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PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - CONVEGNO CAMERA - ON.PORTA (PRES.COM.IT/MONDO):"IL GOVERNO SIA PIU' ESPLICITO. A FRONTE APERTURE SOTTOSEGR. GIRO(ESTERI) CI SONO CONDIZIONI PER CONCRETIZZARE CONVENZIONE MAECI/PATRONATI"

(2015-11-30)

  E' soddisfatto il Presidente del Comitato degli Italiani all'estero e la promozione del Sistema Italia della Commissione Affari Esteri della Camera, on. Fabio Porta, a chiusura del convegno "Vecchia e Nuova Emigrazione: i servizi per gli italiani all'estero. Il contributo dei Patronati" al quale ItalianNetwork/Italialavorotv ha chiesto se  gli obiettivi del convegno siano stati raggiunti.

"Questo convegno aveva il compito di mettere in evidenza il ruolo dei Patronati in un nuovo contesto internazionale sia dal punto di vista delle mobilità degli italiani nel mondo che della razionalizzazione dell'attività della rete consolare. E mi pare che sia riuscito: i Patronati hanno fatto degli interventi anche costruttivi e la stessa cosa è  avvenuta anche da parte del Governo, delle Istituzioni e degli stessi parlamentari eletti all'estero. Credo che sia questo, pero', il momento di essere propositivi! E per esserlo basta concretizzare la Legge n.152 del 2001 che rinnovava gli Istituti di Patronato e dove si parlava di una Convenzione fra Patronati e Ministero degli Esteri".

Testo art.11:
<< (Attività di supporto alle autorità diplomatiche e consolari italiane all’estero)

    1. Gli istituti di patronato e di assistenza sociale possono svolgere, sulla base di apposite convenzioni con il Ministero degli affari esteri, attività di supporto alle autorità diplomatiche e consolari italiane all’estero, nello svolgimento di servizi non demandati per legge all’esclusiva competenza delle predette autorità.">>

Quanto alla proposta avanzata dal Sottosegretario Giro di un nuovo ampio impegno dei "Corrispondenti Consolari",  che riassumano in alcuni ambiti le funzioni del Consolato ed al tempo stesso del Patronato - "così come d'altra parte avviene già in alcuni casi", aveva fatto presente poco prima l'esponente del Governo, il Presidente del Comitato degli Italiani all'estero della Camera, dopo aver puntualizzato "che ci sia un rapporto tra patronati e Consolati e che tanti operatori di Patronato siano già attualmente riferimenti degli agenti consolari, certo non è una novità", ammette  "fa piacere sentire il Governo riconoscere e addirittura indicare questa come una strada da seguire". E pertanto, afferma, è  un motivo di più per farci dire che forse è arrivato il momento per dare legittimità formale al rapporto tra Ministero degli Esteri ed i Patronati".

In buona sostanza "va bene l'apertura rispetto ai Consoli onorari, ma va meglio se questa apertura si sostanzia anche in un  accordo, ovvero in una convenzione a livello di Ministero degli Esteri e dei Patronati in tutto il mondo" afferma  l'on.Fabio Porta, il quale chiudendo il convegno aveva dichiarato di essere d'accordo con il Sottosegretario "quando dice che non dobbiamo creare contrapposizioni artificiose ma ritengo che distinguere per comprendere meglio sia un esercizio comunque utile. Distinguere tra vecchi e nuove mobilità , tra presenza europea ed extraeurope, in quanto - ha proseguito il deputato PD - ho sempre creduto che da un discernimento, da una distinzione, da un approfondimento derivi una migliore risposta e questa noi la dobbiamo cercare per far fronte alle esigenze degli italiani all'estero.

Ma l'on. Porta ha inteso anche ribadire il ruolo del Parlamento come "la sede più opportuna per una valutazione delle esigenze e di rappresentanza degli interessi." In quest'ambito l'esortazione del Presidente del Comitato Italiani all'estero ..." a "non creare o evidenziare contrapposizioni, ove ci fossero, tra i due Comitati della Camera e del Senato che, mi risulta non abbia ancora esplicitato le risultanze dell'indagine conoscitiva nè abbia mai esplicitato la sua indisponibilità ad un'eventuale convenzione".
Quindi, "per quanto ci riguarda, ha affermato con estrema chiarezza l'on.Porta, "credo che il Parlamento esista per fare le leggi ma anche per sindacare gli organi di Governo quando le leggi non siano rispettate. In questo caso, d'altra parte,  la legge già esiste e prevede le convenzioni. Quindi noi siamo qui semplicemente per esercitarla, sperimentarla ed attuarla. Ed in questo senso chiediamo e continuiamo a chiedere al Governo - pensando alle "aperture" del Sottosegretario Giro -  di essere un pò più espliciti e cominciare a riprendere in mano quell'iniziativa". (30/11/2015-ITL/ITNET)

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