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CULTURA ITALIANA NEL MONDO e non solo - AMERICANO NATO A FIRENZE E VISSUTO FRA L'ITALIA, LA FRANCIA ED IL MONDO JOHN SINGER SARGENT DIVENNE RITRATTISTA DI GRANDE SUCCESSO. UNA MOSTRA AL MET NE OMAGGIA LE OPERE
(2025-07-17)
Un filmato prezioso per conoscere l'arte dell'artista JOHN SINGER SARGENT, nato a Firenze da genitori americani e vissuto per una parte considerevole della sua vita fra l'Italia, dove avvenne la sua prima acculturazione artistica e Parigi dove l'approfondi' conquistando la società francese e cosmopolita, fu egli stesso un cittadino del mondo acquisendo conoscenza e fama. Stephanie Herdrich, Alice Pratt Brown curatrice di pittura e disegno americano, Caroline Corbeau-Parsons, curatrice di disegni e dipinti, Musée D'Orsay, Parigi, e Paul Perrin, direttore della conservazione e delle collezioni, Musée D'Orsay, Parigi, ne offrono attraverso i ritratti del periodo francese un prezioso spaccato del periodo francese, illustrando la mostra attualmente allestita al MET - Metropolitan Museum of Art di New York.
Sargent and Paris esplora la prima carriera del pittore americano John Singer Sargent (1856-1925), dal suo arrivo a Parigi nel 1874 come precoce studente d'arte di 18 anni fino alla metà degli anni 1880, quando il ritratto Madame X fu un successo scandaloso al Salone di Parigi. Nel corso di un decennio straordinario, Sargent ha ottenuto il riconoscimento creando ritratti e dipinti di figure coraggiosamente ambiziosi che hanno spinto i confini della convenzionalismo.
Immerso in una cerchia cosmopolita di artisti, scrittori e mecenati, Sargent è stato in grado di percorrere un percorso di successo attraverso il sistema espositivo francese ottenendo consensi e premi. Oltre lo studio di ritratti, ha viaggiato in cerca di ispirazione per la sua arte, trovando soggetti in Italia, Paesi Bassi, Spagna e Nord Africa. La mostra raccoglie le diverse opere di Sargent di questo periodo per illuminare il suo percorso di artista, indelebilmente plasmato dalle esperienze nella capitale francese. Le opere offrono una visione avvincente del mondo dell'arte parigina della fine del XIX secolo.
L'iconica Madame X, punto culminante della collezione del The Met, che l'artista conservò fino all'ultimo per se', offre uno sguardo approfondito di questo accattivante ritratto e dei numerosi schizzi preparatori, e viene esposta insieme a ritratti selezionati di contemporanei di Sargent.
Dopo aver avviato i propri studi a Roma, Sargent li proseguì all'Accademia di Belle Arti di Firenze, per poi perfezionarsi sotto la guida di Carolus-Duran, artista che al suo tempo godeva di grande popolarità per la sua maniera audace e per i suoi innovativi metodi didattici, i quali esercitarono un'influenza fondamentale sullo stile di Sargent. Grazie agli insegnamenti di Carolus-Duran, Sargent approdò a uno stile facile e calmo, derivato anche dallo studio del pittore spagnolo Diego Velázquez.
L'artista fu accolto dalla prestigiosa École des Beaux-Arts di Parigi, dove frequentò con particolare dedizione i corsi di disegno, anatomia e prospettiva, vincendo persino un riconoscimento. Al di là dell'Accademia, tuttavia, il giovane John fu anche un appassionato autodidatta, e trascorse molto tempo a visitare gallerie d'arte e a dipingere in uno studio che condivideva con James Carroll Beckwith, artista con il quale intrecciò un'amicizia destinata a perdurare nel tempo. Egli poté godere dell'amicizia dei più illustri pittori del tempo, come Degas, Monet e James Abbott McNeill Whistler.
