Sponsor
|
CULTURA ITALIANA NEL MONDO - MODERNI MECENATI - A SPONSORIZZARE RESTAURO GRAN MADRE DI DIO A TORINO SARA' ONE REALTA' ATTIVA NEL SETTORE DEI RESTAURI PER RIPORTARE L'OPERA DELL'ARCH. BONSIGNORE ALL'ORIGINARIA BELLEZZA
(2025-07-22)
Al via il restauro della chiesa della Gran Madre di Dio è uno dei più importanti luoghi di culto cattolici di Torino. Situata nella piazza omonima, si trova sulla riva destra idrografica del fiume Po, nel quartiere Borgo Po, prospiciente al Ponte Vittorio Emanuele I e alla centrale piazza Vittorio Veneto nel contesto di uno dei più suggestivi panorami torinesi.
A sponsorizzare il restauro della facciata la concessionaria milanese ONE srl, storica realtà attiva nel settore dei restauri e della pubblicità esterna, con un intervento che nasce con l’obiettivo di riportare la Chiesa alla sua originaria bellezza, nel pieno rispetto dell’identità storica e materica dell’edificio. Le lavorazioni saranno condotte adottando tecniche attentamente selezionate secondo criteri di compatibilità, reversibilità e tutela della materia originaria.
Il progetto fu opera dell'architetto della corte sabauda Ferdinando Bonsignore (1760-1843) che diede alla chiesa forme e proporzioni ispirate dichiaratamente a quelle del Pantheon di Roma, di stile neoclassico-adrianeo. La prima pietra fu posata da Vittorio Emanuele I il giorno 23 luglio 1818 e l'opera venne ultimata nel 1831 come parte del quinto ingrandimento della città di Torino voluto da Carlo Felice.
L'edificio, unica chiesa della città di proprietà comunale, fu eretto per volontà del corpo decurionale della città per festeggiare il ritorno del re Vittorio Emanuele I di Savoia il 20 maggio 1814, dopo la ritirata dell'esercito di Napoleone e la fine del dominio francese. Sul timpano del pronao che sovrasta il suo ingresso è ben visibile l'epigrafe ordo popvlvsqve tavrinvs ob adventvm regis.
Il progetto di Ferdinando Bonsignore, artista di chiaro indirizzo neoclassico, venne scelto in seguito a un concorso e avviato alla realizzazione soltanto nel 1818, dopo la solenne posa della prima pietra.
La costruzione del tempio si interruppe per circa un decennio e il cantiere riprese i lavori sotto il regno di Carlo Felice dal 1827. L'edificio fu inaugurato nel 1831 sotto il regno del successore Carlo Alberto la cui salma qui ebbe l'ultima solenne benedizione il 14 ottobre 1849 prima di essere tumulata nella Basilica di Superga.
Oltre a Bonsignore diedero il loro contributo l'architetto Giuseppe Formento e l'ingegnere monregalese Virginio Bordino, che ideò il sistema per erigere sullo stilobate le grandi colonne del pronao esastilo. Nei lavori di costruzione fu coinvolto anche l'architetto casalese Luigi Canina, residente a Roma, che fu spesso consultato per questioni architettoniche relative all'edificio ed ebbe altresì l'incarico di mantenere i contatti con gli scultori Bertel Thorvaldsen e Carlo Finelli, in occasione della realizzazione delle statue e dei bassorilievi, opere eseguite da giovani allievi delle Accademie italiane e in particolare dell'Accademia di Belle Arti di Torino, da poco riformata.
L'edificio sorge rialzato rispetto alla piazza circostante grazie a un alto basamento costituito da un'ampia scalinata al termine della quale si trova il grande pronao esastilo, costituito da sei colonne frontali; all'interno del pronao vi sono altre due colonne, una per ciascun lato, affiancate da tre pilastri addossati alle pareti. Le dieci colonne e i sei pilastri recano capitelli corinzi e il pronao nel suo complesso conferisce alla struttura un marcato aspetto neoclassico. Sull'alto frontone vi è il timpano scolpito con un altorilievo marmoreo del 1827 attribuito a Francesco Somaini di Maroggia (1795-1855), che rappresenta la Vergine con Bambino che riceve omaggio da parte dei decurioni torinesi, committenti dell'edificio religioso.
