appositamente per le sale al secondo piano del museo, vede allestita una speciale selezione di dipinti ad olio su vetro e su carta giapponese realizzati dall’artista negli ultimi quattro anni, molti dei quali esposti al pubblico per la prima volta. Nell’universo pittorico di Antonello Viola il colore è materia e energia, che vibra in un altro spazio-tempo, invitando al silenzio e alla contemplazione. Le sue opere posseggono il dono dell’iridescenza, mutano costantemente in base alla luce e risuonano con la memoria. Come un’epidermide liquida, la pittura di Viola è fatta di trasparenze e stratificazioni, riflessi e dissolvenze. I molteplici dettagli sulla pelle dell’opera sono tracce di accadimenti nel tempo, segni dell’intimo rapporto dell’artista con la materia fluida della pittura e con quella impalpabile della foglia d’oro.
Nel confronto con la città di Venezia, Viola accoglie e continua il vibrante rapporto tra luce, cielo e acqua che caratterizza questa città. L’andirivieni di fluidi scandisce inevitabilmente il tempo e la vita. Proprio questo fluire è ciò che l’artista ha cercato nelle sue opere per Ca’ Pesaro. Antonello Viola mantiene la capacità di non avvertire l’oggetto nel quadro, di polverizzarlo e lasciarlo sfuggire, creando atmosfere astratte che affrontano la pura essenza spirituale trasfigurata nella materia pittorica. Più che di astrazione, si dovrebbe parlare di “non oggettività”, chiamando in causa Malevi? e la sua “trasfigurazione nello zero della forma”. Isole utopiche emergono dall’acqua e diventano i titoli dei lavori: “Isola d’Elba”, “Poveglia”, “Le Camere”, “Murano”, “Giudecca”, “Santo Spirito”…
Virtuoso del colore, l’artista raggiunge in questa nuova serie di lavori cromatismi di estrema raffinatezza. La sua è una pittura colta, che conosce e rispetta l’uso espressivo del colore da parte dei maestri del passato e in una recente mostra alla Galleria Nazionale d’arte Moderna di Roma, una serie di sue carte era allestita nella sala dedicata a Giulio Aristide Sartorio. A Ca’ Pesaro, Viola rinnova il dialogo con Sartorio, anche lui romano a Venezia, con il “Poema della vita umana” allestito nelle sale adiacenti alla mostra. Nei vetri esposti, la pittura assume una dimensione tridimensionale, grazie a lastre disposte su più livelli e dipinte su entrambi i lati. Come paesaggi diafani, queste composizioni si sviluppano orizzontalmente, per scorrimento di piani, restando libere e aperte.
Fanno da contrappunto le opere su carta, verticali e iconiche, dove l’oro esalta la virtù della luce. Come le fondamenta veneziane sono costantemente ridefinite dalla marea, in egual modo non esiste un fisso argine alla pittura. I lavori in mostra partecipano al gioco dei riflessi cangianti tra cielo e acqua, contri-buendo a restituire un ritratto unico e mobile di Venezia. Qui, la libertà dell’opera è piena e si apre liricamente all’eterno, indefinibile fluire.
La mostra è visitabile fino al 28 settembre 2025, con l’orario e il biglietto del Museo. Si ringrazia la Galleria Alessandro Casciaro, Bolzano – Venezia per il supporto e la collaborazione. _
--------------------------------------------------------------------- Antonello Viola, nato a Roma nel 1966, ha studiato Pittura all’Accademia di Belle Arti, diplomato trascorre poi un lungo periodo di studio in Spagna. Attualmente insegna Scienza e Tecnica del colore all’Accademia di Belle Arti di Roma, città dove vive e lavora. Attraverso un processo di accumulo, stratificazione e sottrazione, nelle sue opere, Viola stabilisce un nuovo rapporto con lo spazio, un rinnovato dialogo tra la dimensione interiore dell’opera e l’ambiente che la circonda. Da questo assunto, insieme al metodo, trae vantaggio il suo lavoro, reso particolarmente sensibile alla percezione di un linguaggio composto di materia, fluidità, e ricchezza cromatica. Espone regolarmente in gallerie private e spazi pubblici in Italia e all’estero. (21/07/2025-ITL/ITNET)
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