Direttore responsabile Maria Ferrante − lunedì 14 luglio 2025 o consulta la mappa del sito
italialavorotv.it

Sponsor

ITALIANI ALL'ESTERO - ASSEMBLEA CGIE - MIN. TAJANI INCONTRA I CONSIGLIERI DEL CGIE: RIFORMA LEGGE CITTADINANZA ERA NECESSARIA. SI PUO' MIGLIORARE"

(2025-06-16)

  Giorni complessi e critici, drammatici per i 20.000 italiani che vivono in Israele ed i 500 connazionali residenti in Iran in contatto con i diplomatici italiani presenti nell'area che stanno coordinando insieme all'Unità di crisi della Farnesina le operazioni di rientro in Italia. Lo ha fatto presente il Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, che sta seguendo personalmente la situazione, ai componenti del CGIE, giunti a Roma per l'annuale Assemblea Plenaria. "La situazione è  'veramente complicata e la mia priorità è la sicurezza di tutti i nostri connazionali, per cui  cerchiamo di assisterli in tutti i modi....cercando di organiz-zare la loro uscita via terra..."

Tajani ha voluto fornire anche un quadro circa l'evoluzione dei servizi offerti dalle rappresentanze diplomatico consolari ai connazionali  all'estero ovunque nel mondo : "Stiamo lavorando senza sosta per migliorare i servizi per tutti gli italiani all'estero. Entro l'anno il rilascio della carta di identità elettronica sara' estesa a tutti gli uffici consolari" ha annunciato, evidenziando come Ambasciate e Consolati saranno sempre più Centri di servizi rapidi, affidabili per cittadini e imprese.  Abbiamo avviato, inoltre, una solida collaborazione con l'INPS. Siamo a lavoro su tante altre iniziative, dal turismo delle radici alla diplomazia sportiva in iniziative che coinvolgono anche atleti di origine italiana.

Infine, il V.Premier e Ministro degli Affari Esteri ha illustrato sinteticamente l'ampia riforma del dicastero sempre più in linea con le esigenze di cittadini ed imprese attraverso una Direzione Generale per i servizi ai connazionali all'estero e per le politiche migratorie ed una per cibernetica ed informatica.
In questo quadro Tajani ha anche annunciato la nomina del nuovo Direttore Generale per gi Italiani all'Estero, il Ministro Plenipotenziario Silvia Limoncini ed ha ringraziato il Ministro Luigi Maria Vignali per il suo grande lavoro in tutti questi anni il quale presto sarà chiamato a guidare un'ambasciata per la quale sono stati espressi gli auguri di buon lavoro.

"E' importante per noi, Ministro, averla presente nelle sue funzioni che ci assicurano di poter tenere il Consiglio Generale degli Italiani all'estero nel cuore della vita democratica del nostro Paese" Ha esordito la Segretaria Generale del CGIE Maria Chiara Prodi nel corso dell'incontro con il Ministro. "Presidente del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero, V. Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Un incontro - il secondo dall'inizio della Legislatura  - ed il primo dalla legge di riforma sulla cittadinanza iure sanguinis.

"Avremo da affrontare in questi giorni tre temi prioritari, ha proseguito la Segretaria del CGIE illustrando gli elementi - i piu' urgenti e sentiti fra le priorità - che la seconda fase della Va consiliatura del CGIE ha posto al centro del dibattito: cittadinanza, messa in sicurezza voto all'estero, incentivi di rientro.
"Sono tre temi sui quali abbiamo già lavorato e lavoreremo e sui quali abbiamo cercato di raccogliere gli spunti dei territori che rappresentiamo". ha fatto presente.

