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SICUREZZA SOCIALE - 75^ GIORNATA VITTIME INCIDENTI SUL LAVORO - A PARMA ANMIL CELEBRA GIORNATA NAZIONALE. PRES. DI BELLA" UN MORTO OGNI 8 ORE" BARGA (ANMIL PARMA) "ISTITUZIONE PROCURA NAZ. DEL LAVORO"

(2025-10-12)

Oggi ricorre la 75esima Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro- istituzionalizzata con D.P.C.M. nel ’98 su richiesta dell’Associazione ANMIL – con la celebrazione nazionale a Parma ed iniziative in tutta Italia promosse dalle 106 sedi territoriali, il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed il  il Patrocinio della Rai.

“Viviamo in una nazione che conta, solo nelle statistiche ufficiali, un morto sul lavoro ogni 8 ore”, ha ricordato il Presidente Nazionale ANMIL Antonio Di Bella.
“Non vanificheremo il dovere intrinseco di questa paradossale ricorrenza, paradosso che risiede nel celebrare la memoria di quanti abbiano perso la vita o l’integrità fisica per adempiere al pilastro sul quale si fonda la nostra Repubblica”, ha sottolineato Di Bella, “non lo vanificheremo riducendo le tante cerimonie civili sparse sull’intero territorio nazionale a momenti di commiato e ripetizione di promesse vane.

La Giornata  che appartiene a tutti i lavoratori presenti, futuri e pensionati del Paese - ha proseguito - deve portare un grido unanime verso il cambiamento. Verso una presa in carico determinata al porre fine ad una strage continua, verso l’investimento immediato per la costruzione di un reale Stato sociale”.

“Il tumulto che sta inondando il Paese nella cornice dei recenti eventi internazionali non nasconde forse la spinta per un cambiamento che parta dalla nostra di società? L’obiettivo deve essere quello di incanalare questo tumulto, questo rinnovato senso di appartenenza e umanità per partire da noi stessi, dal Lavoro inteso come principio costituzionale da difendere nella regolarità dei contratti, nella tutela della salute e della sicurezza, nella retribuzione, nella difesa e gratificazione dell’esperienza, nella ferrea applicazione della legge nei confronti di chi contravviene senza scrupolo a quanto elencato”, ha concluso il Presidente ANMIL.

Da Parma il Presidente dell'ANMIL Gianni Barga la richiesta di un "segnale concreto: " l'istituzione di una Procura Nazionale del Lavoro, capace di garantire giustizia nei tempi rapidi prima che il tempo cancelli la verità", ricordando che anche chi non compare nelle statistiche, le vittime del lavoro sommerso, i lavo-ratori autonomi, gli invisibili, di cui posso troppo spesso ci si dimentica."

Ai lavori, coordinati dal Direttore TGR Rai Roberto Pacchetti sono intervenuti la Vice Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci; il Presidente Nazionale ANMIL Antonio Di Bella, il Presidente ANMIL Parma Gianni Baga, il Sindaco di Parma Michele Guerra, il Presidente della Provincia di Parma Alessandro Fadda, il delegato del Presidente della Regione Emilia-Romagna Giovanni Paglia, il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, il Presidente dell’XI Commissione alla Camera dei deputati On. Walter Rizzetto, la Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia On. Chiara Gribaudo, il Presidente INAIL Fabrizio D’Ascenzo, la Presidente ANMIL Reggio Emilia Manuela Praticò, che porta la testimonianza del suo infortunio sul lavoro, il Presidente della Commissione d’inchiesta infortuni sul lavoro al Senato Sen. Tino Magni e il Presidente del CIV INAIL Guglielmo Loy.

La diretta dell'evento sui canali Youtube, Facebook e LinkedIn di ANMIL Nazionale. (12/10/2025-ITL/ITNET)

Oggi ricorre la 75esima Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro- istituzionalizzata con D.P.C.M. nel ’98 su richiesta dell’Associazione ANMIL – con la celebrazione nazionale a Parma ed iniziative in tutta Italia promosse dalle 106 sedi territoriali, il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed il  il Patrocinio della Rai.

"Una Giornata istituita nel 1951, e che nel 1998, grazie all'impulso dell'ANMIL è stata riconosciuta ufficial-mente" come ha ricordato la Vice Ministra del Lavoro Teresa Bellucci, che rappresenta, un momento di memoria, di verità, ma soprattutto un'assunzione di responsabilità di tutti, nessuno escluso, quindi di istituzioni, di impresa, di parti sociali, del mondo del terzo settore, della scuola, di tutti."

