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ITALIANI.ITALIANI ALL'ESTERO - FORUM AMBROSETTI - MIN.TAJANI(ESTERI): ISRAELE/GAZA, PUTIN/ UCRAINA, DAZI ("NON SONO PESSIMISTA", "STRATEGIA ITALIANA PER SOSTENERE IMPRESE E FAVORIRE EXPORT, MODIFICA ORGANIZZATIVA MAECI"

(2025-09-05)

51° edizione del Forum Ambrosetti, intitolata “Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive”, organizzato da The European House – Ambrosetti. Sponsor la Farnesina

Tajani, dopo aver ha a piu' riprese sottolineato, come esponente del Governo e come Segretario Nazionale  di Forza Italia, la propria visione europeista che incarna i valori della società occidentale: la democrazia, il rispetto dello stato di diritto, delle regole, del diritto internazionale, il rispetto della persona, ha affrontato le maggiori questioni di attualità a livello internazionale, europeo e nazionale: dal conflitto in Ucraina,  per riaffermare l’impegno italiano per la pace e la ricostruzione del Paese – alla crisi in Medio Oriente, ribadendo la ferma condanna di Roma dei piani di annessione della Cisgiordania e l’urgenza dell’accesso degli aiuti umanitari a Gaza e del rilascio degli ostaggi.

"Non sono tanto ottimista sulla conclusione della guerra in tempi rapidi. Dobbiamo aspettare quanto meno la fine dell'anno. Forse il generale inverno potrà dare una mano per accelerare i tempi di una trattativa, perchè i Russi non potranno più avanzare a causa del gelo e, quindi, potrebbero sedersi ad un tavolo, seriamente" " L'invito a Mosca di Putin a Zelenskyy  non è stato un messaggio positivo" ha commentato Tajani citando la proposta avanzata in questi giorni, che ha proseguito sottolineando "la Russia vuol sedersi al Tavolo conquistano piu' terreno possibile" oltre al fatto che " per Putin è difficile abbandonare la battaglia in quanto tutta l'economia russa è orientata ad un'economia di guerra. Un milione e mezzo di soldati al fronte guadagna due/tre volte più di un operaio russo.Una improvvisa marcia indietro creerebbe problemi economici, occupazionali e sociali." Dunque, per Tajani "l'unico modo per spingere Putin ad accelerare i tempi della trattativa è quello delle sanzioni mirate sulla finanza".

"Una volta raggiunto l'accordo di pace, noi siamo contrari ad inviare militari italiani - ha, quindi, ribadito il vice Premier e Ministro degli Esteri - perchè verrebbe interpretata come un'azione ostile. Noi, però, dobbiamo garantire la sicurezza dell'Ucraina non soltanto su territorio, ma attraverso un Trattato simile all'Art.5 della NATO - un'azione di mutuo soccorso - con la partecipazione americana che garantisca soprattutto la protezione aerea." Questa "la proposta più utile", secondo Tajani, che "senza la presenza degli americani sarebbe molto difficile garantire la sicurezza dell'Ucraina. Non siamo in grado come Europei di fare tutto da soli. Nell'Alleanza Atlantica c'è un pilastro grande e forte che sono gli American , ed un pilastro più piccolo degli europei". ha esplicitato con estrema chiarezza il titolare del dicastero degli Esteri.

Il fronte di Gaza "Noi siamo amici di Israele, ma Israele deve smettere di attaccare e bombardare la popolazione civile.  Ha vinto,di fatto, contro Hamas. Non si può minare l'esistenza della Cisgiordania perchè ogni insediamento di coloni mina la possibilità di creare uno Stato palestinese."
Mi ha preoccupato e l'ho anche denunciato in maniera molto forte l'attacco alle comunità cristiane sia a Gaza sia in Cisgiordania- non perchè la vita di un palestinese cristiano valga di più della vita di un palestinese non cristiano, ma perchè le comunità cristiane in Medio Oriente sono sempre state elemento di stabilità,  di dialogo e di pace per natura religiosa."

"Hamas, dal canto suo, ha le sue gravissime responsabilità perchè sta utilizzando il popolo come uno scudo, mentre dovrebbe rilasciare immediatamente gli ostaggi ed inchiodare Israele ad un cessate il fuoco immediato, che è l'obiettivo a cui tendiamo "due popoli, due stati". ha ribadito il Ministro Tajani, che ha ancora una volta rammentato la  posizione dell'Italia: "la riunificazione di Gaza con la West Bank. Crediamo nell'Autorità Palestinese, con Hamas fuori dal futuro della Palestina. Siamo favorevoli ad una missione dell'ONU, a guidata araba. Siamo per l'invio di militari per la ricostruzione e la riunificazione della Palestina per dar vita ad uno Stato che sia riconosciuto da  Israele. Questo è l'obiettivo per farli vivere in pace.  Direte che è un'impresa difficilissima, impossibile....ma se si crede ad un obiettivo deve perseguirlo finché non lo raggiunge e questo è quello che noi dobbiamo fare".

