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ITALIANI ALL'ESTERO - "ANDARSENE SOGNANDO": LIBRO SULL'EMIGRAZIONE NELLA CANZONE ITALIANA ". MARINO (AUTORE):"CREDO CHE ITALIA ABBIA COME TRATTO IDENTITARIO LA MIGRAZIONE SIA IN ENTRATA CHE IN USCITA"
(2015-01-14)
Se tanti sono i saggi e i film che hanno come tema l'emigrazione italiana nel mondo, nessun testo era stato sinora dedicato alla musica ispirata al fenomeno migratorio italiano. A colmare il vuoto ci ha pensato ora Eugenio Marino, responsabile PD per gli italiani nel mondo, che unendo le sue due passioni, l'emigrazione e la musica, ha dato alle stampe "Andandosene sognando. L'emigrazione nella canzone italiana" (Cosmo Iannone Editore).
Presentato oggi a Roma dall'autore, da Gianni Cuperlo, già presidente del PD, e da Lugi Manconi, senatore e critico musicale, il testo ripercorre la storia migratoria italiana da questo particolare punto di vista dando spazio non solo alle melodie più popolari ed antiche, spesso anonime, frutto molte volte di una costruzione collettiva, ma anche ai tanti brani più recenti e familiari composti da celebri cantautori come De Gregori, De Andrè, Guccini, Rino Gaetano, Dalla e Fossati che attraverso le loro canzoni hanno ricordato questo esodo che ha coinvolto in centocinquanta anni più di 60 milioni di italiani.
"E' un libro che parla delle canzoni, non è un libro sulle canzoni. Non è un testo di critica musicale ma un testo che usa le canzoni come uno strumento per parlare della storia del nostro paese e in particolare della storia migratoria italiana. Credo, d'altra parte, che il nostro paese abbia come tratto identitario la migrazione, sia in entrata che in uscita," ha dichiarato Marino.
"Qui ho messo insieme canti popolari, melodie di Sanremo e brani più colti, convinto che la canzone, più della letteratura, della politica o della storiografia, è il genere che ha trattato meglio il fenomeno migratorio e la sua storia. Una storia che ci permette, guardando l'emigrato, di vedere noi stessi," ha spiegato Marino.
"D'altra parte queste sono le nostre radici e l'Italia non sarebbe quello che è senza questa pagina e non si può capire la nostra storia senza prendere in considerazione questo fenomeno," ha aggiunto Marino ribandendo il suo desiderio di fare conoscere meglio questa epopea.
"Vorrei che la storia dell'emigrazione italiana diventasse materia di studio nelle scuole. Una materia che coinvolge tanti aspetti, tra cui la musica," ha concluso il responsabile PD per gli italiani nel mondo.
Nel sottolineare come l'emigrazione italiana nel mondo possa essere letta anche come una 'pagina' di cultura, Cuperlo ha affermato come il libro di Marino possa essere interpretato proprio come un viaggio dentro questa cultura.
"Questo libro però è anche un testo politico perchè ci permette di capire come gli emigrati italiani abbiano portato un pezzo di noi all'estero e come noi abbiamo modificato i luoghi dove siamo vissuti," ha dichiarato Cuperlo.
Articolato in più capitoli, il testo inizia presentando il contesto culturale post unitario; illustra la grande tradizione napoletana e quella delle altre regioni italiane; esamina il rilancio e l'innovazione della musica napoletana con Renato Carosone e si sofferma sul grande successo di 'Volare' e 'Amara terra mia' di Modugno.
Seguono gli anni Sessanta in cui l'autore approfondisce il significativo contributo della Scuola genovese, di Lauzi, Endrigo, Luigi Tenco e Lucio Battisti.
Ampio spazio anche agli Anni Settanta ed Ottanta in cui si impongono alcuni brani dell'Equipe 84, Dalla, Edoardo Bennato, Guccini e De Gregori.
Chiudono questo particolare viaggio nella musica italiana alcune canzoni degli Anni Novanta e del Duemila composte da famosi artisti come Ivano Fossati, Mia Martini, Davide Van De Sfroos, Brunori Sas, Gianmaria Testa e Gualtiero Bertelli.
Il libro sarò presentato a Potenza il 17 gennaio, a Milano il 19 e a Tunisi il 31. Per poi continuare con Gualdo Tadino e Faenza il 7 febbraio e Zurigo il 14.(14/01/2015-L.G.-ITL/ITNET)
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