“Viviamo in una nazione che conta, solo nelle statistiche ufficiali: un morto sul lavoro ogni 8 ore”, ha ricordato il Presidente Nazionale ANMIL Antonio Di Bella.
“Non vanificheremo il dovere intrinseco di questa paradossale ricorrenza, paradosso che risiede nel celebrare la memoria di quanti abbiano perso la vita o l’integrità fisica per adempiere al pilastro sul quale si fonda la nostra Repubblica”, ha sottolineato Di Bella, “non lo vanificheremo riducendo le tante cerimonie civili sparse sull’intero territorio nazionale a momenti di commiato e ripetizione di promesse vane.
La Giornata  che appartiene a tutti i lavoratori presenti, futuri e pensionati del Paese - ha proseguito Di Bella - deve portare un grido unanime verso il cambiamento. Verso una presa in carico determinata al porre fine ad una strage continua, verso l’investimento immediato per la costruzione di un reale Stato sociale”.

“Il tumulto che sta inondando il Paese nella cornice dei recenti eventi internazionali  non nasconde forse la spinta per un cambiamento che parta dalla nostra di società? si domanda e domanda il Pres. dell'ANMIL Di Bella. L’obiettivo deve essere quello di incanalare questo tumulto, questo rinnovato senso di apparte-nenza e umanità per partire da noi stessi, dal Lavoro inteso come principio costituzionale da difendere nella regolarità dei contratti, nella tutela della salute e della sicurezza, nella retribuzione, nella difesa e gratificazione dell’esperienza, nella ferrea applicazione della legge nei confronti di chi contravviene senza scrupolo a quanto elencato”, ha concluso il Presidente ANMIL.

"Per noi  non è solo una ricorrenza simbolica, ma è impegno civile che ci ricorda il valore che riconosce la nostra Costituzione al lavoro, perché il lavoro, per essere davvero un diritto davvero dignitoso,deve essere libero dal rischio di morire, di avere una malattia causata dal lavoro, un incidente." ha dichiarato la Vice Ministro Teresa Bellucci.

Ed in questo l'ANMIL - ha proseguito l'esponente di Governo - rappresenta una memoria collettiva. con i suoi oltre 80 anni di attività è custode di una memoria collettiva che ci deve aiutare a comprendere i nostri errori, a trovare delle soluzioni ed a porvi rimedio. .. non è una cosa semplice  tradurla in azione.  E il presidente di Bella in questa giornata ci ha chiesto di lanciare un grido unanime verso il cambiamento, un grido che come governo riaccogliamo e rilanciamo con forza.

Nessuna indifferenza, nessuna rassegnazione, nessuna giustificazione:

"I dati aggiornati dell'INAIL ci dicono che nei primi 8 mesi del 2025 si sono registrate 681 decessi sul
lavoro. Voi raccontate questi 681 decessi, compresi quei sette ragazzi di minore età che fanno parte di quei 681. Un morto ogni 8 ore, questo ci diciamo spesso. Sono numeri che quindi non possono essere di certo non attenzionati perché non sono numeri, sono persone, sono storie, sono vite spezzate, sono
esistenze umane a cui viene tolta la possibilità di compiere il proprio destino, di esprimere il proprio potenziale.  Ogni vittima, quindi, rappresenta una sconfitta collettiva, un fallimento del sistema di tutela su cui siamo chiamati ad intervenire" ha ammesso Bellucci. E, pertanto, "il governo Meloni ha posto la sicurezza sul lavoro al centro dell'agenda, adottando e cercando di adottare un approccio sistemico di prevenzione e di partecipazione".

"In questi 3 anni di mandato abbiamo e pensiamo di aver dato prova del nostro impegno. Certo, non basta. Questo lo dico sin dall'inizio. Non abbiamo raggiunto alcun tipo di obiettivo ancora che possa salvare ciascuna vita, ma ci siamo impegnati, anima e corpo, chiamando a raccolta tutti e aprendoci all'ascolto con quell'atto di umiltà che il governo deve avere sempre e comunque, perché il governo non basta a se stesso, non basta da solo. Il governo di certo non può nelle nelle sue uniche forze proteggere ciascuna vita. Ma voglio dirvi, almeno sommariamente, quello che abbiamo fatto:

- Abbiamo stanziato oltre 1,2, miliardi di euro, abbiamo aggiunto ai 600 milioni già promossi dall'INAIL per bandi che riguardano il sistema della sicurezza e della salute dei luoghi di lavoro, aggiungendone altri 650 milioni.

