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CULTURA ITALIANA NEL MONDO...E NON SOLO - FRANCIA - AL LOUVRE E' DI SCENA LA FIGURA DEL "FOLLE" NELL'ARTE TRA IL XIII° ED IL XVI° SECOLO. DAL MATTO MISCREDENTE AL SOVVERSIVO, DAL PAZZO D'AMORE AL BUFFONE DI CORTE

(2024-10-01)

  Studiata dalla storia sociale e culturale, l'affascinante figura del folle, il 'matto' che faceva parte della cultura visiva degli uomini del Medioevo, lo è stata raramente dal punto di vista della storia dell'arte: eppure tra il XIII e la metà del XVI secolo, la nozione di follia ha ispirato e stimolato la creazione artistica, sia nel campo della letteratura che in quello delle arti visive.

Il Museo del LOUVRE a Parigi ne tratteggia l'interpretazione del folle in una mostra allestita dal 16 OTTOBRE 2024 al 3 FEBBRAIO 2025.

Una mostra ambiziosa e stimolante che intende affrontare la figura tipicamente medievale del folle attraverso le sue rappresentazioni. Riunirà all'interno di un percorso cronologico e tematico più di 300 opere: sculture, oggetti d'arte (avorio, cofanetti, piccoli bronzi), medaglie, miniature, disegni, incisioni, dipinti su pannelli, arazzi.

Per il grande pubblico, l'arte medievale è essenzialmente religiosa. Eppure, è il Medioevo che ha dato corpo alla figura sovversiva del pazzo. Se prende le sue radici nel pensiero religioso, è fiorita nel mondo profano per diventare alla fine del periodo un elemento essenziale della vita sociale urbana.

Per l'uomo medievale, la definizione di pazzo è data dalle Scritture, in particolare il primo verso del salmo 52: "Deci insipiens... » (L'insensato ha detto nel suo cuore: «Non c'è Dio! ") La follia è soprattutto mancanza di conoscenza e mancanza di amore per Dio. Al contrario, esistono anche dei "pazzi di Dio", come San Francesco. Nel XIII secolo, la nozione è quindi inestricabilmente legata all'amore e alla sua misura o smisura, prima nel campo spirituale, poi nel campo terrestre.

Il tema della follia dell'amore infesta i romanzi cavallereschi (quello di Yvain, di Perceval, di Lancelot o di Tristan) e le loro numerose rappresentazioni, in particolare nelle miniature e negli avori. Presto, il personaggio del pazzo si intromette tra l'amante e la sua signora: è colui che denuncia i valori cortesi e pone l'accento sul carattere lussurioso, persino osceno, dell'amore umano.

Di mistico o di simbolico quale era, il pazzo si "politicizza" e si "socializza": nel XIV secolo, il pazzo di corte diventa l'antitesi istituzionalizzata della saggezza reale e la sua parola ironica o critica è accettata. Si mette in atto una nuova iconografia e si riconosce il pazzo per i suoi attributi: marotte, abito a righe o a metà, cappuccio, campanelli.

Il XV secolo è quello della formidabile espansione della figura del pazzo, legata alle feste carnevalesche e al folklore. Associato alla critica sociale, il pazzo serve da veicolo alle idee più sovversive. Svolge anche un ruolo nei tormenti della Riforma: in questo contesto, il pazzo è l'altro (cattolico o protestante). A cavallo tra il Medioevo e il Rinascimento, la sua figura è diventata onnipresente, come dimostra l'arte di Bosch e poi quella di Bruegel.

In epoca moderna, la figura del pazzo istituzionale sembra progressivamente svanire, sostituito nelle corti d'Europa dal buffone o dal nano. Dalla metà del secolo dei Lumi, la follia si vendicò per apparire in altre forme, meno controllate. La mostra si concluderà con un'evocazione dello sguardo del XIX secolo sul Medioevo attraverso il prisma del tema della follia, ma con l'illuminazione tragica, persino crudele, che le hanno conferito le rivoluzioni politiche e artistiche.

A cura di : Elisabeth Antoine-König, conservatrice generale del dipartimento degli Oggetti d'Arte e Pierre-Yves Le Pogam, conservatrice generale del dipartimento delle Sculture, Museo del Louvre.

Segnaliamo fra le iniziative collegate alla mostra il concerto de "Il giardino armonico" diretto dal M° Giovanni Antonini, la cui formazione presenterà musiche di  Josquin Desprez, Alexander Agricola, John Dunstable, Giovanni Gabrieli, Samuel Scheidt...il 20 ottobre.

Visita guidata della mostra: Figure del pazzo. Dal Medioevo ai Romantici:
Lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica
Nella sala Napoleone rinnovata, la mostra "Figure del pazzo. Dal Medioevo ai Romantici » vi propone di esplorare la molteplicità delle figure di pazzi nel corso della storia, dal Medioevo al Rinascimento, con una conclusione fino al XIX secolo. In compagnia di un docente, immergetevi in un mondo al contrario per incontrare più di 300 capolavori.
A partire dal 21 ottobre, tutti i giorni alle 10:00 e alle 15:30.  Eccezioni l'11, 18 e 25 gennaio alle ore 10.(01/10/2024-ITL/ITNET)

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