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SINDACATI ITALIANI NEL MONDO - DIRITTO A RESTARE - MANNINO (CGIL SICILIA): "EMIGRAZIONE UNIVERSITARIA: TREND DA INVERTIRE CON AZIONI POLITICHE ADEGUATE"

(2025-08-18)

  “Negli ultimi 15 anni la Sicilia ha visto crescere in modo costante l'emigrazione universitaria. Oggi 1
giovane su 3 lascia l'isola per iscriversi a un ateneo del Centro o del Nord Italia e solo 1 su 4 di chi si laurea altrove rientra in Sicilia per lavorare.
E’ importante creare le condizioni per una inversione di tendenza,  perché chi nasce o vive in Sicilia abbia la possibilità reale di restare a studiare nell’isola”. Lo dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, presente oggi e domani all’iniziativa “Questa è la mia terra e io la difendo”, la terza edizione del Festival per il diritto a restare, che quest’anno è stato concepito dai soggetti promotori come un labo-ratorio, uno spazio collettivo di lavoro, per immaginare, discutere, progettare, con l’obiettivo di cambiare le cose.

Mannino  rileva che “partire da una sfida specifica, quale la  migrazione degli studenti è  un buon punto di inizio, perché attraverso di essa si possono affrontare vaste problematiche: dal lavoro ai servizi, dal problema della casa alle questioni della mobilità interna  e della sanità”. “ La migrazione universitaria – sottolinea il segretario della Cgil- ha un forte impatto economico: il Mezzogiorno perde oltre 3 miliardi di euro l'anno tra spese sostenute dalle famiglie e ricchezza non prodotta nei territori di origine. Per la sola Sicilia, la cifra supera i 500 milioni di euro ogni anno. Con meno studenti e meno laureati- prosegue-  anche le università siciliane perdono attrattività, innescando un circolo vizioso che spinge altri a partire,
depauperando la nostra terra delle sue energie migliori”.

Sottolinea Mannino: “Come Cgil partecipiamo  e appoggiamo con le nostre politiche  l’iniziativa meritoria di giovani che in questi anni continuano a raccontare e denunciare le cause dello spopolamento e dell'emigrazione giovanile per i tanti problemi che affliggono la Sicilia. Si tratta di un movimento sempre più diffuso -  aggiunge Mannino- composto da una generazione che non si rassegna e che vuole cambiare davvero questa terra e che  quest'anno vuole fare un salto di qualità passando dalla denuncia alla proposta, all’elaborazione di azioni concrete e condivise. La politica non può restare sorda alle sollecitazioni  e alle richieste che vengono dal mondo giovanile”. (18/08/2025-ITL/ITNET)

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