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FISCO - IMU CASE ITALIANI ALL'ESTERO - AUDIZIONE CGIE COMMISSIONE FINANZE - UNANIMITA' ESENZIONE Ia CASA: QUESTIO-NE DI EQUITA', CONNESSIONI TRA SISTEMI, OPPORTUNITA', SENSO REALE CITTADINANZA FRA DIRITTI OGNI CITTADINO ITALIANO

(2023-09-27)

La Commissione Finanze della Camera ha svolto l'audizione dei rappresentanti del Consiglio generale degli italiani all’estero (Cgie) nell’ambito dell’esame delle proposte di legge recanti «Modifiche all'articolo 1, comma 741, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, e all'articolo 1 della tariffa, parte prima, allegata al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131, in materia di equiparazione del regime fiscale nell'applicazione dell'imposta municipale propria e dell'imposta di registro relativamente a immobili posseduti nel territorio nazionale da cittadini iscritti nell'Anagrafe degli italiani residenti all'estero».****

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Dell'audizione è stata resa pubblica solo in parte, come si evince dallo streaming  on line della Camera, ed è su tale seconda parte ITALIAN NETWORK relaziona.
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"Con oltre 3 milioni di connazionali che hanno lasciato l'Italia e l'incremento generale della mobilità, che si auspica diventi circolare  abbiamo l'esigenza  che provvedimenti come questi facilitino la  "connessione fra i connazionali all'estero e l'Italia" :lo ha affermato Gianluca Lodetti, vice Segretario di nomina governativa del CGIE, nel corso dell'Audizione dei rappresentanti del cosiddetto "parlamentino" degli italiani all'estero parlando delle proposte di riforma del regime fiscale riguardante il regime fiscale dell'IMU e dell'imposta di registro sugli immobili posseduti sul territorio italiano dai cittadini iscritti all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero".

Favorevolissimi, dunque, gli esponenti del CGIE sull'accoglimento di proposte in tal senso, anche se - ha fatto presente Lodetti, " i problemi fiscali degli italiani all'estero sono numerosissimi" precisando, "parlo dei problemi relativi alle convenzioni contro le doppie imposizioni fiscali, delle norme di accompagnamento dei servizi consolari...."

Per Maria Chiara Prodi, vice segreteria Area Europa -Nord Africa, menzionando la pregressa esperienza personale nella Commissione Nuove Generazioni, ha rilevato come negli scorsi provvedimenti in materia "c'è stata una visione delle misure fiscali indirizzata in particolare ai connazionali pensionati, mentre il tema risulta fondamentale per tutte le generazioni e soprattutto per quelle soggette non solo alla circolarità, ma anche alla precarietà,  facendo sì che  "la questione della residenza sia un termine tutto da rivedere". 

"Un fattore - ha proseguito - che incide  anche sulla scelta dei giovani di non iscriversi all'AIRE. E siccome tale fattore  si lega ai costi ingenti del mantenimento della sanita' in Italia - almeno 2.000 euro l'anno - anche per chi non lo utilizza" l'esponente del CGIE ha fatto presente  come si debba terne conto che alcune decisioni finiscono, poi, per incidere  'a cascata' su una serie di altre questioni."
Pertanto, per la vice Segretaria del CGIE , a ben vedere non si tratta solo di provvedimenti che riguardano l'equita'  ma che permettono di regolarizzare altri sistemi, creando un vantaggio non solo in termini di attaccamento dei connazionali all'Italia ma anche di semplificazione nei rapporti tra Stato ed cittadini all'estero."

Dopo aver ringraziato maggioranza ed opposizione per essersi resi disponibili all'incontro, nonostante la complessita' dei lavori parlamentari, l'On. Toni Ricciardi (PD/Estero), in riferimento alle affermazioni della consigliera Prodi ed all'unanimità delle posizioni espresse dai rappresentanti del CGIE, ha auspicato che si possa in breve tempo chiudere il ciclo di audizioni e per portare quanto prima  il provvedimento in Aula", pur nelle more dell'iter legislativo..."
Il deputato ha, tra l'altro, voluto "pubblicamente e formalmente"  "ringraziare la maggioranza per aver incrociato una disponibilità non solo d'ufficio rispetto alla quota parte che spetta all'opposizione ma andando oltre".