Sotto il pronao, ai lati del portale, vi sono due nicchie contenenti statue di santi: San Marco evangelista sulla destra, con il Vangelo in mano e un piede che sovrasta il leone, opera di Giuseppe Chialli (1828). San Carlo Borromeo sulla sinistra, opera di Giuseppe Bogliani (1829)
Alla base della scalinata, ognuna su un grande basamento posto a lato della struttura, sono presenti due statue, rappresentanti la Fede e la Religione, realizzate dallo scultore carrarese Carlo Chelli nel 1828, spesso erroneamente interpretate come rappresentazione della Madonna.
La Fede, sulla sinistra, è rappresentata da una figura femminile con un nastro intrecciato sul petto e un manto che la ricopre interamente lasciando scoperti, oltre al volto e alle mani, il piede sinistro che calza lo stesso tipo di sandalo della seconda statua, la Religione., una donna con lungo abito chiuso da un nastro e ricoperta da un manto. Impassibile, ha lo sguardo verso l'orizzonte e sembra non accorgersi del giovane che le sta inginocchiato accanto e che le tende due tavole di pietra bianche. Con la mano destra impugna una croce.
Infine, una statua marmorea colossale di quasi dieci metri, opera di Giuseppe Gaggini, docente all'Accademia Albertina di Torino, iniziata nel 1849, ma terminata soltanto nel 1869. Essa fu completata per volere di re Vittorio Emanuele II, così come recita la l'iscrizione sul retro del basamento, decorata con stemma comunale: "VITTORIO EMANUELE II RE D'ITALIA QUESTA STATUA DONATA AI TORINESI L'ANNO MDCCCLXIX".
Il restauro, che garantirà la continuità di utilizzo della Chiesa, sarà a costo zero per l’amministrazione Comunale e interamente sponsorizzato dalla società ONE srl, che sfrutterà i diritti pubblicitari.
Il restauro, che si stima in 12 mesi di lavoro, interesserà complessivamente 1.072 mq di superfici lapidee inclusi i gruppi scultorei, 183 mq di intonaci e 318 mq di stucchi. Inoltre, sono previsti interventi specifici per la pavimentazione in pietra in prossimità dell’ingresso, la bussola lignea, le gronde e i discendenti del protiro e per la sua copertura.
Lo sponsor si avvarrà del team tecnico che ha curato il restauro delle facciate di Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, integrato con alcune competenze torinesi: il restauratore sarà l’Arch. Paolo Pecorelli e l’impresa ESTIA srl, il progetto è di DONTSTOP Architettura srl, parte del gruppo Progetto CMR Internatio-nal, che con l’AD Arch. Michele Brunello coordina anche il lavoro dei creativi torinesi - Studio Fludd e Daniele Catalli per l’illustrazione della Cesata di cantiere che racconterà la storia del sito, del manufatto e del quartiere. La Direzione Lavori e la Sicurezza sono affidati all’architetto torinese esperto di restauri Manuela Ghirardi.
“Il restauro di monumenti rappresenta uno degli esempi virtuosi di collaborazione tra pubblico e privato ed è un modello sempre più utilizzato in Italia per la gestione e la fruizione del patrimonio culturale.” - commenta la Vicesindaca Michela Favaro – “Questa sinergia che coinvolge Comuni, sponsor e ditte di restauro è di grande importanza per la comunità, laddove gli interventi che si realizzano contribuiscono a salvaguardare un bene storico artistico che fa parte della nostra identità e concorrono al decoro ed alla vivibilità della nostra città.”
“Siamo orgogliosi di restaurare un bene così prestigioso e iconico per la Città di Torino. L’anno prossimo ci vedrà protagonisti di diversi restauri nelle principali piazze italiane perseguendo la nostra missione del supportare il mantenimento delle nostre Città” dichiara Emanuele Anselmi, Amministratore di One Srl.
