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IMPRESE ITALIANE NEL MONDO - EUROPA/AUTOVEICOLI - ECONOMIA CIRCOLARE: OK COMMISSIONE AMBIENTE E MERCATO INTERNO NUOVE REGOLE SETTORE AUTOMOBILISTICO PIU' SOSTENIBILE

(2025-07-07)

  Il Green Deal europeo,  la strategia di crescita dell'Europa, che - varata nel 2023 - mira a garantire entro il 2050 un'economia climaticamente neutra, pulita e circolare, in cui la gestione delle risorse è ottimizzata e l'inquinamento è ridotto al minimo. Il piano d'azione per l'economia circolare e la nuova strategia industriale per l'Europa tracciano una tabella di marcia per guidare l'industria europea verso la realiz- zazione degli obiettivi del Green Deal. Il piano d'azione contiene l'impegno a rivedere la normativa sui veicoli fuori uso al fine di "promuovere modelli commerciali più circolari collegando gli aspetti di progetta-zione al trattamento dei veicoli fuori uso, considerare la possibilità di adottare norme sul contenuto riciclato obbligatorio per alcuni materiali e migliorare l'efficienza del riciclaggio".

Il Consiglio europeo e il Parlamento europeo  hanno entrambi riconosciuto l'importanza dell'iniziativa. L'importanza del settore automobilistico per un approvvigionamento sostenibile delle materie prime critiche e per una maggiore autonomia strategica dell'UE è sottolineata anche nella comunicazione che accompagna la proposta di Normativa europea sulle materie prime critiche
.
La produzione di veicoli è uno dei settori a più forte intensità di risorse: al settore automobilistico europeo si deve il 19 % della domanda dell'industria siderurgica dell'UE (oltre 7 milioni di tonnellate/anno), il 10 % del consumo totale di plastica (6 milioni di tonnellate/anno), una percentuale significativa della domanda di alluminio (il 42 % per tutti i mezzi di trasporto, circa 2 milioni di tonnellate/anno), di rame (il 6 % per le parti di automobili), di gomma (il 65 % della produzione di articoli generici in gomma) e di vetro (1,5 milioni di tonnellate di vetro piano prodotto nell'UE).

Con la crescita della mobilità a zero emissioni e dell'elettronica integrata nei veicoli, crescerà la domanda di rame e di materie prime critiche, tra cui le terre rare, che il settore automobilistico utilizza copiosamente nei magneti permanenti dei motori elettrici. Il settore automobilistico utilizza anche materiali più avanzati e leggeri, come la plastica accoppiata, l'acciaio ad alto tenore di carbonio e le leghe di alluminio.

Alla luce di questi risultati, l'obiettivo è favorire la transizione del settore automobilistico verso l'economia circolare, in tutte le fasi della vita del veicolo, dalla progettazione al trattamento finale una volta fuori uso. La proposta si basa sulla valutazione della legislazione vigente, che consiste in due direttive: la direttiva 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso ("direttiva Veicoli fuori uso") 7 e la direttiva 2005/64/CE sull'omo- logazione dei veicoli a motore per quanto riguarda la loro riutilizzabilità, riciclabilità e recuperabilità ("direttiva Omologazione 3R") .

La direttiva Veicoli fuori uso, adottata nel 2000, è stata il primo quadro normativo armonizzato dell'UE concepito per garantire che i veicoli arrivati a fine vita e considerati rifiuti siano trattati in modo ecocom- patibile. Disciplina la raccolta e la depurazione dei veicoli fuori uso, limita l'uso di sostanze pericolose nei veicoli nuovi e pone obiettivi di riutilizzo e riciclaggio (85%) e di riutilizzo e recupero (95 %) basati sul peso medio dei veicoli fuori uso per veicolo e anno. Dalla sua adozione non è stata modificata in modo sostanziale.

