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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - GRANDE MUSICA ALL'ARENA DI VERONA CHE INAUGURA LA STAGIONE CON UN NABUCCO "ATOMICO" IL 13 E 14 GIUGNO
(2025-06-03)
UN NABUCCO ‘ATOMICO’. Le prove sono in corso da parte di artisti e tecnici al lavoro già da molti mesi ed i riflettori stanno per accendersi su Nabucco, primo capolavoro verdiano e titolo da sempre amatissimo in Arena per la sua intrinseca e spettacolare coralità.
La nuova produzione del Nabucco è firmata dal visionario Stefano Poda, che cura regia, scene, costumi, luci e coreografie in un progetto che è già stato definito “atomico” e che, nella sua ricchezza e multimedialità, pone anche una grande sfida tecnica alle maestranze areniane e ai numerosi laboratori coinvolti, con inedite soluzioni per costumi ed effetti scenici. Grandi elementi simbolici e disegni di luci innovativi si combinano sulla scena, al servizio del dramma di Verdi che racconta un conflitto non solo fra popoli ma all’interno di ogni individuo, tra superbia, coscienza e speranza. Una idea di conflitto permanente che viene declinata in ogni momento della messa in scena, attraverso molteplici visioni belliche, da minacciose sciabolate post-moderne fino ad un missile atomico.
«Due polarità si attraggono e si respingono durante tutta l’azione scenica – spiega Stefano Poda – fino a un punto di massima repulsione e scissione, per poi arrivare alla sintesi del Finale in cui i due opposti si riconciliano. La metafora è quella dei legami fra le particelle atomiche: dalla loro unione si origina la materia, ma l’Uomo ha scoperto come separarle causando totale distruzione. Il progresso tecnologico rende tutto possibile e Nabucco non esita ad usare la sua superiorità materiale contro gli sconfitti, fino ad arrivare a conseguenze drammatiche: l’insegnamento di questo capolavoro è che la razionalità, per essere ben diretta, non può prescindere dalla spiritualità».
In scena la contrapposizione tra ragione e fede, tra tecnologia e filosofia. Due valori apparentemente distinti, due dimensioni rappresentate da altrettante semisfere, imponenti installazioni tecnologiche che ruotano per ricongiungersi nel finale. Come l’uomo che prima separa e divide, e poi ricostruisce, riunisce sperando di ritrovare l’armonia. Ad incombere, una grande clessidra, simbolo di ‘Vanitas’, pronta a rompersi e a liberare la vita dallo scorrere del tempo, dalla mortalità. E un’esplosione ‘atomica’ che, a 80 anni da Hiroshima e Nagasaki, è allo stesso tempo un monito e una riflessione sull’istinto autodistruttivo dell’uomo. Ma che ricorda anche quella esplosione generativa che diede vita all’Umanità, il Big Bang. Un connubio tra arti e discipline. Tra cui la scherma, sorprendente protagonista delle coreografie firmate da Poda e alla quale si stanno allenando più di 200 artisti.
Nabucco, nella doppia inaugurazione, è interpretato da Amartuvshin Enkhbat, grande baritono verdiano di oggi, con due diversi cast composti rispettivamente da Anna Pirozzi, Roberto Tagliavini, Francesco Meli, Vasilisa Berzhanskaya e Maria José Siri, Alexander Vinogradov, Galeano Salas, Francesca Di Sauro, alternati anche nelle recite successive. Alla guida di Orchestra e Coro di Fondazione Arena, a venticinque anni dal suo debutto, torna il Maestro Pinchas Steinberg.
Per tutte le rappresentazioni, salgono quest'anno sul palcoscenico areniano i più grandi interpreti di oggi: Anna Netrebko interpreta per la prima volta in Italia la parte di Abigaille, villain dell’opera, per tre sere (17, 24, 31/7), con Olga Maslova (dal 9 agosto) accanto alla Fenena di Aigul Akhmetshina. Baritoni titolari saranno Luca Salsi, Youngjun Park e Igor Golovatenko, mentre nei panni di Zaccaria si avvicendano anche Christian Van Horn e Simon Lim.
Con Nabucco, sono cinque i titoli operistici del 102° stagione del' Arena di Verona Opera Festival 2025: nel segno di Verdi anche Aida, La Traviata e Rigoletto, e il grande anniversario di Carmen di Bizet. Ogni sera in Anfiteatro le più grandi stelle internazionali dell’opera rendono unica ogni serata. Più di 100 le presenze da tutto il mondo per canto, direzione, danza, con graditi ritorni fra i più richiesti interpreti di oggi e i migliori giovani emergenti. (03/06/2025-ITL/ITNET)
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