"Un fatto chiaramente positivo che i gruppi parlamentari rappresentati si stiano muovendosi insieme. Credo che sia la cosa migliore per arrivare ad una discussione in Aula e, quindi, ad una ratifica del provvedimento." ha affermato l'On. Virginio Merola (PD), sottolineando l'interesse delle informazioni espresse dai consiglieri del CGIE, ed in particolare il fatto che le differenze fra generazioni  non hanno senso, ed anzi possono diventare un ostacolo. Andare all'estero è in qualche caso una scelta. Rendere le scelte libere il più possibile da ostacoli credo sia un nostro compito." ha concluso il parlamentare.

"Non c'è dubbio che l'unanimità di vedute sull'argomento favorirà il percorso in Aula del provvedimento anche nel confronto con il Governo, in genere 'restrittivo' su pareri che impattano la finanza pubblica" ha commentato l'on. Saverio Congedo (FdI) ricordando le tre proposte di riforma,  presentate dagli on. Ricciardi (PD/estero), Onori(M5S/Estero) e Di Giuseppe ( FdI/Estero), del collega Tremaglia (nipote del Min. Mirko Tremaglia) e delle suggestioni della  Legge Tremaglia del 2001 che prevedeva concretamente  la partecipazione degli italiani all'estero alla vita democratica."
Ebbene ha sottolineato "La proposta di legge sancisce un principio di "equità", però riguarda anche il dato suggerito della "connessione", per cui l'equiparazione dei connazionali all'estero che hanno una casa in Italia con gli italiani in Italia deve essere considerato, secondo il parlamentare "un elemento in piu' che rafforza questa coesione degli italiani indipendentemente dalla residenza".

Chiarissimo il giudizio dell'on. Simone Billi (Lega/Estero) "La tassazione sulla prima casa è un'ingiustizia per noi italiani all'estero e incide pesantemente sul budget sia dei pensionati che delle famiglie italiane all'estero, mentre, invece, la casa in Italia deve servire per promuovere il legame con la madrepatria." Ha affermato in Commissione Finanze il Presidente del Comitato per gli Italiani all'Estero della Commisione Affari Esteri della Camera.
Inoltre, ha aggiunto il parlamentare, "Si fa tanto parlare del turismo d ritorno. Pensiamo che i giovani di origine italiana che sono nati all'estero daranno un grande input. Ma il turismo di ritorno  viene grandemente promosso se la famiglia ha una casa in Italia. Di sicuro la terza generazione ci va a passare una parte delle proprie vacanze ed il legame con la madrepatria rimane forte".

"Ma c'è di più - ha esplicitato il parlamentare eletto nella Circoscrizione Estero-Europa - i nostri connazionali mi riportano il fatto della grandissima difficoltà nella vendita della casa in Italia non potendo più pagare l'IMU. E ciò si verifica spesso perchè si tratta di case situate in piccoli villaggi i cui immobili non hanno mercato ed in più si tratta di case mal tenute. Per cui l'unica opzione  che rimane è quella di buttare giù il tetto per renderla inabitabile, ma non sempre ciò è possibile se si tratta, ad esempio, di una palazzina."
Quindi, ha concluso il parlamentare eletto nelle fila della Lega in Europa, "sono grandi le difficoltà della comunità italiana all'estero nel pagamento dell'IMU"  D'altra parte, le proposte depositate sono anche giuste per le strategie commerciali ed economiche come il turismo di ritorno".  Ha concluso l'on. Billi, ricordando come fosse stata anche da lui presentata una  proposta di legge in materia, che riteneva fosse stata già accorpata a quelle in esame, e che suppone sara' fatto a breve".