Terzo-  il  tema economico:  la guerra dei dazi. "L'obiettivo che mi prefiggevo era "zero dazi di qua e di là": un grande mercato unico Europa, Stati Uniti, Canada ed anche Messico per difendere i valori del Libero Mercato, soprattutto del mondo occidentale. Ora, i dazi al 15% non sono positivi, però  è il risultato migliore che si poteva ottenere. Intanto perchè, per quanto ci riguarda sul mercato americano grazie alla qualità dei nostri prodotti possiamo resistere bene. Certo, ci sono alcune prodotti sui quali bisogna  ancora trattare, non abbiamo risolto tuto. Però per quelli sui quali abbiamo iniziato a trattare mi sembra che le cose no vadano malissimo grazie al "valore del made in Italy"  che è talmente di alta qualità che può affrontare anche il sovrappiù' dei dazi."

Stiamo lavorando con l'Unione Europea per proteggere alcuni settori: acciaio, alluminio, ed anche la questione dei vini, i prodotti farmaceutici - uno dei settori  che esportano di piu- siamo riusciti a mantenerlo nell'accordo del 15%. Non abbiamo finito, c'è ancora da lavorare, ma andremo avanti mese per mese. Però non sono pessimista !".

Cosa abbiamo fatto come Governo per cercare di difendere le nostre esportazione ? "Noi esportiamo ben per 623.5 miliardi. Personalmente avevo l'obiettivo dei 700 miliardi entro la fine del 2027, rimanendo sul mercato americano, su quello europeo con 200/202 miliardi - nonostante la crisi della Germania.
Sapete bene che l'Italia produce gran parte della componentistica dell'auto tedesca e certamente la crisi dell'auto tedesca non ha fatto bene alla nostra industria manifatturiera di quel settore. Ma ci sono tanti altri mercati da esplorare.  Penso ai Paesi del Golfo, alla Turchia, al Giappone, al Canada, al Vietnam. Abbiamo organizzato una serie di Business forum in questi Paesi ed abbiamo una "strategia italiana per sostenere le imprese e favorire le esportazioni * 
In America Latina siamo ad un passo dall'accordo dell'Europa con il Mercosur, per il quale l'iniziativa italiana è andata nel verso giusto - il riferimento è, in particolare, al settore agricolo della carne e del riso - anche se bisognerà intervenire ancora su qualche piccolo aggiustamento in agricoltura - in un mercato per l'Italia di grande importanza.  **

Infine, una particolare sottolineatura sull'adeguamento organizzativo alle esigenze attuali del Ministero degli Affari Esteri . ***

* grazie al Piano d’azione per l’export italiano nei mercati extra-UE ad alto potenziale.

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ECONOMIA ITALIANA -PARTENARIATO UE/MERCORSUR...E NON SOLO: ŠEF'OVIc'': "UNO DEGLI ACCORDI PIU' AMBIZIOSI DI SEMPRE: 344 IGP, APERTURA GRADUALE MERCATO, FORTI GARANZIE (RETE UNITY)". UE/MEXICO: 567 IGP...). UE/USA: "NECESSARIO".
http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=82627

ECONOMIA ITALIANA -PARTENARIATO UE/MERCORSUR...: CHRISTOPHER HANSEN, COMMISS. AGRICOLTURA E ALIMENTAZIONE: "E' UN ACCORDO EQUILIBRATO PSER IL SETTORE AGROALIMENTARE DELL'UE. GLI INTERESSI DEI NOSTRI AGRICOLTORI SARANNO SALVAGUARDATI"
http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=82628 .

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ITALIANI.ITALIANI ALL'ESTERO - POLITiCA ED ECONOMIA AL CENTRO DELLA RIFORMA ORGANIZZATIVA DEL MINISTERO AFFARI ESTERI -
http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=82598

In tale cornice, min.affari Esteri Tajani ha partecipato alle 17:30 ad un’intervista, aperta alla stampa, con Maria Bartiromo, giornalista di Fox News Channel, e successivamente a un colloquio con Ferruccio De Bortoli, del Corriere della Sera. (05/09/2025-ITL/ITNET)

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