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ITALIANI ALL'ESTERO - CITTADINANZA ITALIANA IURE SANGUINIS TRA DIRITTO COSTITUZIONALE, DIRITTO EURO UNITARIO ED INTERVENTI LEGISLATIVI" CONVEGNO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI
(2025-05-30)
“Cittadinanza italiana iure sanguinis tra diritto costituzionale, diritto euro-unitario ed interventi legislativi”, il tema al centro del convegno, promosso ieri, 29 maggio, alla Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati, dall’associazione Natitaliani che ha registrato due distinti momenti: politico e giurisprudenziale Al primo segmento appartiene la partecipazione dei deputati del Partito Democratico Stefano Vaccari, Fabio Porta e Christian Di Sanzo. Al secondo: illustri relatori: il • Prof. Nicola Brutti, Professore Associato di Diritto Privato Comparato, Università di Padova – “Riforma della cittadinanza iure sanguinis: osservazioni critiche e di diritto comparato”; - Prof. Alfonso Celotto, Professore Ordinario di Diritto Costituzionale, Università Roma Tre – “Cittadinanza italiana e Costituzione”; -Prof. Giovanni Bonato, Professore Associato di Diritto Processuale e Sistemi Giuridici Comparati, Université Paris Nanterre – “La riforma della cittadinanza e la questione della bipatridia”; - Prof.ssa Roberta Calvano, Professoressa Ordinaria di Diritto Costituzionale, Università Unitelma Sapienza di Roma – “Profili costituzionali della nuova normativa sulla cittadinanza per diritto di sangue”; - Prof. Michele Carducci, Professore Ordinario di Diritto Costituzionale Comparato, Università del Salento – “L’emigrante italiano e i suoi discendenti nella Costituzione italiana”; - Prof. Giacomo di Federico, Professore Ordinario di Diritto dell’Unione Europea, Università di Bologna – “L’incidenza del diritto dell’Unione Europea sulle modalità di acquisto e perdita della cittadinanza”.
Il convegno è stato moderato da Claudia Antonini, vicepresidente di Natitaliani e segretaria nazionale FENATIP.
In questa sede una nota stampa riassume gli interventi dei tre parlamentari su un tema indubbiamente di grande attualità, soprattutto alla luce delle recenti modifiche legislative sulla trasmissione della cittadinanza introdotte con la conversione in legge del decreto 36/2025.
“La cittadinanza italiana per discendenza – riconosciuta secondo il principio dello ius sanguinis – è oggi al centro di un complesso dibattito che intreccia diritto, politica e identità nazionale” ha ricordato l’on. Stefano Vaccari, sottolineando le criticità sia procedurali che costituzionali del provvedimento e denunciando l’abuso della decretazione d’urgenza, particolarmente grave quando incide su diritti fondamentali, con il rischio concreto di incostituzionalità. Vaccari ha inoltre criticato la retroattività delle nuove norme, che mina la certezza del diritto e penalizza in particolare la comunità italiana all’estero, limitando la trasmissione della cittadinanza a chi risiede fuori dal territorio nazionale.
Per l’on. Fabio Porta il decreto è una “fortezza Italia” che si erge anche contro i propri cittadini residenti all’estero. Ed ha ribadito come questo provvedimento, al pari di quelli in materia di sicurezza, presenti numerosi profili di incostituzionalità. "Il Partito Democratico - ha assicurato - continuerà la battaglia parlamentare per modificarlo, anche in vista di ulteriori iniziative legislative che sembrano voler ostacolare l’accesso alla cittadinanza da parte dei nati all’estero. Con questo decreto si creano di fatto due categorie di italiani: di serie A e di serie B, ovvero gli italiani all’estero. Un provvedimento che colpisce al cuore gli italiani nel mondo..”
L’on. Christian Di Sanzo ha evidenziato come il decreto comprometta il legame tra l’Italia e le sue comunità all’estero, con ripercussioni negative anche sul soft power del Paese a livello internazionale. “Questo decreto rappresenta una vera e propria forzatura: è stato utilizzato uno strumento d’urgenza per modificare una delle leggi fondamentali dello Stato, con un dibattito parlamentare pressoché azzerato, senza rispetto delle prerogative parlamentari.” Infine, il parlamentare ha inoltre ricordato l’impegno del PD per migliorare il testo, scontratosi però con la totale chiusura della maggioranza, che ha approvato una delle normative più restrittive al mondo in materia di cittadinanza, ignorando il ruolo fondamentale dell’emigrazione nella storia italiana"
L’incontro, conclude la nota, è stato arricchito dai contributi di illustri giuristi contribuendo a chiarire i cambiamenti introdotti dal decreto e a discutere possibili rimedi, come sottolineato dallo stesso on. Di Sanzo. (30/05/2025-ITL/ITNET)
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