L'entusiasmo iniziale del Sargent era orientato prevalentemente alla pittura di paesaggio, come testimoniano i suoi primi dipinti, popolati da cieli sconfinati, scorci marini e boschi frondosi. Fu solo con l'apporto di Carolus-Duran che egli approdò alla ritrattistica, genere tradizionalmente considerato più prestigioso, ma al contempo molto arduo. Dipingere ritratti, d'altro canto, era il modo migliore per dare un impulso decisivo alla propria carriera artistica e agevolava certamente le commissioni e le esposizioni al Salon, garantendo al contempo un facile guadagno.
Molto importante per l'evoluzione stilistica del Sargent fu il viaggio che effettuò nell'estate del 1878 a Napoli e sull'isola di Capri. Giunto in queste terre in cerca di ispirazione e di soggetti esotici affini al gusto del mercato, qui il pittore si accostò all'opera di Mariano Fortuny («Che genio!», avrebbe esclamato dinanzi ai suoi dipinti); fu proprio grazie alle suggestioni del cosiddetto «fortunysmo» che iniziò a sperimentare audaci soluzioni cromatiche e luministiche. Sempre a Capri subì il fascino della pittura di Antonio Mancini e Francesco Paolo Michetti; con Mancini, in particolare, instaurò un fertile rapporto di amicizia che sfociò in un intenso scambio artistico. Delle opere eseguite durante il soggiorno partenopeo si ricordano Testa di una ragazza di Capri, Bambini napoletani al mare e Ragazze di Capri su un tetto, con la modella Rosina Ferrara che balla la tarantella al suono di un tamburello agitato da un'altra ragazza caprese. A Capri strinse amicizia col pittore inglese Frank Hyde.
Il 1879 fu un anno assai fecondo e denso di avvenimenti. Sargent, che aveva già esordito nel 1877 al Salone d'inverno con un ritratto di Miss Watts, nel 1879 eseguì diversi dipinti che riscossero molti consensi, come Tra gli ulivi, Capri, il ritratto dì Carolus-Duran e il ritratto di Robert de Civrieux, e soggiornò per lungo tempo in Spagna e Marocco. Un viaggio nei Paesi Bassi nel 1880 gli consentì di accostarsi alle pitture di Frans Hals, delle quali subì irrimediabilmente il fascino; sono di questi anni anche I bambini di E. D. Boit e il ritratto di madame Gautreau, il quale - nonostante la virulenza di alcune critiche - rimase sempre una delle opere preferite dall'artista («Credo che si tratti dell'opera migliore che abbia mai eseguito»). Fu tuttavia con il ritratto della signora Henry White, eseguito nel 1885, che Sargent decise di sottrarsi all'ambiente maligno e febbrile di Parigi, trasferendosi nel 1886 a Londra, città che reputò prodiga di migliori opportunità.
In Inghilterra Sargent visse in seno alla colonia di artisti americani residente a Broadway, un villaggio del Worcestershire presso il fiume Avon. Ciononostante, l'artista non si acclimatò facilmente all'ambiente inglese e faticò a subire l'influenza dei Preraffaelliti; ciò, tuttavia, non gli impedì di eseguire dipinti notevoli, come il ritratto Le signorine Vickers, il ritratto di Robert Louis Stevenson e, soprattutto, Garofano, giglio, giglio, rosa, opera che fece parlare molto i salotti inglesi. Intanto, quando il soggiorno inglese iniziò a farsi più gradevole, Sargent maturò il proposito di recarsi in America. Chiamato sul Nuovo Continente per dipingere il ritratto della signora Marquand, nell'inverno 1887-1888 Sargent soggiornò a Boston e fu proprio presso questa città che tenne la sua prima mostra personale,
Raffinato interprete dell'opulenza dell'era edoardiana, Sargent è stato uno dei massimi ritrattisti dell'Otto-cento, di quel milieu raffinato e mondano che rispecchiava la sua sensibilità cosmopolita.
Ma lasciamo ai curatori della mostra di illustrare il periodo parigino, peculiare oggetto della mostra al MET APERTA FINO AL 3 AGOSTO..
Coordinatore di produzione: Lela Jenkins, Regista/Intervistatore/Story Editor: Jonathan Sanden, Telecamera: Noah Therrien, Thomas Lange, Editore: Hannah Kaylor. Musica: per gentile concessione di Jamendo (17/07/2025-ITL/ITNET)
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