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				IMMIGRAZIONE - EUROPA - MINISTRI INTERNI: COOPERAZIONE CON PAESI ORIGINE E TRANSITO, AUMENTO SFORZI MECCANISMO SOLIDARIETA'. MIN.PIANTEDOSI "PIANO RIPERCORRE CIO' CHE ITALIA AVEVA AFFERMATO
				
				
				(2022-11-26) 
				   I ministri degli affari interni dei Paesi UE  hanno discusso della situazione attuale lungo tutte le rotte migratorie, facendo il punto sulle sfide urgenti e sulla strada da seguire congiuntamente.
  Vít Rakušan, ministro degli interni ceco ha dichiarato: negli ultimi anni abbiamo adottato una serie di misure per affrontare congiuntamente le sfide migratorie che dobbiamo affrontare. Tuttavia, si può e si deve fare di più per trovare soluzioni più sostenibili e adattarsi alla situazione in continua evoluzione. Nella riunione di ieri i ministri hanno ribadito il loro impegno a trovare soluzioni comuni concrete che possano essere messe in atto immediatamente, lavorando a stretto contatto per concludere quanto prima la riforma in corso sulla migrazione.
  I ministri hanno sottolineato l'importanza di prestare la massima attenzione a tutte le rotte, sulla base di un approccio globale. 
  Hanno confermato l'unità dell'UE nell'affrontare le sfide attuali e future.
  La presidenza ha pubblicato una sintesi al termine della riunione, evidenziando una serie di principi per il futuro comune, tra cui:
  - impegno continuo per costruire un sistema di migrazione e asilo più resiliente e dedicare tutti gli sforzi per trovare quanto prima un compromesso sulla riforma del patto dell'UE in materia di asilo e migrazione.
  - la necessità di intensificare il sostegno e la cooperazione dell'UE con tutti i paesi e le organizzazioni partner per prevenire le partenze e la perdita di vite umane, affrontare le cause profonde della migrazione e combattere le reti di trafficanti e migliorare in modo significativo il rimpatrio e la riammissione.
  - accogliendo con favore il piano d'azione della Commissione sul Mediterraneo centrale e la sua disponibilità a sviluppare piani d'azione simili per altre rotte, a cominciare dalla rotta dei Balcani occidentali.
  - un impegno ad aumentare gli sforzi per attuare il meccanismo di solidarietà concordato da alcuni Stati membri a giugno
  - la necessità di rafforzare il coordinamento e la cooperazione con tutti gli attori coinvolti nella ricerca e nel soccorso
  - l'importanza di un'adeguata protezione e gestione delle frontiere esterne dell'UE, rifiutando ogni tentativo di strumentalizzazione dei migranti.   - per la convergenza e l'apprezzamento tra i partecipanti sulle linee fondamentali del piano di azione presentato dalla Commissione europea relativo alla gestione dei flussi migratori verso l'Unione.
 
  Quanto alla posizione dell'Italia, Soddisfazione del Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi - al consiglio straordinario Giustizia e Affari interni (Gai)  che ha dichiarato:
  "Il piano ripercorre quello che l'Italia aveva sempre affermato, ovvero la necessità di un'azione forte dell'Europa per migliorare il sostegno ai Paesi di origine e transito dei flussi, sia sviluppando azioni di contenimento delle partenze sia migliorando i meccanismi di rimpatrio.
  Si è discusso anche in merito alla necessità di condividere al più presto meccanismi di maggior coordinamento delle operazioni Sar (search and rescue) nel Mediterraneo e non solo, ha proseguito Piantedosi.
  Il confronto è stato incentrato "soprattutto sulla rotta del Mediterraneo centrale" ma trattandosi di "metodologie e azioni che sono condivisibili su tutte le rotte che riguardano le frontiere esterne dell'Europa, si è fatta una discussione globale".
  "Non si è trattato di casi singoli né di gestione operativa, questi sono luoghi dove si stabiliscono metodologie, regole e prospettive per il futuro", ha aggiunto il ministro dell'Interno dichiarandosi "molto soddisfatto" e dando appuntamento al prossimo consiglio Gai dell'8 dicembre. (26/11/2022-ITL/ITNET)
  
			 
			
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