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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - GIORNATE DANTESCHE - A FOLIGNO A VENTI ANNI DAL PROGETTO DI ARTE CONTEMPORANEA ISPIRATO ALLE CANTICHE DIVINA COMMEDIA. I° APRILE VERNISSAGE OPERE ARTISTA U.BARTOLINI
(2025-03-13)
Compie 20 anni, in questo 2025, l’ambizioso progetto di arte contemporanea ispirata alle cantiche della “Divina Commedia”, ideato dal critico d’arte Italo Tomassoni in collaborazione con il Comitato Dantesco della città di Foligno (PG), in Umbria.
Questo importante anniversario verrà celebrato a Foligno (Pg), martedì 1° aprile 2025, in occasione delle “Giornate Dantesche”, evento in programma da lunedì 31 marzo a domenica 6 aprile 2025, voluto per commemorare lo speciale rapporto storico dell’opera del sommo poeta Dante Aligheri con la città umbra, dove l’11 aprile 1472 vide la luce la prima edizione a stampa della Divina Commedia, realizzata presso la bottega Orfini-Numeister ad opera del prototipografo Johann Numeister, insieme con l’orafo Emilian o Orfini e il notaio trevano Evangelista Angelini.
Oltre ad offrire un ampio ventaglio di appuntamenti a tema letterario e storico-culturale con noti dantisti e illustri esponenti della scena culturale nazionale, a partire dal 2006 le “Giornate Dantesche” si intrec-ciano strettamente con l’arte contemporanea, commissionando a un artista contemporaneo di fama Inter-nazionale una serie di opere grafiche, ispirate alle cantiche della "Divina Commedia", con il proposito di riunirle in una speciale copia anastatica dell'editio princeps", la prima pubblicazione a stampa del poema dantesco. Protagonista dell’edizione 2025 del progetto, è l’artista Ubaldo Bartolini, considerato un pittore della cor-rente manierista o iper-manierista, chiamato a fornire, attraverso le tavole da lui realizzate, la propria interpretazione di Dante e della Divina Commedia.
L’opera di Bartolini verrà presentata al pubblico martedì 1° aprile a Palazzo Trinci, nella Sala Sisto IV, a cura di Italo Tomassoni, critico d’arte e direttore artistico, in occasione dell’incontro “Ubaldo Bartolini. Disegnare per la Divina Commedia”. “I paesaggi di Bartolini”, annota il critico d’arte Italo Tomassoni, “ci introducono a scene che sembrano appartenere ad atmosfere lontane dal tempo e dalla storia, capaci di sollecitare i meccanismi misteriosi che alimentano l’immaginario e il fantastico. Eppure quei paesaggi desolati, immersi in un silenzio meta-fisico, sospesi tra il Romanticismo e il sentimento del Sublime, allusivi alle profondità della coscienza, sono, paradossalmente, una variante eretica dell’Astrattismo e dell’Arte Concettuale, quindi straordinaria-mente contemporanei”. Le tavole di Ubaldo Bartolini interpretano, dunque, l’immaginario dantesco e la Divina Commedia in una maniera inedita, che è quella del manierismo o iper-manierismo, e con un linguaggio del tutto diverso da quello adoperato dai 19 artisti che, dal 2006, lo hanno preceduto, tra cui si annoverano esponenti della Transavanguardia, della Scuola di San Lorenzo e dell’Anacronismo: Omar Galliani, Ivan Theimer, Bruno Ceccobelli, Mimmo Paladino, Giuseppe Gallo, Enzo Cucchi, Piero Pizzi Cannella, Stefano Di Stasio, Marco Tirelli, Sandro Chia, Gianni Dessì, Nunzio Di Stefano, Emilio Isgrò, Giuseppe Stampone, Roberto Barni, Marinella Senatore, Luigi Serafini, Filippo de Sambuy, Ugo La Pietra.
Le tavole e le opere grafiche, realizzate dai venti artisti chiamati negli anni ad interpretare, ognuno secondo la propria sensibilità, l’immaginario dantesco, sollecitando le divagazioni estetiche e le diverse riflessioni poetiche degli autori, vanno a formare un'ampia collezione di arte contemporanea che si accresce di anno in anno ed è conservata presso la Biblioteca della città di foligno (Pg), non a caso intitolata a Dante Alighieri. (13/03/2025-ITL/ITNET)
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