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IMPRESE ITALIANE IN EUROPA - DALLA COMMISSIONE UE PERCORSO FACILITATO PER GLI AIUTI A PMI

(2008-07-07)

  Gli aiuti di Stato, soprattutto quelli a favore delle piccole e medie imprese (PMI), potranno essere concessi dagli Stati membri senza previa notifica alla Commissione Ue grazie al  regolamento generale di esenzione per categoria, che entrer? in vigore nelle prossime settimane, per l'approvazione automatica di una serie di aiuti a tutela dell'ambiente, per la ricerca e l'innovazione, per lo sviluppo regionale, per la formazione, per l'occupazione e il capitale e rischio, per la promozione dell'imprenditorialit? e altre forme di sostegno per le imprese innovative.

  I principi che guidano l'ampia riforma delle norme e procedure sugli aiuti di Stato che sar? attuata nei prossimi cinque anni, sono stati delineati nel piano di azione nel settore degli aiuti di Stato, che la Commissione europea ha appena adottato. La Commissione intende in particolare utilizzare le norme del trattato in materia di aiuti di Stato per incoraggiare gli Stati membri a contribuire alla strategia di Lisbona concentrando gli aiuti sul miglioramento della competitivit? dell'industria europea e sulla creazione di posti di lavoro duraturi (pi? aiuti alla R&S, all'innovazione e al capitale di rischio per le piccole imprese), sulla coesione sociale e regionale e sul miglioramento dei servizi pubblici.

  La Commissione persegue inoltre l'obiettivo di razionalizzare e semplificare le procedure, per avere norme pi? chiare e ridurre il numero degli aiuti che devono essere notificati, e di accelerare le decisioni. Le parti interessate sono invitate a trasmettere le loro osservazioni sul piano di azione entro il 15 settembre. Successivamente a tale data saranno presentate proposte di riforma dettagliate.

  Il Commissario responsabile della Concorrenza, la signora Neelie Kroes, ha dichiarato: ?Le misure di riforma degli aiuti di Stato delineate nel piano di azione sono volte ad assicurare che gli Stati membri dispongano di un quadro chiaro, esauriente e prevedibile, in modo tale da poter concedere aiuti di Stato che contribuiscano alla coesione, alla competitivit? e alla prestazione di servizi pubblici di alta qualit?. Tuttavia, prima di avanzare proposte concrete di riforma, intendo esaminare i risultati dell'ampia consultazione ? che coinvolger? le imprese, gli Stati membri ed il Parlamento europeo ? che ci accingiamo a lanciare sulla base di tale piano di azione.?

  Il piano di azione nel settore degli aiuti di Stato si fonda sugli elementi seguenti:
aiuti di Stato che provochino meno distorsioni della concorrenza e siano pi? mirati, in linea con le ripetute dichiarazioni del Consiglio europeo, affinch? i fondi pubblici siano utilizzati in maniera efficiente, a vantaggio dei cittadini dell'Unione europea, con l'obiettivo di accrescere l'efficienza economica, di produrre una maggiore crescita e creare posti di lavoro duraturi, di promuovere la coesione sociale e regionale, di migliorare i servizi di interesse economico generale e di favorire lo sviluppo sostenibile e la diversit? culturale;
un approccio economico pi? preciso, che consenta di approvare con modalit? pi? semplici e pi? rapide gli aiuti che provocano minori distorsioni della concorrenza, in particolare quando i fondi sui mercati finanziari sono meno facilmente disponibili, e permetta alla Commissione di concentrare le proprie risorse sui casi che possono provocare distorsioni pi? gravi della concorrenza e degli scambi,
procedure semplificate e pi? efficienti, una migliore applicazione, una maggiore prevedibilit? e un'accresciuta trasparenza.

    Attualmente, ad esempio, gli Stati membri devono notificare alla Commissione la maggior parte delle sovvenzioni che intendono concedere. La Commissione propone di esentare dall'obbligo di notifica un maggior numero di misure e di semplificare le procedure.

  Il nuovo regolamento armonizza in un unico testo le norme che attualmente sono contenute in 5 regolamenti distinti e allarga le categorie di aiuti di Stato che beneficiano dell'esenzione. Il regolamento contempla 26 categorie di aiuti che possono essere concessi alle PMI con una piccola maggiorazione rispetto alle grandi imprese e prevede l'esenzione per 5 categorie di aiuti che sinora non ne beneficiavano: gli aiuti per la tutela ambientale, gli aiuti per l'innovazione, la ricerca e lo sviluppo a favore delle grandi imprese, gli aiuti sotto forma di capitale di rischio e gli aiuti per le imprese nuovamente create  da parte di imprenditori donne.(07/07/2008-itl/itnet)

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