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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - VII EDIZ. SMACH - IL TERZO PARADISO DI MICHELANGELO PISTOLETTO ALLA BIENNALE D'ARTE PUBBLICA DELLE DOLOMITI IN VAL BADIA
(2025-07-14)
La VII edizione di SMACH , la Biennale di Arte Pubblica delle Dolomiti, è aperta dal 12 luglio al 14 settembre 2025. Le opere vincitrici, allestite durante le residenze tra il 1° e l'8 giugno scorsi, compongono un percorso ad anello nel paesaggio incontaminato della Val Badia. In aggiunta, quest'anno è stata inaugurata anche l'opera “Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto a Colfosco (BZ) .
Le opere, il paesaggio, il tema di SMACH 2025 Settima edizione, della Biennale Internazionale di Arte Pubblica SMACH è stata tra le prime e più significative iniziative a portare il pubblico dell'arte ad interagire con il paesaggio naturale nel pieno rispetto dell'ambiente e viceversa.
In Val Badia , nel contesto paesaggistico e culturale delle Dolomiti - patrimonio Unesco dal 2009 - le installazioni di SMACH compongono un originale allestimento di opere site specific all'aria aperta, in un contesto alpino di alta quota, percorribile in brevi trekking giornalieri o in escursioni di più giorni. Per ogni edizione SMACH invita artisti ed artiste a cimentarsi su di un tema di riflessione ritenuto stimolante o urgente, anche rispetto alle attinenze dell'attualità, per promuovere un dialogo tra la cultura contemporanea e la tradizione millenaria del patrimonio materiale e immateriale delle Dolomiti Unesco e in generale delle aree montane.
La tematica di SMACH, sottoposta al vaglio dei creativi e delle creative, nel 2025 è stata un oggetto: la “cu” (dal ladino, cote in italiano), la pietra che si usa per affilare la falce, diffusa in ogni angolo del pianeta da millenni. Attraverso la “cu” si fa riferimento a quei processi materiali, ma anche mentali, di evoluzione tecnica e di immaginazione . La cu, quindi, veicola molteplici tematiche e stimola numerose riflessioni: l'evoluzione umana e quella tecnica; la trasmissione, o la perdita, dell'eredità culturale; il presente, il passato e il futuro.
Le opere sono state selezionate, tra le circa 300 pervenute da ben 47 nazioni del mondo, da una giuria artistica composta da Zasha Colah, Jasmine Deporta, Emanuele Masi, Peter Senoner, Stefan Sagmeister e da una tecnica a cura di Isidoro Clara, Loris Clara, Walther Ferdigg, Gottlieb Moling, Astrid Wiedenhofer. Oltre ai dieci artisti vincitori, quest'anno ne è stato selezionato un undicesimo, il progetto satellite della Biennale realizzato grazie alla collaborazione con Kronplatz-Plan de Corones e Lumen Museum.
I siti della Biennale SMACH si trovano in Val Badia, tra i 1.316 ei 2.465 mt. di altitudine, sparsi in un territorio di circa 120 chilometri quadrati e compresi tra pachi naturali protetti e località alpine di altissimo pregio. Le opere sono raggiungibili con percorsi di cammino che variano dai pochi minuti alle 2 ore di trekking . Il tragitto totale è di oltre 60 km, per una durata complessiva, approssimativa, di 20 ore di cammino. Il visitatore può scegliere autonomamente le tappe escursionistiche, selezionandole in base alla propria preparazione alla camminata in montagna ; oppure può aderire al tour organizzato dall'agenzia Holimites di 4 giorni, con 3 pernottamenti inclusi, info e prenotazioni: www.smach.it/trekking . A San Martino è sempre aperta anche SMACH Val dl'Ert (Valle dell'Arte, in ladino), il Parco Pubblico dove sono installate le opere della collezione permanente, acquisite dalle precedenti edizioni di SMACH.
Venerdì 11 luglio 2025 allo SMACH Cultural Hub è stata inaugurata l'opera “Terzo Paradiso” di Michelan-gelo Pistoletto . Il progetto a cura di Sandro Orlandi Stagl e Phil Mer è stato organizzato e realizzato grazie al Cultural Hub dell'associazione culturale SMACH con il sostegno della Fondazione Pistoletto – Cittadellarte e di Paolo Mozzo di ARTantide Gallery. Indispensabile per la realizzazione dell'opera sono stati gli stati: gli Impianti Colfosco come partner tecnico; lo sponsor Stiftung Südtiroler Sparkasse - Fondazione Cassa di Risparmio; i volontari di SMACH, associazione culturale sostenuta in questa attività, vengono in tutte quelle degli anni precedenti, dagli enti Provincia Autonoma di Bolzano e dalla Regione Autonoma Trentino-Alto Adige.
Dopo le installazioni, tra le altre, al Louvre di Parigi, alle Nazioni Unite di New York, ai Fori Imperiali di Roma, al Castello di Rivoli di Torino e al sito archeologico di Karkemish in Turchia, “Il Terzo Paradiso” arriva a Colfosco (BZ) in un'area di 52x24 metri. L'installazione permanente , realizzata con il legno degli abeti abbattuti dalla tempesta Vaia, trova dimora in un prato messo a disposizione dalla famiglia Mersa, nella località Plans - ai piedi del Passo Gardena e in prossimità del massiccio del Sella. Il “Terzo Paradiso” si integra armonicamente nel paesaggio dolomitico , risultando visibile anche dalla rete sciistica invernale della Val Badia. L'installazione è raggiungibile tramite un percorso pedonale e ciclabile ed è visibile dall'alto da chi attraversa il Passo, dagli scalatori della Ferrata Tridentina e dai frequentatori della seggiovia Piani Frara.
