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SINDACATI PENSIONATI ITALIANI NEL MONDO - FERPA - SICILIANO (SEGR.GEN.) "PER UN'EUROPA SOLIDALE INVIATE AL VOSTRO CANDIDATO LA CARTOLINA DELLA FERPA CON I DIRITTI DEI PENSIONATI IN EUROPA"
(2019-05-14)
E' un dato di fatto: indipendentemente dalla connotazione politica che avranno del prossimo Parlamento e Commissione Europea si dovrà tenere conto, nel varo delle politiche europee del futuro, di una popolazione europea numericamente sempre più anziana e come tale determinante nelle scelte sociali e produttive. Di qui, il rinnovato impegno della FERPA - la Federazione Europea dei Sindacati dei Pensionati e delle persone anziane - che il Segretario Generale, l'italiano Agostino Siciliano, eletto da pochi mesi alla carica, anticipa - ad ITALIANNETWORK/ ITALIALAVOROTV - a sostegno dei diritti e delle esigenze dei pensionati in Europa.
Segretario Generale, Lei arriva al vertice della FERPA con una considerevole esperienza internazionale...
"Ho fatto tanta esperienza in questo campo come Segretario Nazionale per 15 anni della UILP e ho seguito sia le pensioni, cioè tutta la previdenza, ovvero la parte più importante per un sindacato dei pensionati. L'internazionale mi ha permesso, poi, di conoscere non solo l'Europa ma anche l'America Latina, in particolare il Brasile, dove con i seminari realizzati insieme al sindacato brasiliano dei pensionati, la UILP ha contribuito a far crescere il SINDNAPI, con il costante confronto sul sistema previdenziale dei due paesi. Voglio, però, ricordare anche l'impegno della UILP nel dar vita ad un centro polivalente per i bambini di una favela di San Paolo, che ha offerto loro maggiori opportunità per il futuro grazie ai corsi di informatica, ballo, cucito. Un impegno che ha rappresentato sia un'esperienza di lavoro sindacale ma anche un'opportunità sul piano umano nel rapporto con la gente povera di quel paese"
Ed una piu' che decennale esperienza anche nella FERPA, sostituendo perfino il precedente Segretario Generale....
"Il rodaggio l' ho fatto perché quando ho ricevuto la delega nella UILP a livello internazionale sono entrato prima nell'esecutivo nella Ferpa e poi nel 2011 al Congresso di Venezia sono stato eletto membro della Direzione della Ferpa . Quindi, nel 2017 ho sostituito Carla Cantone, Segretario Generale della passata legislatura che per problemi familiari non poteva esercitare il ruolo. In quell'occasione l'esecutivo mi ha nominato Segretario Generale ad interim per sei mesi. Un'importante esperienza che probabilmente ha favorito la mia candidatura e, quindi, la nomina a Segretario Generale."
" Lei ha assunto il ruolo di Segretario Generale della FERPA in un contesto europeo affatto omogeneo; nel quale si rafforzano le tendenze autonomiste regionali (Spagna, Belgio) e nazionali, di cui la Brexit è la punta avanzata. Mentre l'euroscetticismo avanza sempre più. Il ruolo della FERPA, quindi, risulta forse ancora piu' importante, poichè proprio i pensionati e, più in generale, gli anziani, potrebbero non usufruire appieno dei loro diritti in una situazione siffatta, pur avendo goduto fino ad oggi del periodo forse migliore di questa nostra Europa, comune e pacificata rispetto agli eventi bellici che l'avevano squassata in precedenza. Ebbene, come intende intervenire in una situazione così complessa ?
