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LAVORO - CONFERENZA OIL - MIN. CALDERONE (LAVORO): "LAVORO FONDAMENTO IMPRESCINDIBILE GIUSTIZIA SOCIALE E PACE...RIMETTERE AL CENTRO LA PERSONA...NESSUN PROGRESSO FINCHE' MINORI COSTRETTI A LAVORARE" INTERVENTO INTEGRALE

(2025-06-11)

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone ha partecipato oggi alla 113esima sessione della Conferenza internazionale del lavoro, organizzata a Ginevra dall’OIL (Organizzazione internazionale del lavoro) e dedicata a molteplici questioni riguardanti il mondo del lavoro: dalla possibile adozione di nuove norme internazionali sulla protezione dei lavoratori dai rischi biologici al lavoro dignitoso Nell’eco-nomia delle piattaforme fino agli approcci innovativi per promuovere la transizione dall’economia nfor-male a quella formale.

Intervenendo nella sessione plenaria, il Ministro Calderone ha ribadito, a nome dell’Italia, la centralità del lavoro come fondamento imprescindibile per la giustizia sociale e la pace. Il legame tra crescita, occupazione e diritti alla luce delle importanti transizioni oggi in corso, al centro del rapporto del Direttore Generale OIL Gilbert F. Houngbo è stata poi l’occasione per sottolineare l’esigenza di un approccio integrato tra iniziative politiche, economiche e sociali al cui centro ci sia sempre la persona nelle sue diverse esigenze e vulnerabilità.

Il Ministro ha inoltre dedicato un pensiero ai più piccoli in vista della Giornata mondiale contro il lavoro minorile che si celebrerà il 12 giugno: "Inaccettabile – ha affermato – che milioni di bambine e bambini siano ancora privati del diritto all’infanzia, all’istruzione e alla protezione. Nessun progresso sarà autentico finché ci saranno minori costretti a lavorare precocemente e in condizioni di sfruttamento".

DI SEGUITO L'INTERVENTO INTEGRALE

"... Ci riuniamo in un momento storico segnato da sfide complesse e interconnesse: un tempo di aggressioni armate, crisi umanitarie, trasformazioni tecnologiche, cambiamenti climatici, diseguaglianze crescenti. Siamo confrontati a inquietudini e incertezze, come ha giustamente evidenziato il Direttore Generale nel suo rapporto su “Lavoro, diritti e crescita: rafforzare il legame”.

"Il rapporto contiene un’analisi lucida e coraggiosa. Il legame tra crescita, occupazione e diritti è oggi sotto pressione: milioni di persone si sentono escluse dai benefici dello sviluppo e privi di voce nei processi decisionali.

In questo contesto, in cui è necessario che ciascun Paese faccia la propria parte per costruire un futuro dignitoso per le generazioni attuali e future, l’Italia ribadisce con forza la centralità del lavoro come fondamento imprescindibile per la giustizia sociale e la pace.

Come ha ricordato il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, qualche giorno fa, “la pace non è un ideale per anime ingenue, stroncato poi dal severo giudizio della storia. La pace è esperienza che statisti lungimiranti hanno saputo pazientemente costruire: occorre proseguirne l’opera. Non ci si deve — e non ci si può — limitare a evocarla.”

Ritengo che la risposta ai dilemmi di questa fase storica risieda in un approccio integrato: le iniziative politiche, economiche e sociali devono orientarsi in modo coerente, rimettendo al centro la persona.

Tale approccio impone di tener conto delle diverse esigenze e vulnerabilità: promuovere l’inclusione lavorativa delle categorie più vulnerabili e distanti dal mercato del lavoro è una priorità per l’Italia.

Vorrei dedicare un pensiero anche alla Giornata mondiale contro il lavoro minorile, che celebreremo domani. È inaccettabile che milioni di bambine e bambini siano ancora privati del diritto all’infanzia, all’istruzione e alla protezione. Nessun progresso sarà autentico finché ci saranno minori costretti a lavorare precocemente e in condizioni di sfruttamento.

L’Italia è fortemente impegnata anche a garantire la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro, nonché a contrastare il lavoro irregolare e a promuovere la transizione dall’informalità alla formalità, tema oggetto di una discussione proprio durante questa Conferenza.

Una cruciale discussione in corso riguarda il lavoro dignitoso nelle piattaforme digitali. Il Governo italiano è convinto che le trasformazioni digitali possano generare preziose opportunità, se accompagnate da misure adeguate per imprese e lavoratori e da un approccio etico, responsabile, sicuro e umano-centrico. Abbiamo delineato questi principi nel Piano d’Azione "Intelligenza Artificiale e mondo del lavoro", adottato durante la nostra Presidenza del G7 lo scorso anno. Il piano può costituire un riferimento condiviso anche a livello globale per una “governance” delle nuove tecnologie fondata sui diritti e sull’inclusione.

La formazione continua e inclusiva rappresenta un pilastro essenziale per accompagnare le attuali transizioni e garantire che tutti i lavoratori possano affrontarle con competenze adeguate. Siamo orgogliosi del ruolo che il Centro Internazionale di Formazione dell’OIL, con sede a Torino, svolge sotto questo profilo, a beneficio del sistema multilaterale, nonché delle parti sociali e dei Governi di tutto il mondo. Auspichiamo l’espansione e il rafforzamento del Centro.

Vorrei concludere, cari colleghi, richiamando due dei principali punti di forza di questa Organizzazione, che devono continuare a orientarne l’azione, anche nel contesto delle profonde riflessioni strutturali che oggi interessano l’intero sistema delle Nazioni Unite.

Mi riferisco al mandato normativo dell’Organizzazione, elemento prezioso e distintivo, che consente di promuovere una tutela concreta e universale dei diritti dei lavoratori. E al dialogo sociale, al cuore del lavoro di questo organismo, che offre uno spazio di confronto autentico e costruttivo, in grado di generare soluzioni condivise e durature e di rafforzare un valore oggi più che mai essenziale per la comunità internazionale: la fiducia reciproca in condizioni di rispetto ed eguaglianza. (11/06/2025-ITL/ITNET)

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