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SICUREZZA SOCIALE - EUROPA /ASSEGNI FAMILIARI - PROCEDURA DI INFRAZIONE PER LA GRECIA SU MANCATO RISPETTO NORME UE COORDINAMENTO PREVIDENZA SOCIALE E LIBERA CIRCOLAZIONE LAVORATORI COMUNITARI

(2023-11-17)

La Commissione ha deciso di avviare una procedura di infrazione inviando una lettera di costituzione in mora alla Grecia (INFR(2023)2097) per il mancato rispetto delle norme dell'UE in materia di coordinamento della sicurezza sociale (regolamento (CE) n. 883/2004) e di libera circolazione dei lavoratori (regolamento (UE) n. 492/2011 e articolo 45 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea).

In base alla legislazione greca, solo ammissibili a richiedere le prestazioni familiari solo i cittadini dell'UE che risiedono in Grecia con i figli da almeno 5 anni.
I cittadini di paesi terzi, coperti dalla normativa dell'UE in materia di coordinamento della sicurezza sociale (ad esempio perché si sono trasferiti in Grecia da un altro Stato membro dell'UE), possono richiedere le prestazioni familiari solo dopo aver soggiornato in Grecia per almeno 12 anni.

Secondo il parere della Commissione, questa normativa viola il diritto dell'UE, in quanto non tratta i cittadini dell'UE in modo equo, e pertanto si qualifica come discriminazione. Il regolamento sul coordinamento della sicurezza sociale vieta inoltre qualsiasi requisito di residenza ai fini della percezione di prestazioni di sicurezza sociale, quali gli assegni familiari. La Grecia dispone ora di 2 mesi per rispondere e adottare le misure necessarie, trascorsi i quali la Commissione potrà decidere di inviarle un parere motivato. (17/11/2023-ITL/ITNET)

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