-  Abbiamo inserito, come sapete, la patente a crediti in edilizia e vogliamo estenderla anche in altri settori ad alto rischio, innovando i sistemi e rendendo quindi un contesto maggiormente meritocratico,
così premiamo le realtà che riteniamo virtuose e puniamo invece quelle che non sono state responsabili perché le vogliamo incentivarle verso una responsabilizzazione.
Ad oggi sono registrate oltre 450.000 imprese e nel settore delle costruzioni abbiamo rilevato un incre-mento di oltre il 73% rispetto al 2003 nel 2023 delle ispezioni, perché bisogna monitorare, osservare,
e verificare. Questa misura promuove quindi un cambiamento del paradigma, un meccanismo che incen-tiva le imprese a investire sia in formazione che in prevenzione.

- Stiamo portando avanti il tavolo di confronto permanente tra governo e parti sociali e stiamo ultimando il testo del decreto legge sulla sicurezza sul lavoro," ha sottolineato la Vice Ministra.
"Con un profondo spirito di confronto abbiamo accolto e integrato questo decreto con le proposte che arrivano dalle parti sociali, dalle categorie  di riferimento, dagli esperti dei territori. E tra le proposte abbiamo integrato nel testo unico di sicurezza il tema della violenza e delle e delle molestie sul luogo del lavoro, perché la sicurezza è anche una tutela della dignità, del benessere psicofisico e quindi del rispetto delle persone.

L'obiettivo generale del decreto, quindi, è mettere in campo nuove misure, ulteriori interventi, campagne di sensibilizzazione utilizzando la transizione tecnologica nelle nuove tecnologie, l'intelligenza artificiale, non mettendola contro l'uomo e contro la sostituzione dell'uomo nei luoghi di lavoro e nelle attività lavo-rative, ma invece a servizio dell'uomo, perché si può e si deve fare. è l'uomo che ha inventato l'intelli-genza artificiale, che ha inventato le nuove tecnologie.... Ed è un percorso ovviamente di partecipazione che deve vedere coinvolti, imprenditori, lavoratori e deve aumentare i livelli di consapevolezza per far sì che la cultura della sicurezza e nei luoghi di lavoro sia di tutti.

- E su questa linea è nato anche un concorso Salute e Sicurezza promosso insieme al Ministero dell'Istru-zione e del merito e con la collaborazione dell'INAIL giunto alla seconda edizione e che vogliamo continuare a promuovere perché soprattutto la scuola ha un valore fondamentale, un valore profondo e per questo abbiamo approvato la proposta di legge per  la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro e della salute nelle scuole e nei contesti della  formazione. Un valore culturale, etico, non negoziabile, che si declina in un piano integrato per la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro che riguarda gli anni dal 2025 al 2027, e che abbiamo quindi scritto insieme.

- Quindi, il contrasto del lavoro sommerso, luogo del dello scempio della vita umana, della sofferenza sicuramente della salute delle persone, con la costituzione del tavolo nel caporalato e del portale nazio-nale per il lavoro sommerso.

- Inoltre, abbiamo aumentato gli ispettori tecnici: altre nuove 1000 assunzioni con un incremento che arriverà ad oltre il 30%.

Come vi dicevo all'inizio, non crediamo che questo basti, lungi da noi credere che tutto questo possa essere bastevole a cancellare l'orrore delle morti e degli incidenti sul lavoro, ma pensiamo che sia un segno, un segno dell'attività di questo governo, della costante attenzione, della priorità che vogliamo dare" ha concluso la Vice Ministro con un ulteriore riconoscimento alle iniziative dell'ANMIL.

Dal Presidente dell'ANMIL PARMA Gianni Barga la richiesta di un "segnale concreto irrinviabile: " l'istituzione di una Procura Nazionale del Lavoro, capace di garantire giustizia nei tempi rapidi prima che il tempo cancelli la verità", ricordando che anche chi non compare nelle statistiche, le vittime del lavoro sommerso, i lavo-ratori autonomi, gli invisibili, di cui posso troppo spesso ci si dimentica."

