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ITALIANI.ITALIANI ALL'ESTERO - "MEDIA FREEDOM COALITION" : APPELLO AL GOVERNO DI ISRAELE "SIA CONSENTITO ACCESSO IN SICUREZZA A GAZA AI GIORNALISTI STRANIERI" TAJANI "RUOLO INFORMAZIONE FONDAMENTALE"
(2025-08-21)
L’Italia, insieme ad altri 26 Paesi che aderiscono alla “Media Freedom Coalition”, ha firmato un appello al Governo di Israele, affinché consenta l’accesso immediato a Gaza a giornalisti e media, chiedendo a tutte le parti del conflitto ogni sforzo per garantire la sicurezza degli operatori dell’informazione.
Già negli scorsi giorni, Il Ministro degli Esteri Tajani aveva definito inaccettabili gli attacchi contro i giornalisti a Gaza, segno del livello di violenza ormai raggiunto dal conflitto e dell’urgenza di mettere fine all’uccisione di vittime innocenti. Il ruolo dell’informazione è difatti fondamentale nel mettere in luce la devastante realtà della guerra e per questo è necessario garantire l’accesso in sicurezza dei media anche alle zone di conflitto.
L’Italia e i suoi partner ribadiscono la condanna contro attacchi deliberati e contro ogni forma di violenza nei confronti di giornalisti ed operatori dei media, ricordando che il diritto internazionale umanitario prevede l’obbligo di proteggere quanti operano per assicurare la libertà d’informazione anche durante i conflitti.
Viene, inoltre, rinnovato l’appello ad un percorso che garantisca pace e sicurezza durature e la realizzazione della soluzione a due Stati, attraverso il cessate-il-fuoco, il rilascio degli ostaggi e l’accesso degli aiuti umanitari a Gaza.
La Media Freedom Coalition è stata istituita nel 2019 ed è una partnership che riunisce oggi oltre 50 paesi ed organizzazioni internazionali che lavorano per sostenere e difendere la libertà di stampa e la sicurezza di giornalisti e operatori dell’informazione.
TESTO DELL'APPELLO:
"Alla luce della catastrofe umanitaria in corso a Gaza, noi, membri firmatari della Media Freedom Coalition, esortiamo Israele a consentire l’accesso immediato ai media stranieri indipendenti e a garantire protezione ai giornalisti che operano a Gaza.
I giornalisti e gli operatori dei media svolgono un ruolo essenziale nel mettere in luce la devastante realtà della guerra. L’accesso alle zone di conflitto è fondamentale per svolgere efficacemente questo ruolo. Ci opponiamo a tutti i tentativi di limitare la libertà di stampa e di impedire l’ingresso ai giornalisti durante i conflitti.
Condanniamo inoltre con fermezza ogni forma di violenza nei confronti dei giornalisti e degli operatori dei media, in particolare il numero estremamente elevato di vittime, arresti e detenzioni. Chiediamo alle autorità israeliane e a tutte le altre parti di compiere ogni sforzo per garantire che gli operatori dei media a Gaza, in Israele, in Cisgiordania e a Gerusalemme Est – sia locali che stranieri – possano svolgere il loro lavoro in modo libero e sicuro. Gli attacchi deliberati contro i giornalisti sono inaccettabili. Il diritto internazionale umanitario offre protezione ai giornalisti civili durante i conflitti armati. Chiediamo che tutti gli attacchi contro gli operatori dei media siano oggetto di indagini e che si proceda contro i responsabili in conformità con il diritto nazionale e internazionale.
Ribadiamo l’appello ad un cessate il fuoco immediato, al rilascio incondizionato dei rimanenti ostaggi, al libero flusso degli aiuti umanitari e ad un percorso verso una soluzione a due Stati, a pace e sicurezza durature.
Dichiarazione sottoscritta da: Australia, Austria, Belgio, Cile, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Irlanda, Islanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Sierra Leone, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Svizzera, Ucraina" (21/08/2025-ITL/ITNET)
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