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SICUREZZA SOCIALE - EUROPA - DAL CONSIGLIO EUROPEO SU PROPOSTA DI DIRETTIVA: I DIRITTI DEI LAVORATORI NEL LAVORO CHE CAMBIA
(2018-06-22)
21 giugno 2018 il Consiglio ha concordato la sua posizione negoziale (orientamento generale) sulla direttiva relativa a condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili. Sulla base di questo mandato, la presidenza del Consiglio avvierà negoziati con il Parlamento europeo dopo che quest'ultima avrà adottato la sua posizione.
"Nuovi modi di lavorare possono portare molti vantaggi sia ai lavoratori che all'economia. Tuttavia, dobbiamo assicurarci che siano anche in grado di affrontare eventuali problemi che potrebbero sorgere. Questo progetto di direttiva definisce una serie di diritti minimi per i lavoratori come parte della risposta alle sfide di queste nuove forme di occupazione." ha dichiarato Biser Petkov, Ministro del lavoro e delle politiche sociali della Bulgaria.
Questo progetto di direttiva affronta le sfide poste dagli sviluppi nel mondo del lavoro, tra cui la crescente flessibilizzazione del mercato del lavoro e, in particolare, l'aumento del numero di forme di lavoro "non standard", come il lavoro temporaneo, part-time e lavoro a chiamata, contratti a zero ore, su richiesta e occupazione multipartitica.
Le nuove forme di occupazione spesso non sono regolari o stabili come i tradizionali rapporti di lavoro e possono portare a una prevedibilità ridotta per i lavoratori interessati, creando incertezza sui diritti applicabili e sulla protezione sociale. Può anche portare a situazioni in cui i lavoratori sono messi in una situazione molto dipendente e precaria, con incertezza sul quando e se lavoreranno il giorno successivo.
Il progetto di direttiva include obblighi riveduti per informare i lavoratori degli aspetti essenziali del loro lavoro, in forma scritta e tempestiva. I tempi per il ricevimento di queste informazioni sono stati ridotti da due mesi a una settimana per le informazioni di base iniziali e, infine, un mese dopo il primo giorno lavorativo per il resto delle informazioni. Ciò include informazioni sul luogo di lavoro, tipo di lavoro, orario di lavoro, retribuzione, importo delle ferie retribuite, istituto che riceve i contributi di sicurezza sociale, diritto alla formazione e procedura per la cessazione del rapporto di lavoro. Una delle novità è che se il modello di lavoro del lavoratore è imprevedibile, il datore di lavoro dovrà comunque indicare il periodo di riferimento in cui il lavoratore può essere tenuto a lavorare e il preavviso minimo.
Vengono definiti anche alcuni diritti minimi per i lavoratori, incluso il diritto a :
limitare a 6 mesi la durata del periodo di prova all'inizio del lavoro; assumere un altro lavoro con un altro datore di lavoro in parallelo; sapere con ragionevole anticipo quando il lavoro avrà luogo; chiedere un lavoro più sicuro e ricevere una risposta scritta dal datore di lavoro; per ricevere una formazione obbligatoria senza costi
La Commissione ha presentato la sua proposta il 21 dicembre 2017, a seguito della proclamazione del pilastro europeo dei diritti sociali nel novembre 2017. Questa direttiva aggiornerà e abrogherà la direttiva 91/533 / CEE in vigore sul diritto per i dipendenti di essere informati per iscritto sugli aspetti essenziali del rapporto di lavoro (direttiva di dichiarazione scritta). (22/06/2018-ITL/ITNET)
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