Per Prodi si tratta di affrontare "Una sfida non che non è separata dalle grandi sfide che il Ministro sta affrontando, pur in questi giorni con le guerre in corso" perchè si tratta "di riportare pienamente la demo- crazia al centro di tutte le comunità nazionali ed internazionali e la salvaguardia dei diritti..." ha fatto presente Chiara Prodi nell'evidenziare l'importanza delle comunità italiane all'estero anche nell'attuale momento storico. "Per questo è importante che anche le nostre istituzioni e le nostre leggi istitutive ( ndr.- della rappresentanza ) abbiano pieno sviluppo per poter portare avanti questo ragionamento".  In particolare, ha evidenziato Prodi, "abbiamo un ruolo di rappresentanza delle comunità che rappresenta una vera sfida: far funzionare la democrazia riconnettendo la politica alla vita vera delle persone -  grazie alla capillare presenza degli italiani nel mondo - portando avanti le loro richieste ed i loro sentimenti... facendo loro comprendere quale sia la visione dell'Italia, soprattutto su argomenti  come l'appartenenza e l'identità".  Di qui l'importanza della cittadinanza che - ha ricordato Prodi - noi stessi avevamo messo al primo posto fra gli argomenti prioritari del I° semestre".  "Una legge di cittadinanza che possa riconoscere fino alla terza generazione in ascendenza e possa dimostrare un vero legame effettivo con l'Italia attraverso la lingua e la cultura e le nozioni di competenza sulla Costituzione e....del nostro Paese"

"Non è infatti un accidente il fatto di essere italiani ma è una costruzione di vita comune, di appartenenza
alla comunità civile" ha rivendicato la Segretaria del CGIE sottolineando come per lo stesso CGIE fosse chiaro che era necessaria sia un'attività' di riforma che la  predisposizione di un progetto condiviso.
Siamo fiduciosi che dalla relazione di Governo possano arrivare delle risposte perchè abbiamo bisogno di conoscere le basi della scelta di cambiamento della cittadinanza. Sappiamo che c'erano della distorsioni di sistema ma abbiamo bisogno di sapere quali altri strade sono state cercate di natura tecnica, amministra- tiva per rispondere a questi problemi perchè incidere sul sistema di cittadinanza ha un effetto diretto sulla platea, quantità e qualità delle persone che ne sono coinvolte nella nostra comunità civile. E, dunque, chiediamo su quale visione di futuro si abbia in mente di condurre la legge sulla cittadinanza.

Con la riforma abbiamo lasciato lo Ius Sanguinis ma non siamo approdati nemmeno allo Ius Soli, l'attacco alla doppia cittadinanza è per noi inaccettabile . Siamo stati abituati da sempre ad accettare la cittadinan-za come un valore per la costruzione di relazioni internazionali.
La questione della trasmissibilità ci tocca da vicino perchè non solo per i casi personali in cui ciascuno di noi si viene a trovare ma anche per le centinaia di migliaia di casi delle nostre comunità. Ebbene, su questi temi abbiamo bisogno di risposte e rassicurazioni perchè le decisioni che sono state prese - senza di noi - creano molta confusione, molta frustrazione all'interno delle nostre comunità.
Ed, invece, le nostre comunità sono aperte nel sostenere tutte le attività degli italiani all'estero in sinergia con le istituzioni del nostro Paese. E, quindi, con un ragionamento sinergico ma istituzionalizzato attra-verso tavoli di lavoro, attraverso le procedure che la Legge istitutiva prevede. Cioè attraverso l'indizione della Conferenza Stato /Regioni - Province Autonome/ CGIE  che ci permette una programmazione del lavoro sui tre anni, nel rispetto della legge istitutiva e delle sue risorse che prevede un numero di riunioni compatibile con l'essere protagonisti sui diversi temi già citati e su altri che avremo modo di sottolineare in questi giorni, che non riguardano solo Governo e Parlamento ma altre istituzioni. In questo modo poter avere pienamente il nostro ruolo ed a rappresentare le nostre comunità."

