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IMMIGRAZIONE - ASSEMBLEA ONU - PREMIER MELONI: DEPOSTO CORONA MONUMENTO A CRISTOFORO COLOMBO. "L'IMMIGRAZIONE NON E' QUESTIONE SOLO DELL' ITALIA. NO HOTSPOT IN ITALIA"

(2023-09-19)

La premier Giorgia Meloni, a New York per la 78ma Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ha tenuto un punto stampa a Columbus Circle, a margine della cerimonia di deposizione di una corona ai piedi della statua di Cristoforo Colombo.

"L'immigrazione rappresenta una parte significativa del mio intervento di domani" ha ribadito, precisando "Io penso che un'organizzazione come quella delle Nazioni Unite che fu fondamentale nel contribuire a sconfiggere la schiavitù non possa oggi consentire il  ritorno di quella barbarie sotto altre forme. Ed intendo dirlo con chiarezza. Le interlocuzioni sono attualmente in corso ma intendo portare questo tema con forza all'Assembla Generale.
Sara' una parte significativa del mio intervento... e confido che da questo punto di vista si possa implementare il sostegno ed il ruolo degli organismi multilaterali sulla questione, perchè non è una questione che investe solamente l'Italia e che l'Italia, nonostante gli sforzi, non può risolvere da sola questo problema per la sua portata in Africa a seguito del del conflitto (Russia /Ucraina) che si somma a problemi che erano già strutturali."

Quanto al grande hotspot in Sicilia:  la Premier ha dichiarato "Anche l'Europa credo che stia sbagliando se crede che si possa chiudere il problema in Italia, perchè innanzitutto non consentirò che l'Italia diventi un campo profughi d'Europa. In secondo luogo, anche se ci fossero al governo persone con una visione immigrazionista, come per il passato: il problema non si riesce a fermarlo in Italia. Quindi, l'unico modo è dichiarare guerra ai trafficanti e questo va fatto con il supporto di tutto il sistema multilaterale e da tutte le nazioni che non accettano di farsi 'ricattare' da organizzazioni criminali". E,  dall'altra parte, ha proseguito Meloni, con un lavoro molto serio che va fatto in Africa". Continente - fatto presente , "che sta vivendo una condizione molto difficile sulla quale non sempre l'atteggiamento dell'Europa in passato è stato giusto. Serve, infatti, una cooperazione più paritaria, non predatoria perchè i Paesi africani possano vivere delle grandi risorse che l'Africa detiene".

Per Giorgia Meloni, "le Nazioni Unite giocano un ruolo importante di sensibilizzazione su questo tema,  per  far capire che non si tratta di questione ideologica ma che il problema c'è, è reale.  Dopodiché sulla questione degli Hotspot in Libia per valutare le richieste di asilo e la loro praticabilità,  ovvero per distinguere il tema dei rifugiati, che è stato sovrapposto a quello dei migranti economici dagli stessi migrati economici. Una proposta che ha una sua utilità' e che può essere non risolutiva ma importante.
Chiaramente, per fare questo ci vuole la collaborazione e cooperazione dei Governi africani. Ciò su cui è necessario lavorare, ma una volta che ciò si possa mettere in piedi, il ruolo delle Nazioni Unite diventerebbe fondamentale nel consentire, senza approcci ideologici, una maggiore attenzione da parte di tutti su questa materia e non mescolare cose che non stanno insieme."

Circa il suo incontro con il Presidente  turco Erdogan, la premier italiana ha dichiarato di aver parlato di migranti e del ruolo importante che i Paesi del Mediterraneo giocano sulla questione". In particolare circa "il ruolo della Turchia lo ha definito "importante" sia per la tratta mediterranea che per la rotta balcanica, dove la Turchia ha dato dei segnali di attenzione sulla questione dei visti, ma credo che si possa fare di piu' .
Oggi abbiamo un problema dalla Libia con la questione dell'inondazione e tutto diventa molto piu' complesso.
Sulla Libia il lavoro che il Governo ha fatto ha portato i suoi risultati, perchè il grosso dei flussi oggi arriva dalla Tunisia. Oggi c'è una escalation ed il ruolo della Turchia può' essere un ruolo molto importante."

Poi, affrontando la questione tunisina la Premier Meloni ha dichiarato " E' importante per me che vada avanti il Memorandum con la Tunisia, al di là dei soliti tentativi della sinistra europea di minare un lavoro molto delicato, lungo e faticoso e non avere il coraggio di farlo a viso aperto continua ad essere la soluzione più sensata. Dopodiché la Commissione Europea ha detto che secondo loro il 'memorandum con la Libia' è un modello da utilizzare anche con altre Nazioni ed io sono assolutamente d'accordo.  Per cui, intanto bisogna chiudere il memorandum con la Tunisia, nel senso di mandarlo avanti, implementarlo e far arrivare le risorse. Dopodiché' penso che il modello vada utilizzato con tutti i Paesi del Nord Africa. "

Quanto a critiche giunte da parte polacca, Meloni ha ribadito che "il problema non è quello dei  ricollocamenti giacche tutti Paesi membri, dalla Francia (vedi: Ventimiglia) alla Polonia, hanno delle difficolta'. Piuttosto la posizione del Governo italiano sta nella necessità di "fermare le partenze illegali" una questione "da affrontare tutti assieme in Europa".  ed ha ribadito " E' vero che nel "pacchetto von der Leyen si parla anche del pacchetto immigrazione -asilo per la questione dei ricollocamenti, ma per il Governo Meloni "la priorità' è quella di Fermare le partenze illegali."

Infine, da parte dei Paesi ONU, per la Premier Meloni c'è molta solidarietà' sui temi italiani. Il problema è, però, capire quando e quanto questa solidarietà diventerà fatti concreti" ed è - ha aggiunto - quello che a me interessa ora":(19/09/2023-ITL/ITNET)

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