Nel 2023, nell'UE sono stati prodotti 14,8 milioni di veicoli a motore, mentre 12,4 milioni di veicoli sono stati immatricolati. 285,6 milioni di veicoli a motore circolano sulle strade europee e ogni anno circa 6,5 milioni di veicoli raggiungono la fine della vita.

Le commissioni dell'ambiente e del mercato interno questa settimana hanno adottato le loro proposte per regolare il ciclo di vita dei veicoli, dalla progettazione al trattamento finale.
Il regolamento si applicherà un anno dopo l'entrata in vigore per le auto ed i furgoni (cinque anni dopo gli autobus, i veicoli commerciali pesanti, i rimorchi, le motociclette, i quad, i ciclomotori ed i minibus).

I veicoli per uso speciale e i veicoli di interesse storico potranno beneficiare di un'eccezione. I deputati vogliono anche esentare i veicoli progettati per essere utilizzati dalle forze armate, i servizi di protezione civile, antincendio e di assistenza medica di emergenza e i veicoli di particolare interesse culturale.

Le nuove regole richiederanno che i nuovi veicoli siano progettati in modo da consentire lo smontaggio del maggior numero possibile di parti e componenti da parte di impianti di trattamento autorizzati, in vista della loro sostituzione, riutilizzo, riciclaggio, rigenerazione o ricondizionamento, quando ciò è tecnicamente possibile. I deputati aggiungono che i produttori non devono ostacolare lo smontaggio e la sostituzione di parti e componenti con aggiornamenti software.

I deputati desiderano inoltre che la plastica utilizzata in ogni nuovo tipo di veicolo contenga almeno il 20% di plastica riciclata, entro sei anni dall'entrata in vigore del regolamento. Per garantire una prospettiva a lungo termine necessaria all'industria e sbloccare gli investimenti, vogliono che i produttori raggiungano un obiettivo di almeno il 25% di plastica riciclata entro 10 anni dall'entrata in vigore del testo, se è garantita una disponibilità sufficiente di plastica riciclata, a prezzi non eccessivi. La Commissione europea dovrebbe fissare degli obiettivi relativi alla quantità di acciaio e alluminio riciclati e delle loro leghe, a seguito di uno studio di fattibilità.

Migliorare la gestione dei veicoli a fine vita e l'applicazione delle regole

I costruttori avranno una responsabilità più ampia come produttori, compreso il costo della raccolta e del trattamento dei loro veicoli arrivati a fine vita. Requisiti specifici si applicheranno allo smontaggio o alla rimozione di parti e componenti, liquidi e componenti contenenti gas, refrigeranti o sostanze pericolose prima della macinazione. I deputati auspicano che le autorità nazionali effettuino ispezioni più regolari degli impianti coinvolti nella manipolazione e nel trattamento dei veicoli fuori uso e che mettano in atto piani di ispezione per identificare le attività illegali.

Rafforzamento delle regole di esportazione per i veicoli usati

I veicoli usati potranno essere esportati solo se non sono considerati veicoli fuori uso, indica il testo. I deputati propongono di chiarire i criteri che determinano quando un veicolo usato diventa un veicolo fuori uso, così come la documentazione necessaria per le autorità doganali.

I relatori Jens Gieseke (PPE, DE – ENVI) e Paulius Saudargas (PPE, LT – IMCO) hanno dichiarato: "Il voto di oggi in commissione è un successo: il compromesso del Parlamento, sostenuto da un'ampia maggio-ranza, promuove un'economia circolare nel settore automobilistico. Contribuisce a sviluppare la sicurezza delle risorse, protegge l'ambiente e garantisce la sostenibilità. Per evitare di sovraccaricare l'industria, ne abbiamo garantito la fattibilità grazie a obiettivi realistici, a meno formalità amministrative e a una concorrenza leale. Una base solida per il voto in plenaria, previsto per settembre."

La relazione, è stata adottata con 79 voti a favore, 27 contrari e 11 astensioni, dovrebbe essere adottata durante la sessione plenaria dall'8 all'11 settembre. (07/07/2025-ITL/ITNET)

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