"Ovviamente sappiamo che le decisioni sono state già prese, ha proseguito Prodi, che ci sono dei disegni di legge sui quali stiamo inviando i nostri pareri e sappiamo che ci sono circolari ed altre situazioni in cui il parere del CGIE è obbligatorio ed in caso non venga seguito va motivato.  Vorremmo, però, giocare d'anticipo, chiedendo di rivedere queste disposizioni perchè nella loro applicabilità presentano gravi problemi nei territori, perchè il tema della doppia cittadinanza è molto sentito e perchè il futuro dei nostri figli nell'essere partecipi o meno della comunità italiana ci tocca da vicino non solo come individui ma come difensori di una visione dell'Italia, nella quale i cittadini residenti e non residenti fanno parte dello stesso popolo.

Attendiamo, quindi, con fiducia l'indizione di tavoli di lavoro, la soluzione di situazioni organiche sulle quali possiamo ragionare con voi perchè la nostra collaborazione è piena nel rispetto della legge istitutiva perchè questa situazione di difficoltà e di ristrettezze può si fare appello alla nostra buona volontà ma noi siamo qui per svolgere pienamente il nostro lavoro .

Queste sono occasioni di confronto particolarmente importanti e che utilizzeremo al meglio in un'ottica non solo costruttiva ma anche pragmatica attraverso la presentazione di suggerimenti e di prospettive. Lo faremo anche attraverso accordi interistituzionali e collaborazioni che daranno ancora piu' fondamento alla nostra buona volonta'.
Abbiamo bisogno di avere ancora piu' collaborazione sul recepimento di materiale che possa aiutarci ad approfondire perchè vogliamo essere considerati degli alleati, quali siamo, per stabilire il futuro del nostro Paese e siamo a disposizione perchè questo nostro ruolo possa essere sempre in maniera istituzionale e costruttivo al servizio dell'Italia."

Dal Ministro Tajani un invito a tenere anche conto nella relazione, "ascoltata con molta attenzione", della realtà che c'era prima, di quello che accadeva in molti Paesi dove si vendeva la cittadinanza italiana, dove alcune agenzie procuravano documenti "" di ascendenza italiana, per cui siamo stati anche costretti a revocare la cittadinanza italiana a 5 Hezbollah, che avevano ricevuto la cittadinanza italiana con documen-tazione falsa.
Nei nostri Consolati e Ambasciate abbiamo avuto persone che hanno insultato il personale del Consolato perchè si rivolgeva loro in lingua italiana. Abbiamo visto il black friday in Brasile, in Argentina da parte di società che spiegavano che si poteva diventare cittadini italiani... "

Ed ancora "In molti Paesi si chiedeva la cittadinanza italiana per avere il passaporto italiano e poter così girare l'Europa. Questo è inaccettabile. Per me la cittadinanza italiana è una cosa seria . "So bene cosa significa essere Italiani all'estero - ha affermato il Ministro ricordando la personale esperienza familiare all'estero.
Significa studiare, parlare  la lingua e sentirsi italiani..  Per Tajani il testo del provvedimento, voluto dalla Presidenza del Consiglio, "e che ho condiviso",  è un testo che ha rimesso le cose a posto." Certamente, ha ammesso il Ministro,  si può migliorare. Il Parlamento lo può migliorare. Ci sono i parlamentari eletti all'estero che possono portare delle modifiche. Il testo pubblicato, d'altra parte, è stato modificato.  Però era tempo di porre fine agli imbrogli. Non e' soltanto un questione di cittadinanza, C'era troppa gente che lucrava sull'italianità . Ma essere italiano è una cosa seria.... significa sentirsi italiano, non è soltanto avere un passaporto italiano. Abbiamo fatto indagini.... c'erano agenzie di malaffare.....
Ciò detto ho grande rispetto per gli italiani all'Estero. Ho ascoltato attentamente . Ne prendo atto, tutto ciò che si potrà fare per migliorare, si farà... (16/06/2025- ITL/ITNET)

Altri prodotti editoriali

Contatti

Contatti

Borsa italiana
Borsa italiana

© copyright 1996-2007 Italian Network
Edizioni Gesim SRL − Registrazione Tribunale di Roma n.87/96 − ItaliaLavoroTv iscrizione Tribunale di Roma n.147/07