"Siamo in una situazione abbastanza complessa, ma è tanto piu' complessa perché i nostri anziani, che hanno contribuito all'unità di questa nostra Europa, si trovano ad affrontare le elezioni europee in una fase di nazionalismo, populismo, sovranismo, mentre eravamo abituati al riformismo. Riformare per stare meglio, riformare per avere un welfare più solidale. Oggi viviamo tutt'altro clima....! Tuttavia, prosegue Siciliano, credo che si debba affrontare la situazione con grinta. Innanzitutto, cercando di non comportarci come fa la politica. Mi spiego: alcuni Stati sono contro il progetto europeo. Il che per noi significa tornare indietro, cioè ripercorrere una strada buia. Vede, la nostra generazione non ha affrontato due guerre, ma i nostri padri e i nostri nonni si. Ebbene noi vogliamo lasciare l'Europa ai giovani, come l'hanno lasciata a noi i nostri padri, anche se meno burocratica, perchè è proprio la buorocratizzazione che viene strumentalizzata da sovranismi e populismi. A noi tocca il compito di cambiare l'Europa creando le condizioni di un'Europa più solidale, più sociale. Un'Europa in cui si parli meno di PIL, di spread, di sforamenti di bilancio dei singoli Stati e più di solidarietà, di un'Europa dei popoli dove tutti i cittadini, indipendentemente dall'età, abbiano gli stessi diritti, le stesse possibilità di crescere. Le porto un esempio che ci riguarda come FERPA: nel 2013 abbiamo portato avanti un'iniziativa sulla non autosufficienza. Le ricordo che l'Italia non ha ancora una legge sulla non autosufficienza ! Ebbene chiedevamo, tramite l'iniziativa dei cittadini (ICE) una direttiva, che coinvolgesse tutti gli Stati Europei. Un'iniziativa - se possibile legislativa - sulla non autosufficienza, degli anziani ma anche giovani con patologie permanenti. Sembrava fatta ! Eravamo pronti per raccogliere un milione di firme, 7 paesi si erano già attrezzati, quando il giorno prima della scadenza dell'iter burocratico, ci hanno detto di no senza alcun motivo. Anche se il motivo credo sia stato non di ordine giuridico, ma più prettamente economico riguardo al costo che avrebbe avuto la direttiva. Ebbene, noi non vogliamo quest'Europa! Ecco perché in questo contesto, dobbiamo cercare di far si che la FERPA sia protagonista del cambiamento, attraverso una serie di iniziative, e non rimanga in balia degli eventi".
Quali gli obiettivi prioritari, ad iniziare dalle elezioni europee ?
Noi della FERPA abbiamo pensato di fare la politica del porta a porta, cercando di coinvolgere ogni singolo candidato con una cartolina, che puo' essere reperita sul nostro sito web, scaricarla ed affrancarla per inviarla al singolo candidato o forza politica che partecipa alle elezioni (download: http://www.ferpa.online/wp-content/uploads/2019/02/cartolina_IT.jpg). Tre i punti che vengono riportati dalla cartolina, ovvero i tre diritti fondamentali dei pensionati in Europa: il diritto ad una pensione pubblica, dignitosa. La pensione non può essere ogni volta decurtata in base alle esigenze economiche del proprio paese , su sollecitazione dell'Europa, perché se l'Europa conviene con noi nel libro bianco che i sistemi previdenziali devono essere sostenibili, dice anche che le pensioni devono essere adeguate ad una vita dignitosa.. E lo deve essere sia per l'uomo che per le donne perché spesso le donne non maturano gli anni di contribuzione sufficienti, a causa di lavori spesso saltuari per le esigenze familiari, di cura, di assistenza prima ai figli poi agli anziani non autosufficienti. Il che significa una pensione ridotta. Ecco perché chiediamo pensioni uguali per uomo e donna, giacche' hanno lo stesso diritto.
Il secondo punto è la sanità non solo pubblica ma anche di qualità e di lunga durata.
Il terzo punto riguarda l'invecchiamento attivo, anche l'Europa gli ha dedicato un "anno" straordinario, ma spesse volte ci si dimentica. Invecchiamento attivo significa anche creare le condizioni affinchè l'Europa i pensionati possano ancora concretizzare la loro voglia di fare, sviluppando il proprio pensiero, non stando su una panchina, come a volte succede, ma partecipare attivamente a quello che è la società. "
Fra le situazioni piu' delicate in Europa c'è la Brexit, per i riflessi che potrebbe avere sia sui pensionati britannici che comunitari. Quali le priorita', in questo senso ?
