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SINDACATI ITALIANI NEL MONDO - PERSONALE RETE ESTERA- LAURIOLA (SEGR.CONFSAL UNSA COORD. ESTERI): " LA RETE CONSOLARE: IL DESERTO DEI TARTARI"

(2023-02-01)

"Nonostante i messaggi rassicuranti sul rafforzamento della rete consolare, la realtà resta preoccupante." è in estrema sintesi quanto afferma in una nota Iris Lauriola, Segretario Naz.della  Federazione della Confsal Unsa Naz. Coordinamento Esteri, che sottolinea  la difficile situazione dei "colleghi in servizio all'estero ormai allo stremo delle forze" perché spiega "Sono loro che, quotidianamente, devono colmare il buco dei posti vacanti, a fronte di una
crescente domanda di servizi consolari"  pur non vivendo "condizioni di lavoro serene" e con "la pressione - giustificata- di una comunità italiana all’estero che ha pieno diritto ai servizi che lo Stato, e solo lo Stato, deve rendere ai propri cittadini"

La sindacalista della Confsal UNSA del Coordinamento Esteri si sofferma, quindi, sulla molteplicità delle situazioni che riguardano i dipendenti della Rete Estera del Ministero: impiegati di ruolo, impiegati con contratto regolato dalla legge italiana, impiegati con contratto regolato dalle leggi locali.

"- I colleghi di ruolo costretti ad assolvere il servizio all’estero a costo di sacrifici e disagi che coinvolgono le loro famiglie, a condizioni spesso inaccettabili, con un’indennità di servizio (ISE), sempre più inadeguata;

- i colleghi con contratto regolato dalla legge italiana, una vera e propria specie in via d’estinzione, paralizzati da oltre trent’anni dalla negazione di una qualsiasi possibilità di avanzamento di carriera, privi di adeguamenti e che oggi, più che mai, si assumono responsabilità sempre più complesse e mai ricompensate;

- i colleghi con contratto regolato dalle leggi locali umiliati da uno stato di confusione dettato da contratti ibridi, ai quali sono negati giusti livelli retributivi, riconoscimenti meritocratici ed elementari diritti sindacali...." si legge nella nota

Per Iris Lauriola " il problema è alla base: lo stipendio e l'ISE del personale presso la sede centrale presso la sede centrale e le sedi estere  non attirano più. Non si contano i casi di vincitori di concorso per le AAFF, i quali, una volta appresa l’entità del futuro stipendio, si congedano cortesemente con un “Non mi conviene”.
Stessa tendenza sulla rete estera, nella quale assumere un lavoro in consolato con stipendi e contratti regolati dalle leggi locali, non fa più gola ad alcuno"

Inoltre, Lauriola stigmatizzi nella nota, la tendenza generale da parte delle P.A. "ad assumere personale interinale, con la creazione di un rapporto di lavoro precario, privo di alcuna protezione sindacale, sottoposto al trattamento delle ditte mediatrici", per finire con la quotidiana preoccupazione per la propria sicurezza personale, nonostante le assicurazioni del MAECI, da parte dei funzionari e degli impiegati al di fuori delle sedi dei Consolati e delle Ambasciate. (01/02/2023-ITL/ITNET)

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