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IMMIGRAZIONE - RIFUGIATI - FILIPPO GRANDI (ALTO COMMISS.ONU RIFUGIATI) "CON TAGLIO USA FONDI DOBBIAMO SCEGLIERE DI AIUTARE I PIU' VULNERABILI" DOMENICA SU RADIO 24

(2025-07-11)

Domenica mattina, a partire dalle ore 10:00, su Radio 24, sarà ospite della trasmissione "Immagini"le storie della Settimana -  condotta da Valentina Furlanetto - Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati.(https://www.radio24.ilsole24ore.com/)

DI seguito le anticipazioni dell’intervista "Ci sono già 300 mila sudanesi in Libia e noi sappiamo cosa vuol dire".

Filippo Grandi, Alto Commissario Onu per i rifugiati, sarà ospite di Immagini, le storie della Settimana, la trasmissione di Radio 24 condotta da Valentina Furlanetto in onda la domenica alle 10. "Il conflitto in Sud Sudan è invisibile - dice Grandi a Radio 24 - ma è in realtà è molto importante, è un immenso paese in un quadrante fondamentale dal punto di vista strategico. Ha anche un potenziale di contagio potente, con Etiopia, Ciad. Io sono molto preoccupato sia dal punto di vista della sicurezza, che dei flussi dei rifugiati. Sono stato in Ciad pochi giorni fa, da lì i rifugiati vanno in Libia, ce ne sono già 300 mila e noi sappiamo cosa vuol dire".

Grandi ha poi ricordato che la maggior parte dei rifugiati vivono nei paesi in via di sviluppo. "Si è diffusa purtroppo l'idea che tutti i rifugiati vogliano venire nei paesi ricchi - dice l'Alto commissario a Radio 24 - in realtà la maggior parte dei rifugiati se possono restare vicino a casa lo fanno.

I Paesi a basso reddito continuano a ospitare una quota sproporzionata di rifugiati nel mondo, sia in termini di popolazione che di risorse disponibili. E mentre il numero di persone in fuga è quasi raddoppiato nell'ultimo decennio, i fondi per rispondere ai bisogni umanitari sono ora all'incirca allo stesso livello del 2015.

Che impatto hanno i tagli ai finanziamenti? C'è molta incertezza sugli aiuti americani nel mondo. Per ora il flusso di aiuti non riprende. Era importantissimo, a volte si trattava del 40-50% dei finanziamenti che arrivavano dagli Usa. E senza questi aiuti settori interi come la sicurezza, la sanità e l'istruzione dei bambini o programmi contro la violenza sulle donne sono penalizzati. Dobbiamo scegliere i più vulnerabili tra i già vulnerabili. Viviamo in grande incertezza. Ho lavorato per più di 40 anni in situazione di crisi nel mondo, ma non ho mai visto tanta incertezza sul futuro. Questo è molto pericoloso"....(11/07/2025-ITL/ITNET)

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