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RICERCA SCIENTIFICA ITALIANA NEL MONDO - EINSTEIN TELESCOPE - CON IL SITO TEDESCO DELLA LUSAZIA (SASSONIA) DIVENTANO TRE LE CANDIDATURE PER OSPITARE L'INFRASTRUTTURA DI RICERCA DEL RIVELATORE DI ONDE GRAVITAZIONALI DI PROSSIMA GENERAZIONE

(2025-10-21)

  Il processo che porterà all’individuazione del sito, o dei siti, dove sarà realizzato Einstein Telescope, il rivelatore di onde gravitazionali di prossima generazione, è in corso e ora ai due siti finora candidati, quello italiano in Sardegna e quello belga-olandese nella Regione del Mosa-Reno, si aggiunge il sito tedesco della Lusazia." Ne danno notizia Einstein Telescope Italia e l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare

Dopo l’ultima riunione dello scorso giugno, il Board dei rappresentanti governativi (BGR) di Einstein Telescope ha confermato che il sito in Lusazia, nella Sassonia, entra ufficialmente nella competizione per ospitare l’infrastruttura di ricerca di Einstein Telescope. I confronti con il gruppo di lavoro della Lusazia erano già in corso da tempo e questa conferma da parte del BGR, che segue la precedente manifestazione di interesse della regione a candidarsi, rappresenta il passo formale.

Christian Stegmann, responsabile per la fisica delle astroparticelle al centro di ricerca DESY, guiderà il gruppo per la candidatura della Lusazia. Il gruppo lavorerà su studi e attività preparatorie necessarie a sostenere una potenziale candidatura per ospitare Einstein Telescope nella regione. Le attività includono studi sul sottosuolo, sull’impatto economico e sulla fattibilità generale, la formazione di un consorzio ospitante e la ricerca di finanziamenti e di sostegno a livello locale, regionale e nazionale. Come per gli altri siti candidati, anche il gruppo della Lusazia esaminerà entrambe le geometrie attualmente in considerazione per il rivelatore: quella a triangolo e quella a forma di L. “Siamo molto felici che la Lusazia sia ufficialmente riconosciuta come sito candidato per Einstein Telescope, – commenta Stegmann – stiamo ora studiando i dati geologici e le informazioni già note su quest’area, mentre sono in corso nuovi rilievi. Questo ci permetterà di contribuire in modo solido al processo europeo”.

La candidatura della Lusazia, in Germania, porta, appunto, a tre il numero totale dei siti candidati e tutte e tre le regioni stanno lavorando ad analoghi studi preparatori e di fattibilità, sostenuti da governi regionali e nazionali.

Che cosa significa questo nuovo sviluppo per il progetto Einstein Telescope, lo spiegano Fernando Ferroni e Andreas Freise, direttori dell’Einstein Telescope Organisation (ETO): “È molto incoraggiante vedere che tre regioni considerino un’opportunità interessante l’idea di ospitare Einstein Telescope, – sottolinea Freise – non solo per la scienza, ma anche per lo sviluppo regionale e nazionale”. “Certamente esiste una competizione, ma è nell’interesse del progetto trovare il miglior sito possibile per Einstein Telescope, – commenta Ferroni – ora abbiamo tre candidati seri: un fatto molto positivo”.

- Per l'Itaia è stata individuata l’area della miniera dismessa di Sos Enattos, nel Nuorese, che  dovrebbe ospitare la grande infrastruttura sotterranea per il futuro rivelatore di onde gravitazionali di terza generazione.

- La regione dell’Euregio Mosa-Reno, al confine tra Belgio, Germania e Paesi Bassi.

Tutte e tre le regioni stanno lavorando a simili studi preparatori e di fattibilità, sostenuti da governi regionali e nazionali.

ET sarà in grado di osservare un volume di universo almeno mille volte maggiore rispetto agli attuali strumenti di seconda generazione, gli interferometri LIGO negli Stati Uniti e Virgo in Italia, le cui collaborazioni scientifiche hanno osservato per la prima volta, nel 2015, le onde gravitazionali, previste cento anni prima da Albert Einstein. La scoperta è stata premiata con il Nobel per la fisica nel 2017. (21/10/2025-ITL/ITNET)

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