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ITALIANI ALL'ESTERO - ASSEMBLEA CGIE - BARTOLINI (CONSULTE /REGIONI):"LINGUA E CULTURA ITALIANA GIOVANI HANNO CHIESTO RUOLO ATTIVO. RINNOVO COMITES: NON' PERDIAMO I GIOVANI. ASSOCIAZIONISMO MATERIA COMPLESSA"
(2013-06-28)
Fra le questioni affrontate dalla delegazione delle Consulte/Consigli regionali dell'emigrazione e Regioni/Province Autonome, per la quale ? interventia la Presidente della Consulta della Regione Emilia Romagna Silvia Bartolini, al primo punto l'insegnamento dell'italiano.
Bartolini, ha ricordato a tal proposito la partecipazione delle Regioni al seminario del 6 dicembre del 2012 e "gli esiti ci hanno convinti, ora per? ? necessario passare dalle parole ai fatti e credo che sia molto opportuno pensare a un nuovo modello per l'insegnamento dell'italiano. Dunque, l'idea di arrivare ad un progetto di legge ? certamente fondamentale ma non possiamo far passare molto tempo" Su questa linea "la proposta della conferenza dei giovani del 2008 in cui i ragazzi hanno chiesto di poter svolgere un ruolo attivo nell'ambito dell'insegnamento dell'italiano all'estero. Ebbene questa ? una proposta che ? agli atti del lavoro del CGIE, del Ministero degli Esteri e delle Regioni e spero che nel nuovo Governo si possa tenerne conto. Tuttavia, se facciamo passare tre anni tra il seminario, la risoluzione, il Governo cambia, i lavori parlamentari si allungano, le risorse calano. E d'altra parte, pur con molta diplomazia il vice ministro ci ha detto che ci sar? un po' meno di quanto quest'anno ? stato stanziato per i corsi di lingua e cultura. Il risultato ? un disastro". Ed a proposito di giovani, l'esponente delle Regioni ha sottolineato la necessit? "di proseguire nell'azione avviata con la Conferenza, nel frattempo ? importante la promozione della lingua e cultura italiana"
Al secondo punto nell'agenda delle Regioni: l'elezione dei nuovi Comites. "Abbiamo assunto una posizione ufficiale ed il costo della democrazia deve essere speso...e si pu? anche modificare. Tuttavia, se non rinnoviamo i Comites rischiamo di chiudere la rappresentanza degli italiani all'estero e non intercetteremo pi? quel protagonismo dei giovani e delle donne che sono fondamentalmente nelle associazioni e nella vita delle comunit? all'estero, e daremmo un idea sbagliata degli italiani all'estero"
L'altra questione riguarda il polo istituzionale: " il seminario sulla rappresentanza, noi saremo a quel tavolo e vogliamo fare la nostra parte. Come abbiamo fatto per l'italiano, faremo un seminario prima, per riflettere sul cosa sar? della rappresentanza degli taliani all'estero e quale ruolo devono giocare le regioni ed in particolare il Senato delle regioni per la rappresentanza degli italiani all'estero. Perch? - ha aggiunto l'esponente delle Regioni - credo che sia giunto il momento di incrociare i dati: perch? la rappresentanza degli italiani all'estero ? fortemente articolata nelle regioni".
Sull'associazionismo, da tempo come regioni ci siamo organizzati per censire l'associazionismo regionale all'estero, e noi abbiamo in tutte le regioni delle leggi istitutive di consulte o consigli, abbiamo albi o registri o altri strumenti nei quali registriamo chi sono le nostre associazioni, chi sono e quanti i soci, l'attivit? e lo statuto, l'esistenza in vita e le attivit?. Per? l'articolazione delle nostre associazioni ? molto complessa, non ? cos? facilmente schedabile, la circolare che ? stata inviata dal Ministero ? articolata in modo molto rigido e per come ? pensata si annullerebbero associazioni storiche, di decine di anni che hanno caratteristiche numeriche o di composizione molto diverse da quelle contenute nella circolare. Quindi penso che occorre fare una riflessione pi? attenta, in modo collaborativo, perch? diversamente...(28/06/2013-ITL/ITNET) "
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