Le lavorazioni previste nell’ambito dell’intervento saranno mirate alla conservazione e al recupero dell’apparato architettonico e decorativo della facciata, nel rispetto delle caratteristiche storiche e costruttive dell’edificio.
Colonne, capitelli, cornici, fregi e sculture in pietra saranno oggetto di un intervento articolato per ristabilire la coesione materica e per rimuovere incrostazioni e depositi, nel rispetto delle caratteristiche originarie. Le porzioni più bisognose di intervento saranno reintegrate con malte compatibili o tasselli in pietra lavorati a mano, e a seguire la revisione cromatica armonizzerà le integrazioni con il materiale esistente.
Le superfici in stucco e intonaco — tra cui le cornici decorate, le volte e i cassettonati del protiro — saranno restaurate con interventi mirati alla protezione e al recupero dell’unità visiva delle decorazioni. Dopo una delicata pulitura e il consolidamento delle parti fragili, si procederà con integrazioni localizzate, seguite dall’applicazione di un protettivo finale trasparente e traspirante.
Anche gli elementi lignei, come il portone e la bussola interna, saranno restaurati. Infine, i gruppi scultorei in marmo posti alla base della scalinata di accesso saranno sottoposti a un intervento specia-listico, che prevede l’impiego di nanocalce, un prodotto minerale innovativo sviluppato dall’Università dell’Aquila, capace di penetrare in profondità nei micro-vuoti del marmo e di consolidarne la struttura in modo duraturo e traspirante. Il protocollo adottato si basa sulle più recenti ricerche in ambito conser-vativo per restituire alla Città uno dei monumenti più simbolici e significativi per i torinesi. (22/07/2025-ITL/ITNET)
|
Ultimi video
-
2025-07-09
ITALIANI ALL'ESTERO - ITALIA/CANADA -SEN.LA MARCA (PD/ESTERO): "PATENTI: MIN.SALVINI RISPONDA ALLA BOZZA DELL'ONTARIO SENZA ULTERIORI RITARDI COSI' DA GIUNGERE FINALMENTE ALLA FIRMA DELL'ACCORDO
-
2025-06-17
ITALIANI ALL'ESTERO - PRES. REPUBBLICA MATTARELLA INCONTRA IL CGIE: "GRAZIE PER LA VOSTRA DEDIZIONE"- SEGR.GEN.PRODI PRESENTA CGIE RUOLO E TEMI AL CENTRO Va CONSILIATURA.
-
2025-05-27
ITALIANI.ITALIANI ALL'ESTERO - COPPA AMERICA A NAPOLI - PRESENTAZIONE UFFICIALE DEI TROFEI LOUIS VUITTON CUP E AMERICA'S CUP
-
2025-05-20
LAVORO-NPS AL FORUM PA - DIRETT.GEN.VALERIA VITTIMBERGA :"AMMINISTRAZIONE PROFONDAMENTE CAMBIATA, NEL RAPPORTO PUBBLICO-PRIVATO CI DEFINIAMO 'CIVIL SERVANT' PIU' CHE MANAGER"
-
2025-05-07
ITALIANI.ITALIANI ALL'ESTERO -PREMIER MELONI RISPONDE AL QUESTION TIME: SPESE DIFESA, MISURE VIOLENZA DI GENERE, RIFORME PRIORITARIE GOVERNO, POLITICA INTERNAZIONALE E POLITICA ECONOMICA, ACCORDI ITALIA/USA, TUTELA LAVORO, CONTRASTO IMMIGRAZIONE
-
2025-05-03
LAVORO - GIUBILEO LAVORATORI: "MONDO DEL LAVORO, LUOGO DI SPERANZA"- ACLIMANFREDONIA (PRES.ACLI): "UNA VERA GRANDE ALLEANZA FRA FORZE SINDACALI, ASSOCIAZIONI, CON LA CHIESA...PER RENDERE IL LAVORO SEMPRE PIU' DIGNITOSO""
-
| Archivio
Altri prodotti editoriali
Contatti

|