Sul tema della defiscalizzazione dei cittadini italiani all'estero e dei cittadini stranieri che vivono in Italia è intervenuto, in replica, il Segretario Generale del CGIE, Michele Schiavone,  "come  è  stato dichiarato, è emersa la necessità di equiparare i diritti fiscali dei cittadini italiani all'estero e gli autoctoni, in quanto non ci sarebbe ragione per diversificare l'aspetto fiscale proprio perchè un cittadino italiano che vive all'estero nel giro di 48 ore potrebbe ritornare in Italia e, avendo una proprietà immobiliare che risulta essere la "prima casa,  prendere la decisione di rientrare  al proprio Paese di origine.  Una tale considerazione rimetterebbe il senso reale della cittadinanza al centro dei diritti di ogni cittadino italiano."

Questione diversa per coloro che  possiedono multiproprietà , seconde case, ecc... che è oggetto di dibattito anche in altri Paesi. 

Mentre il fatto di venir accertato che si tratta di Ia casa, oltre ai richiami delle istituzioni europee,  ci spinge  a sottolineare  l'esigenza di dare concretezza a questi quattro progetti di legge, proprio perchè da quando c'è stata una  diversificazione tra i cittadini residenti ed italiani all'estero si è aperto un'ampio dibattito.
Per di piu'  risulta un discrimine anche tra i residenti all'estero, ovvero tra chi gode di benefici ed esenzioni, come il 35,7% dei pensionati, ed i cittadini che hanno acquisito o ricevuto in eredita' le case dei genitori e sono costretti a pagare le tasse in Italia e - ha fatto presente Schiavone - proprio per tali questioni spesso finiscono per rinunciare alla proprietà ed alla eredità."
E concludendo, ha aggiunto  "Talvolta, succede anche che vi sia qualcuno che si sente spinto a rinunciare alla cittadinanza italiana". "Sono di certo casi estremi ma che avvengono, ragion per cui siamo convinti che i 4 provvedimenti rispecchino esigenze reali e diffuse nelle nostre comunità in tutti i continenti". (27/08/2023-ITL/ITNET)

IL TESTO DEL PROVVEDIMENTO IN ESAME
                       
N. 956

PROPOSTA DI LEGGE d'iniziativa dei deputati:

TONI RICCIARDI, MEROLA, GUERRA, UBALDO PAGANO, AMENDOLA, CARÈ, CASU, D'ALFONSO, DI SANZO, FERRARI, GRIMALDI, IACONO, LAI, MANZI, MARINO, PORTA, QUARTAPELLE PROCOPIO, ROGGIANI, SCOTTO, SIMIANI, STEFANAZZI, VACCARI

Modifiche all'articolo 1, comma 741, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, e all'articolo 1 della tariffa, parte prima, allegata al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131, in materia di equiparazione del regime fiscale nell'applicazione dell'imposta municipale propria e dell'imposta di registro relativamente a immobili posseduti nel territorio nazionale da cittadini iscritti nell'Anagrafe degli italiani residenti all'estero

Presentata il 6 marzo 2023

??Onorevoli Colleghi! — La presente proposta di legge ha l'obiettivo di realizzare l'equiparazione del regime fiscale applicato agli immobili posseduti nel territorio nazionale da cittadini italiani iscritti nell'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (AIRE) e da quelli residenti nel territorio nazionale.

??Attualmente, molti cittadini italiani e cittadine italiane residenti all'estero hanno mantenuto o ereditato un'abitazione di proprietà in Italia anche come simbolo di attaccamento e di affetto verso le proprie origini. Il tema connesso al regime fiscale applicabile a tali immobili è quindi di particolare rilevanza nell'ambito della comunità italiana che vive fuori dei confini nazionali. In particolare, tali connazionali chiedono che venga finalmente superata la perdurante disparità di trattamento fiscale che essi subiscono rispetto ai residenti in Italia arrivando, quanto prima possibile, a un'equiparazione del regime fiscale degli immobili posseduti dai cittadini italiani iscritti all'AIRE e da coloro che sono residenti nel territorio nazionale, basato sul criterio di cittadinanza e quindi di iscrizione all'AIRE, che preveda, di fatto, un doppio indirizzo di residenza: all'estero e in Italia.

