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IMMIGRAZIONE - 110^ GIORNATA MONDIALE MIGRANTE E RIFUGIATO ALL'INSEGNA DELLO SLOGAN "DIO CAMMINA CON IL SUO POPOLO" NELLA LOCRIDE . MONS. FELICOLO "DOVE QUESTA REALTA' E' COSTANTE"
(2024-09-29)
La Chiesa italiana quest’anno ha scelto la Calabria per celebrare la 110^ Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato all’insegna dello slogan “Dio cammina con il suo popolo”
La Fondazione Migrantes, organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana, si è ritrovata nella Locride, ormai da tutti riconosciuta come terra d’accoglienza e di reale solidarietà.
Le parole di Mons. Pierpaolo Felicolo, Direttore generale della Fondazione Migrantes, all’invito del Tgr Calabria:
“In questo luogo si vive di immigrazione, si vive questa realtà che è una realtà costante nel nostro Paese, ma si vive anche la memoria e anche l’attualità dell’emigrazione italiana all’estero. Quindi non ci dobbiamo dimenticare di queste due realtà: l’immigrazione e l’emigrazione. Abbiamo scelto la Calabria proprio perché è un segno concreto di questo e di un’accoglienza concreta”.
Nel messaggio scritto per l’occasione, dal titolo “Dio cammina con il suo popolo”, il Santo Padre Papa Francesco offre alla nostra riflessione l’accostamento di due immagini, quella dell’esodo biblico e quella dei migranti: “Come il popolo d’Israele al tempo di Mosè -scrive papa Francesco- i migranti spesso fuggono da situazioni di oppressione e sopruso, di insicurezza e discriminazione, di mancanza di prospettive di sviluppo. Come gli ebrei nel deserto, i migranti trovano molti ostacoli nel loro cammino: sono provati dalla sete e dalla fame; sono sfiniti dalle fatiche e dalle malattie; sono tentati dalla disperazione. Ma la realtà fondamentale dell’esodo -aggiunge- di ogni esodo, è che Dio precede e accompagna il cammino del suo popolo e di tutti i suoi figli di ogni tempo e luogo”. Con questa certezza la diocesi di Locri-Gerace accoglierà quanti si ritroveranno a Roccella Ionica, assieme ai vescovi della Conferenza Episcopale Calabra e al Direttore di Migrantes, monsignor Pierpaolo Felicolo.
S.E. il vescovo, monsignor Francesco Oliva, ha dichiarato che: “La scelta di Roccella Ionica è molto significativa non solo perché il centro jonico è diventato meta continua di flussi migratori che si succedono con evidente carattere emergenziale, ma anche perché la tragedia del 17 giugno scorso non può lasciare nessuno indifferente”.
Il programma della Giornata, definito con il coordinamento dell’Ufficio Migrantes diocesano diretto da don Rigobert Elangui, si è articolato in diversi momenti: la celebrazione eucaristica nella chiesa San Nicola di Bari di Roccella Ionica (trasmessa in diretta sul canale youtube della Diocesi); presso il Convento dei Minimi la Festa dei Popoli caratterizzata dall’allestimento di stand multiculturali ed enogastronomici e dall’esecuzione di musica etnica; una visita al Porto delle Grazie per un momento di preghiera e raccoglimento in memoria delle vittime della tragedia del mare avvenuta il 17 giugno scorso al largo delle coste ioniche
Ala “Festa dei popoli”, alla presenza di numerosi immigrati che fanno parte dei progetti di integrazione diocesana e dove varie associazioni, quali “Jungi Mundu” e “Pathos”, insieme a tante altre, hanno dato vita ad un momento di convivialità e di testimonianze. In questo contesto il direttore dell’Ufficio Migrantes della Diocesi di Locri-Gerace, don Rigobert Elanqui, ha ricordato l’impegno delle diocesi calabresi e nazionali in favore degli immigrati ed ha aggiunto: «Questo di oggi è un momento di preghiera e di riflessione per tutti noi, ha una valenza pedagogica perché partendo dall’insegnamento di Cristo rafforzato dal messaggio del Santo Padre, che ci ricorda che Dio cammina con il suo popolo, è importante non dimenticare che il popolo è accanto a Dio, ed allora dobbiamo aprire i nostri cuori per accogliere i fratelli e sorelle in mobilità, ridando loro la dignità di essere persone umane».
«Roccella è per noi un luogo molto significativo. Un’occasione per conoscersi e farsi conoscere anche cosa è diventata per noi l’integrazione all’interno della nostra Diocesi. Allo stesso tempo è un momento importante per fare memoria di tutte le vittime dei naufragi che ci sono stati davanti alle coste calabresi», ha sottolineato Carmen Bagalà, direttrice della Caritas Diocesana, che ha aggiunto: «Tra i vari momenti della giornata c’è anche la possibilità di far conoscere le vicende di chi è arrivato da tanto lontano portando con sé una speranza. per questo abbiamo allestito una piccola “biblioteca umana” dove, in cinque minuti i rifugiati e migranti che sono presenti sul nostro territorio raccontano la loro storia. È, questa, un’altra occasione per vivere la fraternità di questo giorno».
Il terzo e conclusivo momento della giornata si è svolto sulla banchina del molo del porto delle Grazie dove sono state depositate delle corone di fiori per un momento di preghiera e raccoglimento in memoria delle vittime di tutte le tragedie del mare." Ha riassunto Rocco Muscari dell'Ufficio Comunicazioni Sociali Diocesi Locri-Gerace e componente dell’Ufficio Migrantes Diocesano (29/09/2024-ITL/ITNET)
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