"Innanzitutto mi permetta di segnalare un fattore positivo all'interno del mondo sindacale : le organizzazioni di quel paese non sono uscite né dalla CES, né dalla FERPA. E questo ci permette di lavorare insieme. Nel merito stiamo aspettando quello che deciderà la CES, perché il Segretario Generale della CES Luca Visentini ha incontrato il capo delegazione che sta trattando appunto l'accordo tra Regno Unito ed Unione Europea, con tutti i problemi ad esso connesso. Quello che preoccupa sia noi della FERPA che la CES sono i rflessi negativi che potrebbero esserci per l'occupazione, per chi lavora in UK, per la mobilità all'interno dell'Europa, per la pace in Irlanda.... motivi abbastanza delicati, che noi affronteremo quando si sarà delineato completamente il quadro. Vedremo nei prossimi mesi. L'importante è stare insieme e decidere insieme con i sindacati britannici."
La FERPA e' parte integrante della CES, ma, tuttavia non è stato ancora concesso il diritto di voto come ad altre componenti. Sara' questo elemento dirimenti nell'ambito del prossimo congresso della Confederazione europea dei Sindacati che si terrà nei prossimi giorni a Vienna ?
" E' un obiettivo fondamentale perché quando diciamo che vogliamo un'Europa solidale per tutti i cittadini indipendentemente dall'età, questo vale anche all'interno della Confederazione. D'altra parte, il comitato giovani ha ottenuto il diritto di voto, il comitato delle donne ha ottenuto il diritto di voto, come è giusto che sia. Non dare il diritto di voto ai pensionati non è giusto ed appare solamente una discriminazione legata all'età". "Dobbiamo, quindi, prendere un'iniziativa forte ! Ho già scritto personalmente a tutti i segretari generali, quelli che hanno votato contro nell'ultima conferenza, a chi si è astenuto, a chi non ha votato, chiedendo di incontrarli ad uno ad uno per spiegargli le nostre ragioni. Vogliamo avere un ruolo che aiuti l'Europa, che aiuti la CES ad affrontare alcuni temi, perché i pensionati sono ex lavoratori. Ecco perché dobbiamo affrontare il tema della dignità della FERPA anche all'interno della CES ma dobbiamo farlo in modo attivo. Nell'accordo sul pilastro sociale firmato in Svezia ci sono tutti i punti che abbiamo riportato nella cartolina. E quello è un accordo che il Consiglio europeo, il Parlamento e la Commissione hanno approvato E' ,quindi, un accordo applicabile, senza sanzioni, ma non impegna i paesi. Allora dobbiamo essere noi come sindacato a far applicare quell'accordo che fa riferimento nel sociale ai pensionati. Di qui la necessità di avere il diritto di voto per affrontare insieme in modo attivo argomenti che interessano la stessa CES e tutto il sindacato europeo".
Infine, dal Segretario Generale una precisazione: "attualmente la FERPA non ha una segreteria. Ha un Segretario generale, una Direzione ed un Esecutivo. Innovando il sistema poiche' i componenti non risiedono a Bruxelles ma nei vari paesi, ho assegnato ad ogni membro della Direzione una delega per affrontare tutti i problemi di cui parlavo, dalla non autosufficienza, alla povertà, alle pensioni, alla povertà energetica. Un problema, quest'ultimo, emerso in Spagna, a Madrid, dove sono andato per incontrare le organizzazioni sindacali che mi hanno parlato proprio della povertà energetica. Ci sono tanti anziani che oltre ad avere tanti altri problemi in casa, non hanno le risorse per il riscaldamento o pagare la bolletta della luce, non ci sono tariffe agevolate per questo mondo, per cui abbiamo ritenuto oltremodo necessario cercare di affrontare il problema....", ha concluso il Segretario Generale della FERPA.(14/05/2019-M.F./ITL/ITNET)
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