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ITALIANI.ITALIANI ALL'ESTERO - BILATERALE ITALIA/UCRAINA : PREMIER MELONI: "IL SISTEMA ITALIA DIMOSTRA DI ESSERE PRONTO A FAR LA DIFFERENZA ... PER RICOSTRUIRE QUANTO E' INDISPENSABILE PER LA POPOLAZIONE

(2025-07-10)

Sono molto contenta di essere qui oggi con il Presidente Zelensky, con il mio amico Volodymyr, con il quale abbiamo aperto la quarta edizione, come avete visto, dell’Ukraine Recovery Conference e abbiamo appena avuto un incontro bilaterale.

Come ho già avuto modo di dire in apertura dei lavori, questa Conferenza è un evento estremamente significativo: ha riunito attorno ad un obiettivo comune un numero estremamente importante, signifi-
cativo, di Nazioni, di Organizzazioni internazionali, di autorità locali, diaziende, di realtà della società civile, con l’obiettivo comune di aiutare l’Ucraina a costruire quel futuro di pace, quel futuro di libertà, quel futuro di sovranità che la Russia con la sua guerra di aggressione vorrebbe negare, e che invece il popolo ucraino continua a difendere con un orgoglio e con una determinazione che sono un esempio per tutti noi. Ma l’incredibile partecipazione a questa Conferenza è anche la prova del fatto che c’è un interesse concreto, reale, a investire e a scommettere sull’Ucraina, sulla sua economia, su un futuro di prosperità per questa Nazione aggredita.

Chiaramente l’Italia ritiene di essere assolutamente all’altezza di questa sfida e ha deciso di dare il suo contributo con risorse, con la firma di numerosissimi accordi, con la creazione di strumenti finanziari e assicurativi per le aziende che intendono investire - che è un elemento, come capite, particolarmente importante -, ma anche attraverso il contributo diretto di quelle aziende, del nostro tessuto produttivo. E voglio davvero ringraziare le aziende per il loro impegno, senza il quale nulla di tutto questo sarebbe possibile.

Il Sistema Italia dimostra di essere pronto a fare la differenza, lavorando fin d’ora per ricostruire ciò che è stato distrutto e che è indispensabile per la popolazione: strade, ponti, scuole, chiese, ospedali. Voi sapete che noi siamo già a Odessa, dove l’Italia è impegnata nella tutela del suo meraviglioso patrimonio storico e culturale, ma forse non sapete che abbiamo scelto di fare un passo avanti e ci siamo impegnati ad allargare l’area del nostro intervento su alcuni ambiti prioritari, che sono energia, infrastrutture critiche, trasporti, agricoltura, salute. Non tornerò su ognuna delle iniziative che abbiamo messo in campo, però voglio ricordare, in questa sede, il lavoro che stiamo facendo anche per la sua valenza simbolica e umanitaria, voglio ricordare particolarmente il lavoro che stiamo facendo per costruire la nuova ala dell’Ospedale Pediatrico di Odessa. 

E, a proposito della forza simbolica di alcuni gesti, voglio anche ringraziare il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, per aver voluto donare ai Governi, che sono oggi presenti a questa Conferenza, la riproduzione dell’antica statua del Pugile a Riposo che è conservata qui a Roma, nel Museo Nazionale Romano, perché è una statua che rappresenta un combattente, chiaramente segnato da innumerevoli battaglie, che è finalmente a riposo quando la lotta è finita e che però desta ammirazione, rispetto verso chi guarda, ed è l’Ucraina che noi guarderemo quando questa guerra sarà finita.

Per questo l'Italia continuerà a sostenere l'eroica resistenza del popolo ucraino, come abbiamo fatto finora a 360 gradi.  E' un sostegno che si concretizzerà anche attraverso la cooperazione tra industrie della difesa, è uno dei temi che abbiamo trattato che, come pure dimostrano le molte intese siglate oggi, diventa sempre più centrale e su cui certamente vogliamo continuare a investire. Lo facciamo perché sappiamo bene quanto sia importante permettere all’Ucraina di continuare a difendersi, anche e soprattutto dagli attacchi, sempre più intensi e sempre più brutali, fino a ieri, con cui la Russia continua a colpire i civili.

Sono attacchi che confermano ancora una volta quanto poco Mosca sia impegnata a costruire quella pace per cui tutti quanti insieme sosteniamo, a partire dall’Ucraina, gli sforzi del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, dell’Amministrazione americana, che ringraziamo anche per avere i suoi rappresentanti in questa Conferenza oggi.

Fin da subito, Volodymyr Zelensky, l’Ucraina hanno accettato la proposta di un cessate il fuoco incondizionato, così come hanno assicurato la disponibilità a sedersi al tavolo negoziale al più alto livello. Dall’altra parte nessuna disponibilità è fin qui arrivata da parte russa. Su nulla, su nulla. Per questo - è stato oggetto del nostro dibattito oggi, ne abbiamo discusso con Volodymyr - il percorso per noi è chiaro, un percorso duplice: continuare a sostenere l’Ucraina e dall'altra mantenere, anzi, rafforzare la pressione nei confronti della Russia, soprattutto utilizzando lo strumento delle sanzioni. L’obiettivo, come sapete, è la pace, ma una pace che sia giusta, che sia solida. E la pace si costruisce, come ho detto tante volte, non con i buoni propositi ma con la deterrenza. E’ questa la linea che, in maniera estremamente coerente questo Governo ha mantenuto sin dall’inizio dell’invasione. E rivendico che oggi è si grazie al coraggio del popolo ucraino, ma anche grazie alla continuità del nostro sostegno e all’unità dell’Occidente, se possiamo parlare di un percorso negoziale verso la pace.

Anche di questo discuteremo - e vado alla conclusione - tra poco con il Presidente Zelensky nella riunione della Coalizione dei Volenterosi che ci vedrà insieme ai Leader presenti qui a Roma e ad altri, a partire dal Primo Ministro Starmer, dal Presidente Macron, che saranno collegati da Londra, co-organizzatori di questa riunione.

E sono molto soddisfatta che, per la prima volta, proprio da Roma, anche gli Stati Uniti parteciperanno a questo formato con l’Inviato Speciale del Presidente Trump in Ucraina, il Generale Kellogg, che guida la delegazione statunitense alla Ukraine Recovery Conference. Credo che questo sia un segnale chiaro e un chiaro esempio dell’unità con cui continuiamo a lavorare per la sicurezza dell’Ucraina, che è anche la nostra sicurezza, e per restituirle quel futuro di pace, di libertà e di prosperità che merita.

Quindi grazie ancora Volodymyr..(10/0/2025-ITL/ITNET)

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