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FORMAZIONE ITALIANA - SERVIZI COMUNI /ISTRUZIONE - CNEL: AUMENTA SPESA PER RESIDENTE (EURO 919) MA RIMANGONO DIVARI TERRITORIALI A SUD (363 EURO IN CENTRI CON 20.000/ 59.999 ABITANTI).

(2025-11-29)

A livello comunale i servizi relativi all’istruzione presentano una spesa media di 919 euro per ciascun residente fra 3 e 14 anni. Il Nord-Ovest e il Nord-Est si collocano tra i 1.070 e i 1.079 euro, il Centro raggiunge i 1.135 euro, mentre il
Sud si attesta a meno della metà (464 euro). Nel Mezzogiorno i valori rimangono più bassi della media nazionale per tutte le categorie di comuni.

Il cluster con il livello di spesa inferiore è rappresentato dai comuni del Sud tra 20.000 e 59.999 abitanti (363 euro). Ciò conferma l’esistenza di un marcato divario territoriale, che non si riduce nonostante l’aumento medio della spesa nel Mezzogiorno su base annua pari al 25%. È quanto rivela il CNEL nella Relazione annuale sui servizi pubblici 2025, presentata lo scorso 14 ottobre.
Complessivamente, tra le funzioni fondamentali dei comuni i servizi per l’istruzione sono quelli che mostrano il mag-giore aumento nella spesa, con un incremento medio del 15%.

In termini di copertura, al Nord e nei grandi comuni del Centro si registra un’offerta più ampia, mentre al Sud le famiglie hanno minore accesso a servizi per l’istruzione quali mense e trasporti scolastici. Tuttavia, c’è una crescita dei servizi complementari come i centri estivi, segnale che i comuni stanno cercando di arricchire l’offerta anche in chiave di supporto alla conciliazione vita-lavoro.

In particolare, la mensa scolastica ha il 23,9% di copertura nella popolazione 3-14 anni, con punte massime in Toscana (33,1%). Il trasporto scolastico è al 9,8%, con il valore più alto nelle Marche (23,1%). I centri estivi coprono il 9,8% della domanda potenziale, con massimi in Emilia-Romagna (17,6%).

In generale, il livello dei servizi comunali per l’istruzione è pari a 5,7 a livello nazionale. I valori più alti si registrano nel Nord-Ovest (7,2), segue il Centro (6,6), il Nord-Est (5,9) e il Sud (3,1). Vi è una correlazione positiva tra risorse impegnate e livello dei servizi: la Lombardia, la Toscana e il Piemonte consolidano la propria posizione con livelli di servizio elevati associati a una spesa significativa.

I primi cinque territori provinciali per livello dei servizi sono Milano, Lodi, Firenze, Bologna e Monza-Brianza. Anche Torino, Parma e Roma si collocano nelle prime posizioni. All’estremo opposto, le ultime dieci province si trovano tutte al Sud.

L’analisi è stata svolta attraverso i dati disponibili sulla piattaforma OpenCivitas di SOGEI, relativamente alle Ammini-strazioni comunali delle Regioni a statuto ordinario (dati 2022).

Nelle tabelle il “Livello dei servizi” (su scala 0-10) è un indice composito che unisce misure di processo e misure di ouptut-risultato parziali rilevate e che quindi è teso a misurare la quantità e laddove possibile anche la qualità dei servizi erogati in modo sintetico.

L’indice considera gli indicatori I03-I07 (I02 non è considerato in quanto determinato da fattori contingenti locali di struttura di offerta) e pertanto va considerato in relazione a tali aspetti di performance.(29/11/2025-ITL/ITNET)

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