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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - EUROPA/MEDITERRANEO - DEDICATA ALL'ARCHITETTURA EUROMEDITERRAEA "SABIR" INSTALLAZIONE DI VELASCO VITALI A BORGO VALSUGANA (TRENTINO)
(2024-09-02)
L’artista Velasco Vitali ha realizzato, per il parco d’arte di Borgo Valsugana in Trentino, nel trentottesimo anno dalla fonda-zione di Arte Sella, l'installazione "sabir". Il Sabìr era il linguaggio dei corsari, una lingua franca che i marinai parlavano tra loro nei porti del Mediterraneo, da Oriente a Occidente. L’artista lo ha scelto come titolo per la sua opera che, con la sua struttura semicircolare, cita quelle cupole che furono, e sono ancora oggi, una delle forme architettoniche più diffuse nell’area mediterranea, segno riconoscibile di molte capitali e porti d’Europa.
L’installazione, con un’altezza di 5 metri e un diametro di 20, emerge su una base di sale, sostanza minerale che accomuna il mare e la montagna. La cupola di Vitali si erge in un contesto di abeti e strati rocciosi: una forma che è un ponte culturale tra Oriente e Occidente, tra passato e modernità. Per Sabìr l'artista si è ispirato alle cupole mediterranee che, dal XV secolo, sono impreziosite da tegole in maiolica colorata: i loro cromatismi vengono ripresi dipingendo le scandole di larice, tipiche dei rivestimenti delle costruzioni alpine, con i luminescenti colori della ceramica mediterranea, dai toni del blu del mare ai rosati della luce dell’alba, provando a ricordare quell’impronta culturale che da Oriente ha intriso per secoli le coste dell’intera Europa. Velsco Vitali ha iniziato a lavorare all’installazione Sabìr nel Giorno della Memoria e dell’Accoglienza, il 3 ottobre 2023, a dieci anni esatti dal tragico naufragio del 2013; l’artista e i suoi collaboratori hanno scelto una parte della vasta “superficie di mare” dell’installazione per ricordare i 20 dispersi di quel giorno, rimasti senza volto, senza nome e senza identità: 20 scandole fatte del legno del barcone fra le 6000 della cupola. Tra le 6000 scandole dipinte che ricoprono Sabìr, l’artista ne ha inserite 20 di legname, anomale e neutre, ricavate da un barcone, rinvenuto nel 2013 sulle rive di Lampedusa. Un relitto abbandonato dal quale sono state ricavate, grazie a Fondazione Casa dello Spirito e i detenuti del carcere di Opera, le venti assicelle integrate nell’opera: un segno che rac-conta una memoria antica, un passato glorioso ma nello stesso tempo una contemporaneità triste e amara. (02/09/2024-ITL/ITNET)
--------------------------------------------------------------- BIOGRAFIA VELASCO VITALI
Nasce nel 1960 a Bellano sul Lago di Como. Figlio d'arte, il padre Giancarlo Vitali è pittore, inizia a dipingere sin da bambino, compiendo i suoi studi da autodidatta. Giovanni Testori lo invita, ventiquattrenne, a partecipare alla mostra Artisti e scrittori presso la Rotonda della Besana di Milano[1]. Sin dagli esordi, in anni che già vedono alcune importanti mostre personali, tra le quali: Velasco - Opere 1985-1986 a cura di Vittorio Sgarbi; Velasco a cura di Marco Vallora nel 1987, il percorso artistico di Velasco Vitali è caratterizzato da una pittura ispirata a una rappresentazione cruda, netta e allo stesso tempo visionaria e onirica di paesaggi naturali e urbani.
È degli anni 1987-1992 Paesaggio Cancellato, un'indagine sulla cancellazione e ricostruzione del tessuto paesaggistico valtellinese dopo l'alluvione del 1987. Pur rimanendo costante il suo lavoro sulla figura umana (specialmente con un ininterrotto lavoro sul ritratto), la sua pittura si evolve indagando il paesaggio: la scoperta del sud, in particolare della Sicilia, segna quindi una tappa importante nella sua riflessione sulle vedute-visioni dei porti mediterranei e va a fare da contrappunto agli sguardi più analitici dedicati alle metropoli occidentali. Sono gli anni di Isolitudine con Ferdinando Scianna (2000) e MIXtura con Franco Battiato (2003).
