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PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - CONGEDO PATERNITA' OBBLIGATORIO: L'IMPEGNO DEL PATRONATO INCA E DELL'ASSOCIAZ. LENFORD PER L'OTTENIMENTO DEL DIRITTO DELLA MADRE INTENZIONALE.
(2025-08-01)
Il congedo di paternità obbligatorio va riconosciuto anche alla madre intenzionale nelle coppie di due donne. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale, con la sentenza 115 del 2025, che ha dichiarato l'illegittimità dell’articolo 27-bis del Decreto Legislativo 151/2001 nella parte in cui esclude dal congedo di paternità obbligatorio la madre intenzionale in una coppia omogenitoriale formata da due donne. (VEDI: ITAIANNETWORK - PIANETA DONNA 21/07/2025)
"La sentenza storica, a cui è stato dato ampio risalto, ha accolto le argomentazioni di CGIL e Rete Lenford ed è stata ottenuta anche con il supporto di INCA CGIL Brescia. Si tratta di un passo fondamentale verso una piena uguaglianza dei diritti genitoriali, che tutela non solo i genitori, ma soprattutto il minore" sotto-linea il patronato INCA, rilevando come fosse "irragionevole trattare in modo differente le famiglie compo-ste da genitori di sesso diverso rispetto a quelle con due madri, quando entrambe risultano iscritte nei registri dello stato civile come genitori del minore.
Il diritto al congedo è infatti legato alla funzione genitoriale e alla cura del figlio, non al genere del genitore. Il fulcro della decisione è l’interesse del minore, che ha diritto a ricevere cura, attenzione e presenza da entrambi i genitori, anche attraverso misure come il congedo di 10 giorni retribuiti al 100%, finora riservato solo ai padri."
E l'INCA fa presente che "la conquista non è arrivata da sola: è frutto di un percorso collettivo di giustizia e tutela dei diritti, in cui il patronato INCA CGIL ha avuto un ruolo determinante. In particolare, l’INCA CGIL di Brescia, ha sostenuto la CGIL nazionale e l’associazione Rete Lenford – Avvocatura per i diritti LGBTI+ in tutte le fasi del giudizio.
“Insieme ai legali, abbiamo analizzato nel dettaglio la normativa e le sue interpretazioni, individuando le incongruenze che colpivano le famiglie omogenitoriali. Abbiamo inoltre verificato direttamente sul portale INPS che, in presenza di due genitori dello stesso sesso, la procedura di richiesta del congedo risultava bloccata – spiega Claudia Gavazzi, direttrice di INCA CGIL Brescia - Contribuire alla costruzione di questo ricorso e vederne i frutti è per noi motivo di orgoglio. Ancora una volta, il nostro lavoro ha aiutato a superare un’ingiustizia" afferma il patronato INCA, insieme alla CGIL, presente sul territorio per tutelare i diritti dei cittadini" (01/08/2025-ITL/ITNET)
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