??La Corte costituzionale, con la sentenza n. 209, depositata il 13 ottobre 2022, è intervenuta sulla disciplina per l'esenzione dall'imposta municipale propria (IMU) per l'abitazione principale, stabilendo che, ai fini dell'esenzione, per «abitazione principale si intende l'immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente», dando, quindi, rilievo alla effettiva sussistenza della dimora abituale e riconoscendo il diritto all'esenzione dall'applicazione dell'IMU per i coniugi che risiedono anagraficamente o dimorano abitualmente in immobili diversi.

??La legislazione in materia di fiscalità immobiliare concernente i cittadini iscritti all'AIRE ha subìto alcuni cambiamenti nel corso degli ultimi anni. La legge 27 dicembre 2019, n. 160 (legge di bilancio per l'anno 2020), ha escluso la possibilità, precedentemente prevista nel 2015, per i cittadini italiani residenti all'estero, già pensionati nei Paesi di rispettiva residenza, di adibire un immobile ad abitazione principale. Successivamente, il comma 48 dell'articolo 1 della legge 30 dicembre 2020, n. 178 (legge di bilancio per l'anno 2021), ha nuovamente modificato la disciplina concernente l'applicazione dell'IMU prevedendo, a partire dall'anno 2021, che sugli immobili di proprietà di pensionati non residenti nel territorio dello Stato, non locati o dati in comodato d'uso, l'imposta è applicata nella misura della metà. Infine, il comma 743 dell'articolo 1 della legge 30 dicembre 2021, n. 234 (legge di bilancio per l'anno 2022), ha disposto in favore dei medesimi soggetti, limitatamente al 2022, la riduzione della misura dell'IMU al 37,5 per cento.

??Molti cittadini italiani residenti all'estero sono soggetti a un trattamento discriminatorio in quanto sono sottoposti a doppia tassazione: da un lato, l'applicazione dell'IMU sulla seconda casa di proprietà in Italia e, dall'altro lato, la tassazione prevista nel Paese in cui hanno la residenza fiscale. Con la presente proposta di legge si intende quindi eliminare l'ingiusto trattamento fiscale attuato nei confronti dei connazionali che risiedono all'estero e che sono iscritti all'AIRE. Si rileva, inoltre, come l'equiparazione all'abitazione principale, ai fini dell'applicazione dell'IMU, per gli immobili posseduti in Italia dai cittadini iscritti all'AIRE contribuirebbe a scongiurare l'abbandono definitivo dei piccoli comuni nonché a favorire il ritorno dei connazionali in Italia nel periodo della pensione, permettendo anche l'ingresso nel territorio italiano di rilevanti risorse derivanti dal pagamento delle pensioni estere, stimate in misura superiore a 10 miliardi di euro annui.

PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

??1. Alla lettera c) del comma 741 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2019, n. 160, è aggiunto, in fine, il seguente numero:

????«6-bis) una sola unità immobiliare a uso abitativo, con le relative pertinenze, posseduta, a titolo di proprietà o di usufrutto, in Italia da cittadini iscritti nell'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (AIRE), a condizione che sia situata nel comune di iscrizione nell'AIRE e che non risulti locata o data in comodato d'uso».

??2. Alla lettera a) della nota II-bis) all'articolo 1 della tariffa, parte prima, allegata al testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131, le parole: «cittadino italiano emigrato all'estero» sono sostituite dalle seguenti: «cittadino iscritto nell'Anagrafe degli italiani residenti all'estero».
??3. Agli oneri derivanti dall'attuazione delle disposizioni di cui al presente articolo, valutati in 8 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2023, di cui 3 milioni di euro annui destinati al reintegro delle minori entrate dei comuni, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190. (27/09/2023-ITL/ITNET)

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