È anche grazie all'incontro con la Sicilia che Vitali scopre la scultura, in particolare i cani (dal 2003), realizzati con ferro, catrame, cemento, piombo e rete metallica: materiali caratteristici dell'abusivismo edilizio. Due anni prima della mostra Extramoenia, un progetto voluto dalla Regione Siciliana e allestito presso Palazzo Belmonte Riso (Palermo) e al Palazzo della Ragione (Milano) nel 2006, Electa pubblica una monografia sui suoi primi vent'anni di lavoro con un contributo critico-filosofico di Giulio Giorello. A partire da questi anni le esposizioni, personali e collettive, di Velasco Vitali, "l'anti-Cattelan" (come viene spesso definito), diventano sempre più site-specific: è il caso di Tana (2006), realizzato per il Teatro dell'Arte di Milano, e di Immagini, forma e natura delle Alpi (con Marco Gastini e Simon Starling, 2007) e LATO4(2008), entrambi a cura di Danilo Eccher.
A cura di Fernando Mazzocca e Francesco Poli è l'intervento artistico monumentale Sbarco (2010), diviso in capitoli narrativi (Sbarco; Attesa; Branco; Kitezh)) e allestito in piazza Duomo e nel complesso di Sant'Agostino a Pietrasanta e a Milano in Piazza Duca D'Aosta e Palazzo Reale: inizio di un percorso sulla precarietà e clandestinità che troverà un punto d'approdo due anni dopo con Foresta Rossa, intervento artistico realizzato da Velasco Vitali presso l'Isola Madre (sul Lago Maggiore): Il giardino botanico dell'Isola Madre viene trasformato in un paesaggio onirico, surreale ma allo stesso tempo fortemente legato alla realtà storica (lo spunto è la storia di Pryp"jat', città coinvolta nel disastro nucleare di ?ernobyl'). Foresta Rossa, attraverso pittura e scultura, con opere di grandi dimensioni come Playtime (una giostra rossa installata attorno allo storico cipresso del Kashmir di fronte a Palazzo Borromeo), rappresenta l'evoluzione diretta della riflessione sul paesaggio urbano e naturale iniziata con Paesaggio Cancellato: il soggetto principale diventano le città abbandonate, rovine moderne alla periferia del tempo su cui l'artista effettua una ricerca narrativa e visiva dal 2008 (già da allora tutte le sue sculture di cani portano come titolo il nome di una città fantasma). Il progetto continua nel 2013 con la grande mostra personale di disegno e pittura Foresta Rossa: 416 città fantasma nel mondo presso la Triennale di Milano. Nel 2013 su invito dell'Università degli Studi di Reggio Calabria, realizza Medi Terraneo, una monumentale installazione di bambù rossi che formano una grande barca in cima al castello Ruffo di Scilla. Il 14 aprile 2014 espone la scultura Traditio Symboli nel Duomo di Milano e partecipa alla IV Biennale Gherdeina di scultura a Ortisei, in Val Gardena. Nel febbraio 2015 è invitato alla Berlinale come produttore e protagonista del documentario Il Gesto Delle Mani con la regia di Francesco Clerici che lo ritrae durante l'esecuzione di una scultura in bronzo presso la storica Fonderia Artistica Battaglia di Milano: il film vince il premio della critica internazionale FIPRESCI ed è il documentario-lungometraggio italiano che gira il maggior numero di festival nel 2015 (tra i quali anche il London Film Festival, Viennale, Sarajevo Film Festival, New Horizons Film Festival). Nel giugno dello stesso anno la galleria Emilio Mazzoli di Modena ospita la sua mostra personale Fuga, a cura di Mark Gisbourne e Giacinto di Pietrantonio.
Come illustratore ha pubblicato con i testi di Michele Mari Milano Fantasma (2008) e nel 2011 Apriti Cielo (Skira), volume che raccoglie disegni e acquerelli sul tema del sacro tra cui figurano alcuni dei disegni già realizzati da Vitali per la pagina culturale del Corriere della Sera con cui collabora dal 2007. Ha realizzato illustrazioni e copertine per diverse case editrici e scrittori, tra i quali: Gianni Clerici, Piero Colaprico, Andrea Vitali, Sergio Claudio Perroni, Massimiliano Virgilio, Gesualdo Bufalino, Edward Bellamy, Paul Vangelisti.
Vitali ha partecipato anche a importanti esposizioni collettive, tra le quali la Quadriennale di Roma (1999) e la Biennale di Venezia (2011).
Sue opere fanno parte di collezioni private e pubbliche tra cui: Vittoriale degli Italiani, Collezione Farnesina del Ministero degli Affari Esteri, Collezione MACRO - Museo d'Arte Contemporanea di Roma. (Biografia: Wikipedia-)
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