Terzo Paradiso significa il passaggio a uno stadio inedito della civiltà planetaria, indispensabile per assicurare al genere umano la propria sopravvivenza. A tale fine occorre innanzi tutto ri-formare i principi ei comportamenti etici che guidano la vita comune. “Il Terzo Paradiso” è il grande mito che porta ognuno ad assumere una personale responsabilità nella visione globale . Il simbolo del “Terzo Paradiso”, riconfigurazione del segno matematico dell'infinito, è composto da tre cerchi consecutivi. I due cerchi esterni rappresentano tutte le diversità e le antinomie, tra cui natura e artificio. Quello centrale è la compenetrazione fra i cerchi opposti e rappresenta il grembo generativo della nuova umanità.
Schede delle opere Questi i progetti vincitori e le rispettive località: “.arexport” - località Medaglias, di Carmine Auricchio, Jonathan Coen, Moritz Knopp (Italia/Germania) Missione CU X - località La Lunch, Luca Rossi (Italia) Entanglement - località Fanes, di Alex Xiaotan Yang, Wentao Guo (Cina) iCÙ - località Pares, di Matteo Simondi con Associazione Prometheus e Officina Fabre (Italia) Langsam Slow - località Pra de Putia, di Theresa Hattinger (Austria) Modulo Moprh - località Monte Muro, di Elias Jocher (Italia) Età della pietra - località Sant Antone, di Hama Lohrmann (Germania) Sway - località Armentara, di Lola Giuffré (Australia) Tracce di Terra - località La Crusc, di ELSE (Fei Xu Zimo Zhang) (Cina/Francia) Ad ogni passo - località Tamersc, di Hans De Backer aka Drukdoenerij (Belgio) Progetto Satellite: Hortus Pictus - località Plan de Corones, di Riccardo Buonafede (Italia)
I progetti sono consultabili sul sito www.SMACH.it ---------------------------------------------- SMACH è la Biennale open air delle Dolomiti volta alla sperimentazione, alla promozione e al dialogo culturale . SMACH promuove, tramite l'arte contemporanea, l'interesse e la valorizzazione culturale e d'avanguardia dell'area dolomitica. Attraverso il dialogo tra arte e natura, gli artisti e le artiste stimolano la coscienza approfondita e continua degli aspetti storici, culturali, tradizionali e naturalistici dell'area. Le opere di SMACH per ogni edizione non vengono selezionate tenendo conto dei curricula dei partecipanti. Esse sono scelte esclusivamente in base a quanto i progetti rispondono alle tematiche proposte ea quanto questi sanno relazionarsi con la visione e gli obiettivi di SMACH .
La finalità di SMACH è la veicolazione di un dialogo libero e personale degli artisti e delle artiste sia con l'ambiente naturale che con quello storico-culturale dei siti paesaggistici dove la manifestazione ha luogo. Questo ha fatto sì che, nel corso degli anni, la Biennale SMACH sia diventata il terreno di sperimentazione di creativi e creativi di ogni età e provenienza , siano essi artisti o artiste, designer, architetti/e, musicisti/e, ricercatori e ricercatrici. Nessun punteggio è assegnato al curriculum, esso, infatti, non è richiesto in sede di partecipazione al bando.
---------------------------------------------------- SMACH. Constellation of art, culture & History in the Dolomites è la biennale internazionale di arte pubblica ideata nel 2012 da Michael Moling e coadiuvata dal consiglio direttivo e comitato scientifico . Per ogni edizione vengono selezionate, da una giuria di professionisti di settore, 10 opere tramite un concorso internazionale . La mostra open air di arte contemporanea si svolge in Val Badia, nel contesto paesaggistico e culturale delle Dolomiti, patrimonio Unesco dal 2009. Dal 2018 SMACH è anche un'omonima associazione culturale che, in sinergia con attori locali ed istituzionali, lavora per la promozione dell'arte, del territorio e della cultura, in chiave di turismo culturale, ed attiva un canale di incontro tra amanti dell'arte, appassionati di natura, turisti e professionisti di settore. SMACH. Val dl'Ert ( www.smach.it/art-park ) è la collezione permanente della SMACH biennale , composta attualmente da 27 opere acquisite dalle passate edizioni che si arricchisce, per ogni edizione della biennale, di nuove opere selezionate dai progetti vincitori. Il parco, di 25 ettari, è situato in una valle incontaminata nella località di San Martino in Badia, in provincia di Bolzano. Il suo accesso è a 150 m dal Museum Ladin e crea con esso un interessante polo di attrazione turistico-culturale per tutta la Val Badia. SMACH. Cultural Hub è il progetto dedicato al valore sociale del patrimonio culturale materiale e immateriale della Val Badia in linea con la Convenzione FARO del 2020 e promuove una vasta offerta di progetti finalizzati all'attivazione e allo scambio culturale . (14/07/2025-ITL/ITNET)
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