Il tema della cultura della Sicurezza sui luoghi di lavoro nelle scuole è stato centrale in questa 75.ma Giornata: dal Ministro per la disabilità Locatelli al Sindaco di Parma, al Prefetto, al vari esponenti del mondo del lavoro e della Sicurezza Sociale, all'On. Walter Rizzetto (Pres. XI.ma Commissione ) che ha rinnovato  l'impegno del Parlamento. Un impegno  che ha portato alla legge 21 del 17 febbraio 25 che  introduce nelle scuole  l'insegnamento delle conoscenze di base della salute, della sicurezza sui luoghi di lavoro. "Stiamo perfezionando gli ultimi passaggi - ha affermato il parlamentare - e diciamo che da metà a fine ottobre  sarà effettiva anche grazie alle molte sollecitazioni che sono venute da ANMIL rispetto al tema.
Una legge che prevede l'istituto della testimonianza di quanti portano sulla propria pelle i segni di quello che può essere stato un incidente su un luogo di lavoro, e che andranno a confrontarsi con studentesse e con studenti proprio per far capire loro qualcosa in più rispetto al tema della della sicurezza".

Mentre l'on. Chiara Gribaudo, Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia che ha ricordato come il Parlamento annetta grande rilievo al tema, tanto da promuovere per il II° anno one Commissione gli STATI GENERALI sulla SALUTE, la SICUREZZA  sui LUOGHI di LAVORO. Una Giornata che avrà un prolungamento internazionale dal 21 al 23 ottobre con la SETTIMANA EUROPEA DEDICATA ALLA SICUREZZA SUL LAVORO, perchè non c'è lavoro se non c'è salute  sui luoghi di lavoro e non c'è sicurezza sui luoghi di lavoro se non c'è conoscenza.

Per Gribaudo "è  fondamentale non solo avere buone leggi, talvolte ci sono, ma vengono spesso disap-plicate e allora bisogna controllare, bisogna fare in modo che l'applicazione ci sia, ma bisogna anche adeguare quelle norme ai tempi che stiamo vivendo e soprattutto però bisogna affermare una cultura della sicurezza in qualunque luogo e in qualunque situazione.
Ecco perché proviamo a fare la nostra parte, non solo con le leggi, speriamo anche di correggere quelle che non vanno, ma anche, come dire, provare a organizzare momenti forti per sensibilizzare maggiormente. 
E "quest'anno ci dedicheremo anche agli infortuni, soprattutto tra i più giovani: uno dei dati che ci ha consegnato l'INAIL e che ci conferma che in realtà dobbiamo monitorare questa situazione con ancora  più attenzione"
Io dico che dovremo affrontare con più attenzione la catena dei subappalti di come lì la formazione
sia adeguata ai lavoratori, alle lavoratrici e su questo io penso che possiamo fare la differenza.

Dalla parlamentare una ulteriore sottolineatura "Le istituzioni devono essere ancora di più accanto ai familiari di chi resta, perché chi muore sul lavoro, chi si infortuna sul lavoro, andando cioè a compiere il proprio dovere, meriti un'adeguata giustizia, meriti un'adeguata attenzione. Anche per questo ci sono delle PROPOSTE che ho presentato che vanno in questa direzione: UNA GIUSTIZIA PIÙ CELERE, UN GRATUITO PATROCINIO, DELLE RESPONSABILITÀ PIÙ VELOCI. Non possiamo, non dobbiamo, com'è stato, lasciare soli i familiari di chi ha subito un infortunio e invece purtroppo, nel mio ruolo di presidente è una delle cose che ho registrato di più.
Allora, se siamo un grande paese dobbiamo esserlo anche soprattutto in queste situazioni" ha concluso la parlamentare.

Ai lavori, coordinati dal Direttore TGR Rai Roberto Pacchetti sono intervenuti, oltre alla Vice Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci; il Presidente Nazionale ANMIL Antonio Di Bella, il Presidente ANMIL Parma Gianni Baga, il Sindaco di Parma Michele Guerra, anche il Presidente della Provincia di Parma Alessandro Fadda, il delegato del Presidente della Regione Emilia-Romagna Giovanni Paglia, il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, il Presidente dell’XI Commissione alla Camera dei deputati On. Walter Rizzetto, la Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia On. Chiara Gribaudo, anche il Presidente INAIL Fabrizio D’Ascenzo, la Presidente ANMIL Reggio Emilia Manuela Praticò, che porta la testimonianza del suo infortunio sul lavoro, il Presidente della Commissione d’inchiesta infortuni sul lavoro al Senato Sen. Tino Magni e il Presidente del CIV INAIL Guglielmo Loy.

La diretta dell'evento sui canali Youtube, Facebook e LinkedIn di ANMIL Nazionale. (12/10/2025-ITL/ITNET)

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