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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - LEONARDO - A 100 ANNI DALLA RICOMPOSIZIONE INTEGRALE DEL "CODICE SUL VOLO" UN VIDEO DEL MIC SUL MANOSCRITTO CONSERVATO NELLA BIBLIOTECA REALE DI TORINO

VIDEO MIC, MUSEIREALIDITORINO :

Il MiC celebra il Codice sul Volo di Leonardo: il prezioso manoscritto conservato nella Biblioteca Reale di Torino protagonista di un video del MiC a più di cento anni dalla ricomposizione integrale del “Codice sul Volo” di Leonardo da Vinci. Un mini documentario - ideato e interamente realizzato dall’Ufficio stampa e comunicazione - che ne rivela il contenuto e ripercorre alcuni degli episodi più singolari che lo hanno portato a far parte del fondo librario della Biblioteca Reale di Torino.

Nel breve cortometraggio  la Direttrice dei Musei Reali, Enrica Pagella, e la Direttrice della Biblioteca Reale, Giuseppina Mussari, passano in rassegna le pagine dell’opuscolo che, fitte di note, schizzi e osservazioni, offrono una sorprendente testimonianza della tenacia che il maestro sempre profuse nel suo sforzo volto a individuare le leggi fisiche alla base del volo degli uccelli.

Le ricerche  di Leonardo miravano a realizzare una chimera che il genio fiorentino inseguì a lungo: la costruzione di una macchina che permettesse all’uomo di librarsi in aria.

Il “Codice sul Volo”, scritto con la tipica scrittura leonardesca, da destra verso sinistra, si configura più come un block notes ante litteram, in cui sono riportati gli appunti che Leonardo prese durante i propri studi sul volo. La parte scritta è arricchita con diversi disegni e abbozzi preparatori delle macchine e delle invenzioni che, lungi dall’avere una finalità meramente decorativa, come ricorda Giuseppina Mussari “servono a Leonardo per fissare dei pensieri e delle riflessioni: i due sistemi di scrittura sono dialoganti.”

Quello del volo è uno studio che il maestro riprese più volte: in prima battuta, quando a fine Quattrocento viveva a Milano, si concentrò soprattutto sull’aspetto meccanico dell’azione di volo e su ciò che la rendeva possibile: la struttura delle ali. Tuttavia, si rese conto ben presto di non avere a disposizione materiali sufficientemente leggeri e, quindi, adeguati per poter realizzare una macchina in grado di volare, così come mancava l’energia che potesse dare propulsione al mezzo. Abbandonati gli studi dopo aver preso consapevolezza della non fattibilità del progetto, gli stessi verranno ripresi nel 1503 circa, una volta che lo scienziato sarà tornato a Firenze.

Ma i fogli dell’opuscolo riproducono anche alcuni disegni a pietra rossa che ritraggono soggetti dal vero, un progetto architettonico per una villa probabilmente mai realizzata, nonché l’unica scritta leonardesca non rovesciata: una lista della spesa composta da vari prodotti alimentari con i rispettivi prezzi.

Donato nel 1893 al re Umberto I dagli studiosi Giovanni Piumati e Theodor Sabachnikoff, che lo avevano scovato incompleto nel mercato antiquario, il piccolo quaderno di trentotto pagine entrò in questo modo a far parte della Biblioteca Reale di Torino. Tuttavia, venne totalmente ricomposto solo dopo il 1920 con l’omaggio del ginevrino Henri Fatio a Vittorio Emanuele III dei quattro fogli mancanti.. (27/12/2021-ITL/ITNET)

(Data di inserimento online 2021-12-27 00:12)

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