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ITALIANI.ITALIANI ALL'ESTERO - PROF. BRUNETTA ALLA PRESIDENZA DEL CNEL. L'INSEDIAMENTO FRA UN PAIO DI MESI. IL RUOLO DEL CNEL NELL'ARCHITETTURA ISTITUZIONALE E SOCIALE DEL PAESE IN TRE VOLUMI.

(2023-03-27)

Aveva dato il suo addio alla politica alcuni mesi addietro. Domani il Consiglio dei Ministri dovrebbe procedere alla sua nomina come  Presidente del Consiglio Nazionale dell'Economia e Lavoro. Ma per il suo insediamento dovrà attendere l'elezione dei 64 Consiglieri a norma della legge  936 del 1986, il cui relatore fu l’attuale presidente Mattarella) prevede che il presidente debba aspettare l’insediamento dei nuovi consiglieri.
In attesa della nomina dei consiglieri, che - si prevede - richiederà probabilmente un paio di mesi  l’attuale presidente Tiziano Treu rimarrà in carica.

Un organismo il CNEL, il cui ruolo è di rilevanza costituzionale, "di consulenza delle Camere e del Governo per le materie e secondo le funzioni che gli sono attribuite dalla norma costituzionale e specificate dalla legge di attuazione.  Tre le sue funzioni:  consultiva, propulsiva in materia legislativa e di ricerca e studio.  Dunque, un organismo complesso sulla cui incisività sono  state avanzate critiche superate da una fattuale autoriforma ed una concreta riattivazione del suo ruolo, indebolitosi nelle più' recenti legislature ma fattualmente recuperato nella consiliatura che si sta chiudendo, anche alla luce della sua autoriforma.

Di particolare interesse, dunque, risulta il convegno che si è tenuto di recente al CNEL  in occasione della presentazione
del libro “Storia del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro 1946-2000” di Salvatore Mura edito dal Mulino cui hanno partecipato il presidente del Censis Giuseppe De Rita, la storica Simona Colarizi, il consigliere della Corte dei conti Paolo Peluffo, il Segretario Generale Francesco Tufarelli.

“Negli ultimi 5 anni il CNEL ha presentato ben 23 disegni di leggi di cui diversi sono stati trasformati in legge e di altri sono state recepite parti significative, rivalorizzando la funzione di iniziativa legislativa attraverso un coinvolgimento costante delle forze sociali. Abbiamo prodotto oltre 200 documenti a supporto dell’attività di Parlamento e Governo, attraverso pareri, audizioni, documenti di osservazioni e proposte, ma anche i rapporti sul mercato del lavoro e la qualità dei servizi pubblici, avviato accordi di collaborazione importanti come l’ultimo con il Ministro Casellati sulla semplificazione normativa. Il CNEL è un organo strategico per la nostra democrazia e la sua funzione, insostituibile, è prevista dalla normativa europea” ha affermato  il presidente uscente Tiziano Treu al convegno sul ruolo del CNEL nella storia d’Italia promosso in occasione della pubblicazione del libro.

“Il CNEL spesso è stato considerato inutile, invece rappresenta l’unico presidio della dimensione intermedia: quella del sindacato, del volontariato, dell’associazionismo, del localismo, delle province. La ricchezza del Paese sta nei corpi intermedi. E questa dimensione intermedia non è imputabile né al Governo, né al Parlamento. La vera sfida oggi è rafforzare l’identità del CNEL”, ha aggiunto il presidente del Censis ed ex presidente CNEL Giuseppe De Rita.

“La struttura del CNEL va rinforzata per svolgere al meglio l’intensa attività che la attende nei prossimi anni.  Nell’ultimo quinquennio abbiamo assistito ad un notevole sviluppo delle attività istituzionali attraverso la collaborazione con le commissioni parlamentari e con i ministeri.
Punte di eccellenza in questi anni sono stati le proposte legislative, l’attività istruttoria, i pareri relativi all’esame degli atti dell’Unione Europea nella fase ascendente. Il lavoro da compiere, tuttavia, è ancora lungo per consentire al CNEL di svolgere al meglio la funzione che gli ha affidato l’Assemblea costituente.” ha sostenuto il Segretario Generale Francesco Tufarelli.

“Il CNEL ha avuto un ruolo determinante nella storia d’Italia ma soprattutto ha dato un contributo fondamentale all’azione di governo nel tempo con una ricchezza di contributi e un patrimonio di cultura e di pensiero inestimabili che è sintetizzato negli oltre 1200 documenti prodotti. Basti pensare ai contributi determinanti che hanno portato alle normative sulla previdenza, la contrattazione erga omnes, le assicurazioni, sulla parità di genere, la sanità, i territori, con la grande intuizione dei patti territoriali, i BES, gli indicatori di benessere, la programmazione economica”, ha affermato la professoressa Simona Colarizi.

“Il CNEL nell’ordinamento italiano immaginato dai padri costituenti e perfezionato nel tempo era il cuore, la casa, della programmazione che non poteva essere lasciata solo al Governo e al Parlamento. Il libro sulla storia del CNEL ne fa comprendere l’importanza attraverso la ricchezza degli interventi. Oggi il suo ruolo è attuale più di prima con la crisi dei parlamenti di tutta Europa. Il CNEL può dare un contributo significativo alla programmazione che torna centrale con il PNRR attraverso il coinvolgimento delle parti sociali ai processi decisionali pubblici, come avviene in Francia”, ha spiegato Paolo Peluffo.

“La struttura del CNEL va rinforzata per svolgere al meglio l’intensa attività che la attende nei prossimi anni.  Nell’ultimo quinquennio abbiamo assistito ad un notevole sviluppo delle attività istituzionali attraverso la collaborazione con le commissioni parlamentari e con i ministeri.

Punte di eccellenza in questi anni sono stati le proposte legislative, l’attività istruttoria, i pareri relativi all’esame degli atti dell’Unione Europea nella fase ascendente. Il lavoro da compiere, tuttavia, è ancora lungo per consentire al CNEL di svolgere al meglio la funzione che gli ha affidato l’Assemblea costituente.” ha  sostenuto il Segretario Generale Francesco Tufarelli.

“Il libro sulla storia del CNEL è un modo per comprendere, anche attraverso l’analisi di fonti storiche dirette, che cos’è stato effettivamente questo organo, quali sono state le sue origini e come si è sviluppato, qual è stato il suo contributo alla storia socio-economica e politico-istituzionale”, ha concluso l’autore Salvatore Mura.(27/03/2023-ITL/ITNET)

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