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ITALIANI ALL'ESTERO - CONVEGNO CITTADINANZA PROMOSSO DA ASSOCIAZIONE NATITALIANI- ON. VACCARI (SEGR.PRES.CAMERA): "TUTTI ABBIAMO UN PARENTE EMIGRATO"... CRITICITA' PROCEDURALI E COSTITUZIONALI"
(2025-05-30)
"Cittadinanza italiana iure sanguinis tra diritto costituzionale, diritto euro unitario ed interventi legislativi" il titolo del convegno organizzato alla Camera dei Deputati dall'associazione "Natitaliani" nella "sede dell'espressione piu' alta della Democrazia", promosso con la collaborazione degli On. Stefano Vaccari, Segretario di Presidenza della Camera: l'on.Fabio Porta, eletto dalla Circoscrizione estero in America Meridionale e componente della Commissione Affari Esteri, l'On. Christian Di Sanzo, eletto dalla Circoscrizione estero in Nord e Centro America, componente della Commissione Attivita' produttive, Commercio e Turismo e della Commissione Ambiente, territorio e Lavori Pubblici, che hanno dato il loro apporto sul tema della cittadinanza.
Ad avviare i lavori del I° convegno sulla tematica , organizzato dopo la pubblicazione del testo definitivo del decreto "della vergogna", l'Avv.ssa Claudia Antonini, vice Presidente dell'Associazione Natitaliani ed in rappresentanza del Presidente di Natitaliani, Daniel Tadone. Antonini, aprendo i lavori del Convegno ha sottolineato la mission dell'Associazione "NATITALIANI" "rappresentare, tutelare e dare voce agli italiani nel mondo". Di qui il varo del I° convegno sulla tematica della Cittadinanza iure sanguinis, dopo l'approvazione del decreto n.36, "che tocca il cuore della nostra mission, nella convinzione di un impegno per la tutela dei diritti di tutti i cittadini italiani e per il bene dell'Italia.
Stefano Vaccari, Segretario di Presidenza della Camera, nel saluto istituzionale agli italiani residenti all'estero ha sottolineato come il tema dell'emigrazione italiana sia stato al centro della sua attenzione nell'esperienza politico-amministrative in provincia di Modena, città che vanta, "come tutta l'Emilia Romagna d'altra parte, diverse migliaia di emigrati italiani in tutti i continenti nel mondo. Tutti abbiamo un parente emigrato" ha fatto presente il parlamentare.
Quanto al decreto legge 36 del 2025 in materia di cittadinanza "solleva criticità profonde sotto 3 aspetti principali: il metodo legislativo adottato; l'impatto sulle comunità italiane all'estero e le ripercussioni sul sistema Paese" ha affermato il parlamentare che ha precisato l'esistenza di "criticità procedurali e costituzionali". L'utilizzo del decreto legge per intervenire su una materia così complessa e delicata come la cittadinanza rappresenta - ha dichiarato Vaccari - un 'abuso' dello strumento d'urgenza più volte evidenziato dagli stessi uffici e dai richiami fatti dalla stessa Presidenza della Repubblica". La stessa Corte Costituzionale ha piu' volte ribadito che la decretazione d'urgenza non può sostituirsi al dibattito parlamentare, specie quando si interviene su diritti fondamentali."
Altro elemento di criticità per il parlamentare è "la retroattività delle norme che priva dello status di cittadino nonostante avesse già avviato pratiche legittime prima del 27 marzo 2025. E configura così un vulnus alla certezza del Diritto, rischiando di essere dichiarata incostituzionale"
Infine, per Vaccari "E' innegabile che la norma approvata avrà conseguenze per la comunità italiana all'estero, a cominciare dalla limitazione della cittadinanza automatica per discendenza. I discendenti italiani nati all'estero saranno, infatti, cittadini italiani automaticamente solo fino alla Ila generazione, cioè solo se abbiano un genitore od un nonno nato in Italia. Ma questo esclude molte persone che oggi ottengono la cittadinanza iure sanguinis nelle grandi comunità storiche. In America Latina ed in altri continenti." dichiara il deputato.
"La norma prevede, poi, il vincolo effettivo con l'Italia: per mantenere la cittadinanza chi è nato e vive all'estero deve dimostrare un legame concreto con l'Italia e deve esercitare almeno un diritto-dovere civico almeno ogni 25 anni. Questa condizione nuova, e però difficile da verificare, rischia di creare incertezze e di far perdere la cittadinanza a chi non riesce a dimostrare tale legame".
"Assurda", peraltro, per il parlamentare, è la retroattività con una conseguente incertezza giuridica. Le nuove regole si applicano anche a chi è nato prima dell'entrata in vigore del decreto e possiede un'altra cittadinanza, creando situazioni di apolidia e confusione giuridica per tanti italiani all'estero che avevano già avviato pratiche o consideravano acquisito il loro diritto."
E', poi, evidente che si produrrà una perdita del patrimonio identitario e culturale" fa presente l'on. Vaccari - sottolineando come le comunità' italiane all'estero - da sempre promotrici della cultura, della lingua e del made in Italy - rischiano di essere indebolite con una conseguente diaspora ed impoveri-mento del legame con l'Italia.
Per onesta' segnalo, quanto già di vostra conoscenza, che vi è anche una possibilità di riacquisizione della cittadinanza da parte degli emigrati italiani che l'avevano persa per motivi di lavoro. Ma questa possibilità è largamente insufficiente, perchè il decreto - su proposta del Ministro degli Esteri - prevede una possi-bilità ma questa misura è largamente insufficiente rispetto alle nuove restrizioni introdotte.
Infine, fatemi segnalare le implicazioni per il sistema Paese: le comunità italiane all'estero sono da sempre un volano per investimenti, turismo, relazioni culturali ed economiche, oltre che sociali. Limitare la cittadinanza significa indebolire questo legame strategico e strutturale e ridurre la capacità dell'Italia di valorizzare la sua realtà all'estero come risorsa internazionale.
Detto questo sarà nostro compito sollevare di nuovo la questione nelle sedi parlamentari e non solo per tentare di apportare alla norma correzioni ed integrazioni... per mantenere quel forte legame tra gli italiani sparsi in tutto il mondo ed il nostro Paese, che rappresenta un valore indissolubile della nostra Italia e del nostro Paese". ha concluso il parlamentare (30/05/2025 -ITL/ITNET)
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