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IMPRESE ITALIANE NEL MONDO - ASSEMBLEA CONFINDUSTRIA "RISCHIO DEINDUSTRIALIZZAZIONE" ..."RADICALE MUTAMENTO POLITICHE UE E NAZIONALI. A RISCHIO POSTI LAVORO E SISTEMA WELFARE. LE PROPOSTE DI CONFINDUSTRIA.
(2025-05-27)
Decisamente molto atteso l'intervento del Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini all'Assemblea Nazionale di Confindustria, che ha registrato buona parte del Governo italiano in sala ma anche esponenti dell'opposizione. Per tutti "quell'amara verità" che i dati del Centro studi di Confindustria ha a più riprese ribadito "oggi sia l’Europa che il nostro Paese affrontano un rischio concreto di deindustrializzazione, aggravato dalla guerra dei dazi" ed - ha aggiunto Orsini - "alimentato da un pregiudizio anti-industriale".
Per Orsini "alle politiche europee serve un radicale mutamento di impostazione: le scelte degli ultimi anni stanno presentando un conto pesantissimo circa l'indebolimento della competitività industriale, mettendo a rischio centinaia di migliaia di posti di lavoro e, di conseguenza, l’intero sistema di welfare e di coesione sociale: cuore del modello europeo dal secondo dopoguerra" Ed allora, "Bisogna intervenire subito". Se questo non accade, "avremo dato ragione a chi non vuole un’Europa né più unita, né più forte" l'invito rivolto alla presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, presente in sala.
Di qui a livello europeo la richiesta di: - un "Piano industriale straordinario di investimenti per rilanciare l’economia europea e nazionale, basato su due leve: - investimenti per sostenere la capacità innovativa dell’industria, con il contributo delle risorse pubbliche e private, attraverso una sorta di “New Generation EU per l’industria” e un mercato dei capitali realmente unico e integrato. - Regole per rimettere al centro competitività, abbattimento oneri burocratici e sostenibilità tra gli ambito economico, sociale e ambientale.
Quanto all'Italia, dal Presidente di Confindustria è arrivato l'invito ad "un cambio di marcia" sul temi della competitività dell’industria frenata da troppi ostacoli. Orsini, tra l'altro, ha inviato un messaggio molto chiaro: i successi delle imprese dipendono dalla realtà imprenditoriale che ha le carte in regola per farcela, non è l'effetto di grandi strategie di sviluppo che non ci sono state. Da cui l'invito " bisogna lavorare tutti insieme – industria e servizi, istituzioni e partiti, di maggioranza e di opposizione, forze sociali e sindacati – per dar vita ad un vero Piano industriale straordinario per l’Italia".
Che deve registrare il potenziamento dell'Industria 5.0, per le imprese "indispensabile" e, poi, puntare sui contratti sviluppo, strumenti in cui le imprese hanno già maturato esperienza e ottenuto risultati concreti", ha chiesto il presidente di Confindustria dall’assemblea annuale degli industriali. «Però - ha aggiunto -, anche qui, servono procedure più semplici, regole certe e tempi più rapidi."
Altra esigenza urgente per le imprese: il costo energia che grava pesantemente per i sovraccosti energetici. Oltre che per le famiglie e per l’Italia intera». Da cui l'appello al Governo ed alle opposizioni: lavoriamo insieme per il disaccoppiamento in bolletta tra prezzo del gas e prezzo delle rinnovabili”. Ma ha anche invitato ad "accelerare il ritorno al nucleare".
Infine, rivolto ai rappresentanti dei sindacati ed alla politica e sindacati ha chiesto: un "nuovo patto" "Abbiamo dimostrato di avere la capacità di superare momenti difficili affrontandoli tutti insieme. Guardando all’interesse comune.... Adesso è giunto il tempo della responsabilità, del coraggio, della determinazione". (27/05/2025-ITL/ITNET)
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