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ITALIANI ALL'ESTERO - CGIE : "INTERNAZIONALIZZAZIONE SISTEMA PAESE" MASI (SEGR.GEN.DANTE ALIGHIERI) "PASSA ATTRAVERSO LA CULTURA". LA PIATTAFORMA "DANTE GLOBALE". MANGIONE (V.SEGR.CGIE PAESI ANGLOFONI):PRODOTTO SPIRITO MA ANCHE PRODOTTO....

(2021-01-26)

  “La pandemia ha costretto tutti a rivedere le proprie posizioni." Parte da questo acclarato dato di fatto il Segretario Generale della Società Dante Alighieri, Alessandro Masi, per presentare agli italiani all'estero,  nel corso dell'incontro preparatorio della Conferenza Stato/Regioni- Prov. Aut./CGIE, la Piattaforma digitale, promossa in collaborazione con la Farnesina,  "Dante Globale", termine che sta a significare l'estensione della nostra presenza in numerosissimi Paesi del mondo dove tutti parlano la lingua italiana".  "Questo è d'altra parte, il denominatore comune dei nostri interessi e della nostra idea di cultura .

"Ma uno dei temi che vorrei richiamare in questo contesto, ha proseguito Masi, non è tanto  l’amore per l’italiano, che e’ solido e consolidato, come già ricordato dalla V.Ministro Sereni, abbiamo intorno ai due milioni di studenti stranieri all'anno. Piuttosto, e’  quello della formazione."
"Abbiamo un popolo di insegnanti che negli ultimi anni si è assottigliato e sta sparendo, forse per mancanza di risorse e di attenzione in alcune aree di sviluppo sulle quali probabilmente avremmo dovuto focalizzare meglio l'interesse. Il corpo docente  - dicevo -  che e’ l'ossatura del sistema della diffusione dell'italiano all’estero ed ha bisogno di sostegno. Sono loro  in prima linea, che formano i ragazzi e quanti vogliono imparare l'italiano, per cui la piattaforma oltre all'utilizzo per l'insegnamento dell'italiano on line, avrà un grandissimo spazio rivolto a questo popolo di docenti: sia per coloro che dall'Italia vogliono intraprendere un’esperienza all’estero sia per gli stranieri che hanno livelli di formazione molto alta e che vogliano frequentare le nostre università ” ha affermato Masi, facendo presente, tra l'altro, che nella piattaforma trovera’ spazio anche il tema dell’identita’ nazionale, perchè la nostra cultura è un tema identitario .

"Essere italiani non significa essere nazionalisti. Essere italiani significa essere umanisti, sposare un concetto di cultura fondamentale. La cultura italiana infatti appartiene ai popoli, appartiene all’universalita’. Per questo il concetto di  umanesimo è per noi così forte e deve essere tenuto ben a mente."
Per  il Direttore Generale della Società Dante Alighieri la Divina Commedia "è il testamento dell'umanità e noi siamo depositari di questo testamento e siamo ben felici di poterlo esportare con la nostra lingua". Perchè attraverso la nostra cultura  - ha sottolineato Masi - passa anche il brand Italia, sostenendo l'internazionalizzazione del nostro Paese"

Ebbene, tutto ciò sarà presente sulla piattaforma "Dante Globale" - ha concluso Masi - annunciando che la piattaforma  sara'  inaugurata il 25 marzo.
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MANGIONE (V.SEGR.CGIE PAESI ANGLOFONI): L'ITALIANO: UN PRODOTTO DELLO SPIRITO MA ANCHE PRODOTTO DA POTENZIALITA' ALTISSIME DI SFRUTTAMENTO PRATICO.

Quest'anno, oltre ai 700 anni della morte di Dante Alighieri, corre anche il cinquantenario dell'approvazione della Legge 153 che prevedeva l'insegnamento della lingua italiana a tutti gli emigrati italiani all'estero ed alle loro famiglie. Un discorso per permettere di mantenere il legame con l'Italia ed al tempo stesso che relegava l'insegnamento dell'italiano a lingua etnica, mentre l'italiano è tutt'altro che una lingua etnica. L'Italiano è una lingua di cultura ed è una lingua di business ed è il più raffinato prodotto del made in Italy attraverso i secoli. Dunque, un prodotto dello spirito ma anche un prodotto dalle potenzialità altissime di sfruttamento pratico" . Lo ha sottolineato  oggi nel corso dell'incontro preparatorio della IV Conferenza Stato/Regioni- Prov. Aut./CGIE, la Vice Segretaria del CGIE per i Paesi anglofoni, Silvana Mangione, sul tema dell'Internazionalizzazione del Sistema Paese.

"Gia’ venticinque anni fa - ha ricordato Mangione - il CGIE aveva richiesto un vero progetto politico che coordinasse tutti gli interventi per l’italiano all'estero per trasformarlo in un meccanismo di commercializzazione del Made in Italy’, attraverso anche l'inserimento di parole italiane’, in modo particolare nell’inglese."  Tant'è che oggi ci sono a New York moltissime  insegne in lingua italiana.
Ebbene, da questa nostra richiesta il MAECI si è dimostrato  da subito sensibile e si e’ costruito il meccanismo della promozione integrata all'interno della quale c'è l'italiano.  Mancano però due passaggi: un progetto politico che coinvolga gli altri Ministeri e anche altre forze  perchè si trainino a vicenda. E’ necessario un rapporto trasversale dello Stato, insieme al mondo dell’industria, alle competenze delle Regioni e alle comunita’ all'estero attraverso le loro rappresentanze di base ,  il CGIE e i parlamentari eletti all’estero” ha osservato Mangione sottolineando la crescita esponenziale dello studio dell'italiano all’estero ma una carente
internazionalizzazione delle universita’.  E' questo lo spazio sul quale dobbiamo intervenire con forza per renderlo spazio dell'internazionalizzazione .

“A questo proposito, lancio un’idea che vorremmo esportare dagli Stati Uniti: riuscire a costruire dei rapporti per quanto riguarda l’erogazione di doppi titoli, uno italiano e l’atro magari statunitense o canadese, su due materie contemporaneamente’, una quelle quali l’italiano, l’altra una diversa materia” ha suggerito Mangione.

Mangione ha, infine, avanzato l'idea di un recupero dello spirito della legge 156 , ad esempio per il mantenimento della lingua italiana, laddove la frequentazione delle scuole all'estero finisca automaticamente per disperdere quanto i bambini hanno appreso in famiglia. Di qui la proposta lanciata da Mangione di promuovere nelle regioni italiane un'offerta turistica che permetta anche il mantenimento della lingua italiana nel contesto dell'insegnamento locale.".(26/01/2021-ITL/ITNET)

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