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DONNE - L'UNIONE EUROPEA PUO' FINALMENTE ADERIRE ALLA CONVENZIONE DI ISTANBUL SULLA PREVENZIONE E LOTTA ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

(2023-05-11)

I deputati hanno votato a favore dell'adesione dell'Unione europea alla Convenzione di ISTANBUL sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne.

A sei anni dalla firma della Convenzione di Istanbul - il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e le ragazze - e nonostante i molteplici appelli del Parlamento, l'UE non l'ha ancora ratificata a causa del rifiuto di alcuni Stati membri.

La Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne ("Convenzione di Istanbul") è il primo testo internazionale che definisce giuridicamente la violenza contro le donne e stabilisce un quadro completo di misure giuridiche e politiche per prevenire tale violenza, sostenere le vittime e punire gli autori.

Nell'ottobre 2015, la Commissione ha adottato una tabella di marcia che concludeva che l'adesione dell'UE alla Convenzione avrebbe creato un quadro coerente a livello europeo per combattere la violenza contro le donne, migliorato la prevenzione per tutte le donne e offerto una migliore protezione e sostegno alle donne e ai bambini vittime di violenza e a gruppi specifici di donne.

Tuttavia, il parere della Corte di giustizia dell'UE del 6 ottobre 2021 ha confermato che l'Unione europea può ratificare la Convenzione di Istanbul senza l'accordo di tutti gli Stati membri. La Corte UE ha individuato l’ambito di applicazione appropriato per l'adesione dell'UE nelle politiche di asilo e cooperazione giudiziaria in materia penale e negli obblighi delle istituzioni e della pubblica amministrazione dell'UE.

Mercoledì, i deputati hanno dato il loro consenso all’adesione in due votazioni separate:

·  per quanto riguarda le istituzioni e la pubblica amministrazione dell'Unione con 472 favorevoli, 62 contrari e 73 astensioni,

·  per quanto riguarda la cooperazione giudiziaria in materia penale, l'asilo e il non respingimento con 464 favorevoli, 81 contrari e 45 astensioni.

L'adesione dell'UE alla Convenzione di Istanbul non esime gli Stati membri dal ratificarla a loro volta, hanno ribadito i deputati, esortando i sei Paesi rimanenti - Bulgaria, Cechia, Ungheria, Lettonia, Lituania e Slovacchia - a ratificare la Convenzione senza indugio.

?ukasz Kohut (S&D, PL), relatore della commissione libertà civili, giustizia e affari interni, ha dichiarato: "La violenza di genere è il più grande problema quotidiano irrisolto in Europa. Una donna su tre nell'UE ha subito violenza fisica e/o sessuale - circa 62 milioni di donne. Quando è troppo è troppo! La Convenzione di Istanbul è riconosciuta come lo strumento più efficace per combattere la violenza di genere, poiché impone obblighi concreti. Un ombrello legislativo europeo antiviolenza proteggerà le donne e le ragazze in Europa, attraverso l'adesione dell'UE alla Convenzione di Istanbul!".

Arba Kokalari (PPE, SE), relatrice per la commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere, ha dichiarato: "È tempo che l'UE ratifichi la Convenzione di Istanbul. L'UE deve passare dalle parole ai fatti per fermare la violenza di genere, proteggere le vittime e punire gli autori. Sono molto contenta che l'UE stia finalmente compiendo i passi necessari per la sicurezza e le libertà fondamentali delle donne in Europa. Dopo quasi dieci anni di pressioni da parte del Parlamento europeo, ora la ratifica della Convenzione di Istanbul innalzerà gli standard nella lotta e nella prevenzione della violenza di genere".

Il Consiglio può ora procedere alla conclusione della procedura di adesione dell'UE alla Convenzione.(11/05/2023-ITL/ITNET)

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