Direttore responsabile Maria Ferrante − martedì 5 agosto 2025 o consulta la mappa del sito
italialavorotv.it

Sponsor

AMBIENTE - CLIMA - GREENPEACE: "LA CORTE INTERNAZIONALE DI GIUSTIZIA DEFINISCE OBBLIGHI STATI DI FRONTE ALL’EMERGENZA CLIMATICA. GREENPEACE: «È L’INIZIO DI UNA NUOVA ERA PER LA GIUSTIZIA CLIMATICA GLOBALE»

(2025-07-23)

"La Corte Internazionale di Giustizia (CIG), la più alta corte del pianeta, ha emesso quest’oggi un parere consultivo senza precedenti in merito agli obblighi degli Stati nella lotta all’emergenza climatica. Prima nel suo genere, la decisione della CIG introduce tutele che rafforzano le responsabilità degli Stati secondo il diritto internazionale, andando oltre l’Accordo di Parigi con diversi obblighi aggiuntivi fondamentali, tra cui il dovere di tutti i Paesi di prevenire danni significativi all'ambiente e il dovere di cooperare." informa una nota di Greenpeace Italia, che precisa:

"La decisione della Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia arriva l’indomani rispetto alla storica decisione delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione che hanno dato ragione a Greenpeace Italia, ReCommon e 12 cittadine e cittadini che nei mesi scorsi avevano fatto ricorso alla Suprema Corte, chiedendo se in Italia fosse possibile o meno avere giustizia climatica. Quanto sancito dalla Cassazione avrà impatto su tutte le cause climatiche in corso o future in Italia, rafforzando la protezione dei diritti umani legati alla crisi climatica, già riconosciuti dalla Corte Europea dei Diritti Umani (CEDU)." sostiene Greenpeace Italia, che spiega:

"Il parere della CIG obbliga gli Stati a regolamentare le attività delle imprese in base ai danni causati dalle loro emissioni, indipendentemente da dove tali danni si verifichino. In modo significativo, la Corte ha stabilito che il diritto a un ambiente pulito, sano e sostenibile è fondamentale per tutti gli altri diritti umani, e che l’equità intergenerazionale dovrebbe guidare l’interpretazione di tutti gli obblighi in materia di clima"

«Questo è l’inizio di una nuova era di responsabilità climatica a livello globale», dichiara Danilo Garrido, consulente legale di Greenpeace International. «Il parere consultivo della CIG segna una svolta nella giustizia climatica, poiché ha chiarito, una volta per tutte, gli obblighi climatici internazionali degli Stati e, cosa ancora più importante, le conseguenze  in caso di violazione di tali obblighi. Questo aprirà la strada a nuovi casi e, si spera, porterà giustizia per coloro che, pur avendo contribuito meno alla crisi climatica, ne stanno già subendo le conseguenze più gravi. Il messaggio della Corte è chiaro: la produzione, il consumo e la concessione di licenze e sussidi per i combustibili fossili potrebbero costituire violazioni del Diritto Internazionale. Chi inquina deve smettere di emettere e deve pagare per i danni che ha causato».

"La decisione della CIG chiarisce inoltre che le violazioni degli obblighi climatici comportano la piena riparazione, incluso l’arresto delle azioni dannose e la compensazione finanziaria per eventuali perdite e danni correlati. Questi possono includere risarcimenti per i danni climatici e persino l’obbligo di cessare immediatamente le emissioni di gas serra superiori a una soglia di sicurezza basata su quanto afferma la comunità scientifica. In particolare, la Corte ha formulato raccomandazioni specifiche per garantire giustizia climatica alle generazioni future nelle comunità più colpite, offrendo un livello di tutela senza precedenti." (23/07/2025-ITL/ITNET)

Altri prodotti editoriali

Contatti

Contatti

Borsa italiana
Borsa italiana

© copyright 1996-2007 Italian Network
Edizioni Gesim SRL − Registrazione Tribunale di Roma n.87/96 − ItaliaLavoroTv iscrizione Tribunale di Roma n.147/07